A La Spezia risultato giusto, non stretto

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A La Spezia risultato giusto, non stretto. La banda di Oddo ha alternato cose positive ad errori da matita blu. Iemmello bravo sul campo, meno al microfono

A La Spezia risultato giusto, non stretto. La banda di Oddo ha alternato cose positive ad errori da matita blu. Iemmello bravo sul campo, meno al microfono

 

Pierpaolo Bisoli, allenatore mai rimpianto del Perugia nella stagione 2015-2016, la peggiore di questo quinquennio di cadetteria, è rimasto famoso da queste parti per le sue conferenze stampa di fine gara nelle quali stravolgeva con i suoi personalissimi commenti l’andamento della stessa, esaltando sempre le prestazioni della sua squadra a dispetto di quella che molte volte era stata invece la cruda realtà.

Ieri è successa una cosa simile con Oddo che, al termine di Spezia-Perugia, rispondendo ad una domanda di un collega che gli chiedeva se fosse contento del pari raggiunto proprio al novantesimo, affermava impettito che il risultato gli stava stretto.

Questa affermazione non ci è piaciuta perchè il Perugia a La Spezia non ha disputato certamente una buona gara, se si eccettuano i primi venti minuti durante i quali era passata in vantaggio con Buonaiuto e sfiorato il raddoppio con lo stesso trequartista, oggi al rientro e risultato tra i migliori a fine gara.

Il consueto errore di Vicario, con la goffa uscita di pugno che ha innescato il tiro del mani da rigore di Dragomir e la statua di sale Gyomber nell’azione del secondo gol, hanno poi rianimato una squadra, quella spezzina, apparsa meritevole della brutta classifica attuale e scesa per di più in campo senza un centravanti di ruolo a causa dell’infortunio che aveva fermato Galabinov nell’immediata vigilia dell’incontro.

Il Perugia, da lì in poi, è uscito di scena e meno male che Vicario, ancora una volta confermatosi una sorta di Giano Bifronte, deficitario nelle uscite ma bravissimo tra i pali, ha salvato con due grandi interventi il 3-1 prima che il Grifo trovasse con una giocata di Iemmello, subentrato ad uno spento Falcinelli, il gol del pari allo scadere nell’unica vera occasione creata nella ripresa, nonostante uno sterile predominio territoriale.

Alla fine il Perugia non ha rubato niente ma da qui a dire che il risultato ci sta stretto ce ne corre.

Oddo a La Spezia ha rispolverato l’albero di Natale, con Falcinelli punta centrale e, a sorpresa, Capone e Buonaiuto a supporto, con Iemmello e Fernandes a far compagnia a Melchiorri in panca.

Ne è scaturito un Perugia buono per venti minuti e inguardabile nei successivi cinquantacinque, fino a quando, dopo che Fernandes e Iemmello avevano preso il posto di un Dragomir sottotono e di un Falcinelli ancora lontano dalla forma migliore, a metà ripresa, non si è passati tardivamente alle due punte con l’ingresso di Melchiorri in luogo di un Capone, ancora una volta assolutamente impalpabile.

Negli ultimi dieci minuti, pur non creando mai grossi problemi alla tutt’altro che invulnerabile difesa spezzina, la manovra è apparsa meno raffazzonata, con un gioco poggiato più sugli esterni (discreto il debutto di NZita) e alla fine è arrivato il pari di Iemmello, ex della gara, fin allora notato più per i fischi e gli improperi che la tifoseria spezzina gli dedicava, che per quanto fatto in campo.

Uno Iemmello che poteva poi anche risparmiarsi quelle dichiarazioni con una punta di polemica rilasciate pubblicamente ai microfoni di Dazn a fine gara.

Un risultato tutto sommato giusto che fa salire ad otto i punti del Perugia.

Un buon bottino numerico anche se, per il gioco tutt’altro che esaltante espresso dalla squadra in queste prime quattro gare, non ci sarebbe stato da meravigliarsi se i punti fossero stati tre in meno, ad esempio i due di Livorno e quello colto in casa con la Juve Stabia, apparsa una buona squadra al “Curi” ma che ieri è stata invece travolta in casa per cinque a uno da quell’Ascoli da noi indicato come la vera mina vagante del torneo prima dell’inizio del campionato.

Domenica scorsa avevamo anche scritto che per confermare le aspirazioni ad una promozione diretta del Perugia occorreva racimolare almeno otto punti tra le gare esterne di La Spezia ed Empoli e quelle casalinghe col Frosinone e il Pisa.

Ne mancano sette e tre sarà d’obbligo conquistarli martedì sera contro il Frosinone dell’ex Nesta, partito male (sono solo quattro i punti dei ciociari), con il tecnico del Perugia della scorsa stagione che verrà probabilmente a giocarsi la sua permanenza in panchina proprio al “Curi”.

Danilo Tedeschini