Acea Rugby Perugia: “Stiamo bene, ma navighiamo a vista”

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I tecnici biancorossi dopo lo stop dei campionati: “Ora solo esercizi individuali, il calendario andrà riscritto”

I tecnici biancorossi dopo lo stop dei campionati: “Ora solo esercizi individuali, il calendario andrà riscritto”

 

Il 31 dicembre la Federazione Italiana Rugby ha ordinato lo stop di tutta l’attività agonistica e non agonistica fino al 30 gennaio a causa dell’aumento del numero dei contagi.

Uno stop che chiaramente ha riguardato anche la prima squadra dell’Acea Rugby Perugia, costretta nuovamente a fermarsi dopo aver già subito a novembre una pausa di un mese per un paio di gare rimandate.

I tecnici Alessandro Speziali e Fabrizio Fastellini non nascondono le difficoltà del momento, ma lasciano intendere che il club biancorosso si sta organizzando al meglio per ripartire nel mese di febbraio.

“È un momento difficile per tutti – afferma coach Speziali – Dobbiamo di nuovo fermarci, con la differenza che stavolta tutte le squadre subiscono lo stop. Semplicisticamente si potrebbe dire mal comune mezzo gaudio, ma non è così. Gli atleti non sono fatti per affrontare queste lunghe pause. Comunque ci adattiamo di conseguenza vista la situazione, siamo molto attenti nelle attività che facciamo al campo. Per ora riprendiamo solo con esercizi individuali”.

E il calendario degli impegni?

“Va tutto riscritto dalla federazione e credo che a questo punto andremo con la chiusura a giugno. Dopo una partita, i giocatori di rugby hanno bisogno di un certo periodo di recupero, almeno 5 giorni. È impensabile cercare di creare un calendario fitto di impegni da febbraio fino ad aprile o maggio”.

Sulla stessa linea d’onda Fabrizio Fastellini.

“Ci aspettavamo una decisione del genere da parte della federazione, anche in virtù del fatto che, non essendo in regime professionistico, dopo una positività al Covid, gli atleti devono sostenere la visita medica per tornare ad attività sportiva dopo 30 giorni. Abbiamo avuto solo un caso di positività di un atleta non presente nell’ultimo match a Catania ma prontamente tornato negativo. Siamo consapevoli che con l’attuale protocollo, una positività precluderebbe una bella fetta di campionato ad un atleta. La situazione non è semplice da gestire, ci muoviamo con cautela giornata dopo giornata. Per ora ci concentriamo sulla parte atletica, più avanti valuteremo se fare anche altre cose che prevedano il contatto. Attualmente i nostri ragazzi stanno tutti bene e questo è importante”.

Nicolò Brillo