A Minesso le chiavi del Paradiso, per Padova e Sudtirol Natale all’Inferno

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A Minesso le chiavi del Paradiso, per Padova e Sudtirol Natale all'Inferno. La sorprendente tripletta del trequartista ex Pisa regala al Grifo il voto più alto, giornata di

A Minesso le chiavi del Paradiso, per Padova e Sudtirol Natale all’Inferno. La sorprendente tripletta del trequartista ex Pisa regala al Grifo il voto più alto, giornata di “pausa” per le due capoliste

 

Paradiso

10 – Mattia Minesso

Un’incredibile tripletta di Mattia Minesso, alla sua seconda gara da titolare, la prima da seconda punta, regala al Perugia tre punti preziosi nella gara casalinga contro il Ravenna. Tre gol tutti di testa da parte di un “piccoletto” non si vedono tutti i giorni e, anche se favoriti dalla disastrata difesa romagnola, una vera banda del buco, meritano ampiamente il posto più alto del Paradiso visto che consentono al Perugia, pur rimanendo sempre in quinta posizione, di accorciare a tre lunghezze il distacco dalla vetta con i suoi trenta punti.

9 – Modena e Triestina

Grande impresa del Modena, che espugna di misura il fortino della capolista Padova, agguantando i biancoscudati e il Sudtirol in vetta a quota trentatre anche se il Modena è secondo per gli scontri diretti. Una vittoria che corona l’inseguimento a fari spenti della squadra di mister Mignani che, potendo vantare la migliore difesa del campionato, se nell’imminente mercato ingaggerà una punta di spessore, potrebbe diventare la candidata più autorevole al primo posto finale. La Triestina del mago Pillon inanella un trittico importante, pareggiando a Padova, ma meritava la vittoria, battendo in casa il Perugia ed espugnando il campo della Sudtirol nell’ultimo turno. E grazie al successo del “Druso” la Triestina ritorna a sperare con il suo sesto posto a quota ventotto, a cinque lunghezze dal primato.

8 – Cesena, Gubbio e Matelica

Colpacci esterni, tutti di misura, per il Cesena a Imola, per il Gubbio a Mantova e per il Matelica nel derby di Fano. La squadra di mister Viali conserva il prestigioso e sorprendente quarto posto a quota trentuno, a sole due lunghezze dal trio di testa mentre il Gubbio si riallontana dalla zona bollente salendo al tredicesimo posto con diciannove punti. Il Matelica, infine, ritorna all’interno della griglia playoff, anche se con l’ultimo posto utile, il decimo, determinato dallo scontro diretto perso col Mantova, che condivide col Matelica quota venticinque.

7 – Fermana e Sambenedettese

Netta vittoria casalinga per la Fermana nel derby contro la Vis Pesaro. La squadra di mister Cornacchini regola con un gol per tempo di Neglia la Vis Pesaro e, grazie alla migliore classifica avulsa nei confronti della stessa Vis Pesaro e del Legnago Salus, che condividono con la Fermana quota diciotto, esce dalla zona bollente con il suo quattordicesimo posto. Un gol di Angiulli nel recupero, segnato addirittura in inferiorità numerica, permette alla Sambenedettese di superare di misura la Virtus Vecomp Verona al “Riviera delle Palme”. Con questi tre punti i marchigiani scalano in avanti la zona playoff con il loro settimo posto a quota ventisette

Purgatorio

6 – Legnago Salus

Il Legnago Salus, in vantaggio per quasi tutta la gara di Arezzo, è raggiuno nel finale solo su rigore, tra l’altro dubbio e deve rinunciare a due punti preziosi. Il pari, infatti, lascia i veneti ai limiti della zona playout con il loro sestultimo posto, dovuto alla seconda piazza nella classifica avulsa con Fermana e Vis Pesaro, che condividono con i veneti quota diciotto.

5 – Arezzo

L’Arezzo non va oltre un risicato pari nello scontro diretto casalingo contro il Legnago Salus, rischiando addirittura un’altra sconfitta, evitata solo da un dubbio rigore, trasformato da Cutolo all’ottantanovesimo. La formazione di mister Camplone arriva da fanalino di coda alla sosta natalizia, con solo nove punti.

Inferno

4 – Virtus Verona

Beffa per la Virtus Verona a San Benedetto del Tronto. In pieno recupero e ormai convinti di inallellare il loro decimo pareggio stagionale, visto che da un paio di minuti erano anche in superiorità numerica, arriva la decisiva rete di Angiulli che determina la cocente sconfitta della formazione di mister Fresco, uscita dalla zona nobile con il loro provvisorio undicesimo posto a quota ventidue, in attesa dei due recuperi delle gare del Carpi, fermato anche nell’ultimo turno dal Covid-19 che non ha permesso alla squadra di mister Pochesci di disputare la gara casalinga contro la Feralpisalò.

3 – Ravenna e Vis Pesaro

Nona sconfitta del Ravenna in altrettante trasferte fin qui disputate, stavolta subita dal Perugia con un secco tre a uno. La formazione di mister Colucci ha dimostrato ancora una volta una perforabilità difensiva imbarazzante, permettendo a Minesso, non certo un corazziere, di segnare indisturbato ben tre gol di testa. Ravenna quartultimo con tredici punti, staccato di ben cinque lunghezze dalla salvezza diretta. La Vis Pesaro torna a mani vuote dal “Recchioni” di Fermo, scivolando di nuovo in zona playout con il suo quintultimo posto a quota diciotto, determinato dalla sfavorevole classifica avulsa con i condomini Fermana e Legnago Salus

2 – Padova e Sudtirol

Clamorose e contemporanee sconfitte casalinghe della coppia di testa Padova e Sudtirol, con la Triestina quella degli altoatesini e con il Modena, quella dei veneti. Le due formazioni sono raggiunte in vetta a quota trentatré proprio dal Modena, con l’attuale classifica avulsa che mantiene il Padova al primo posto relegando il Sudtirol al terzo.

1 – Fano e Mantova

Brutti passi falsi interni, anche se di misura, per Fano e Mantova, rispettivamente nel derby col Matelica il Fano e col Gubbio i virgiliani. La formazione di mister Destro rimane così pericolosamente ancorata al penultimo posto a quota undici, a ben sette lunghezze dalla salvezza diretta. Il Mantova, a sua volta, si allontana definitivamente dalla vetta della classifica scivolando al nono posto, determinato solo dallo scontro diretto vinto col Matelica, che condivide con la formazione di mister Troise quota venticinque.

0 – Imolese

Precipita in caduta libera l’Imolese che, contro il Cesena, subisce la nona sconfitta consecutiva, la sesta, sempre consecutiva, casalinga. Neanche l’esonero di mister Cevoli ha fermato l’emorragia di sconfitte (per ora in panchina c’è andato il tecnico della “Berretti” Mezzetti) ma se la dirigenza imolese, principale responsabile di questa brutta classifica, quartultimo posto con tredici punti, non rinforzerà adeguatamente la squadra affidandola ad un allenatore bravo ed esperto, le speranze di salvezza diretta dell’Imolese saranno veramente ridotte al lumicino.

Dan.Te.