Alessandria, che colpaccio. Lecce all’Inferno

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I piemontesi passeggiano in casa di una Reggina in caduta libera, salentini k.o. di misura nel match d’alta quota col Pisa

 

Paradiso

10 – Simone Corazza e Gabriel Lunetta

Incredibile quattro a zero dell’Alessandria al “Granillo” contro una Reggina in crisi nera. Protagonisti della grande vittoria dei grigi la coppia Corazza-Lunetta, autori delle due doppiette che  affondano i padroni di casa. Grandissima prestazione della squadra di mister Moreno Longo, che scavalca il Cosenza e torna al quintultimo posto con diciassette punti, avvicinandosi alla salvezza diretta, distante adesso tre lunghezze. Che coppia!

9 – Brescia, Benevento e Como

Il Brescia schianta nella ripresa le resistenze della Spal e passa, con un classico due a zero, al “Mazza”. Continua, quindi, l’altalena di risultati della formazione di mister Inzaghi, che recupera ancora una volta fuori casa quanto dilapidato sciaguratamente in casa. Brescia sempre secondo ma a quota trentatré.

Quarta vittoria consecutiva per il Benevento che, nell’anticipo del “Liberati”, batte con il classico punteggio all’inglese la Ternana, conservando la sua quinta posizione, determinata dalla peggiore differenza reti nei confronti del Lecce e quella migliore rispetto al Monza, entrambe con i sanniti a quota trentuno. Mister Fabio Caserta sembra aver trovato la “quadra” e a Terni la sua squadra ha mostrato tutta la sua forza, insieme alla qualità del gioco.

Blitz del Como che passa di misura al “Menti” grazie ad un gol in apertura di Vignali. La squadra di mister Gattuso risale così la classifica, dopo qualche intoppo imprevisto, posizionandosi all’undicesimo posto a quota ventiquattro, a due lunghezze dalla zona nobile.

8 – Cittadella

Due netti calci di rigore, trasformati impeccabilmente da Baldini, consentono al Cittadella di battere due a zero l’Ascoli al “Tombolato. La squadra di mister Gorini, grazie a questo successo, torna nuovamente in zona playoff con il suo settimo posto a quota ventotto punti.

7 – Pisa, Monza e Cremonese

Vittoria importantissima del Pisa che vince di misura, grazie ad un eurogol di Sibili ad inizio ripresa, lo scontro diretto dell’ “Arena Garibaldi-Anconetani” col Lecce. La squadra del bravo mister D’Angelo rafforza il suo primato solitario salendo a quota trentacinque, portando così a quattro lunghezze il suo vantaggio sul gruppetto delle terze.

Successo casalingo soffertissimo ma, al contempo, entusiasmante per il Monza che, sotto due a zero dopo pochi minuti della ripresa col Frosinone, ha la forza di ribaltare il risultato nel finale, andando a cogliere un insperato tre a due.

Identico risultato per la Cremonese, che torna al successo casalingo, dopo troppi pareggi allo “Zini”, superando di misura il Crotone. I grigiorossi, bravi a ribaltare lo zero a uno iniziale,  rischiano qualcosa nel finale dopo il rigore del tre a due crotonese. Cremonese sesta a quota ventinove.

Purgatorio             

6 – Cosenza e Perugia      

Debutto positivo del nuovo, “vecchio” tecnico Occhiuzzi sulla panchina del Cosenza. I silani, infatti, conquistano un punto fondamentale nello scontro diretto del “Teghil” contro il Pordenone grazie al gran gol di Mario Situm a pochi minuti dalla fine. Nonostante il pari conquistato il Cosenza scivola al quartultimo posto con sedici punti.

Buon pareggio del Perugia sul terreno del Parma. Dopo un opaco primo tempo, chiuso in svantaggio, i grifoni migliorano nella ripresa e alla fine il pareggio è giusto, oltre che meritato. La squadra di mister Alvini torna nella zona nobile con il suo ottavo posto, l’ultimo utile, precedendo a quota ventisei l’Ascoli per la migliore differenza reti.

5 – Pordenone e Parma   

Il Pordenone getta alle ortiche nel finale un successo casalingo contro il Cosenza che avrebbe alimentato le speranze playout dei ramarri. Un vero peccato perchè la tifoseria friulana, dopo il vantaggio di Butic ci aveva fatto la bocca ma l’espulsione di Barison a metà ripresa è risultata probabilmente decisiva. Pordenone che, comunque, non è più fanalino di coda e sale al penultimo posto a quota otto, preceduto per la differenza reti migliore dal Crotone.

Il Parma non sa più vincere. Anche con il nuovo tecnico Iachini, tre pareggi e una sconfitta il suo misero score sulla panchina crociata, la vittoria resta una chimera e anche col Perugia al “Tardini” il Parma si deve accontentare di un punto. Parma sempre sestultimo a quota venti, preceduto dalla coinquilina Spal per la la migliore differenza reti.

Inferno          

4 – Lecce, Frosinone e Crotone

Il Lecce, pur disputando una discreta gara. perde uno a zero lo scontro diretto di Pisa contro la capolista,  La squadra di mister Baroni è stranamente mancata in fase offensiva e, probabilmente, si è fatta sentire più del dovuto l’assenza di bomber Coda.

Il Frosinone, dopo aver disputato per oltre un’ora una grande gara all’U-Power Stadium di Monza, si fa incredibilmente rimontare dallo zero a due al tre a due dalla scatenata squadra di mister Stroppa e torna a casa con un pugno di mosche in mano, uscendo dalla griglia playoff visto che adesso è decimo con venticinque punti.

Ennesima sconfitta, stavolta a Cremona per tre a due, per un Crotone in caduta libera. Dopo il vantaggio iniziale gli squali crollano, subendo tre gol e a nulla serve accorciare le distanze con Benali su rigore nel finale. La battuta d’arresto di Cremona costa inevitabilmente la panchina al tecnico Pasquale Marino, con la società che torna sui suoi passi richiamando mister Modesto, esonerato un mese e mezzo fa.

3 – Ascoli

L’Ascoli torna a mani vuote dalla trasferta di Cittadella, superato con un doppio rigore dalla formazione veneta. Le molte assenze causa Covid hanno, probabilmente, pesato sulla prestazione della formazione di mister Sottil.

2 – Ternana e Spal

Capitombolo casalingo della Ternana, battuta nettamente al “Liberati” dal Benevento. Oltre all’amarezza per la sconfitta mister Lucarelli deve registrare anche l’infortunio di un giocatore fondamentale come Partipilo, uscito prima della mezzora per problemi muscolari e che sarà molto probabilmente assente nell’atteso derby del “Curi” con il Perugia di domenica. Fere dodicesime per la migliore differenza reti sulla Reggina, insieme alla Ternana con ventidue punti.

Altra sconfitta casalinga, stavolta col Brescia, per la formazione di mister Clotet che, nelle ultime sei gare al “Mazza”, ha collezionato due risicati pareggi e ben quattro sconfitte consecutive. E la panchina del tecnico iberico non è più così salda.

1 – Vicenza

La settima sconfitta casalinga su nove gare giocate al “Menti”, la terza consecutiva in assoluto, subita nel posticipo dal Como, fa precipitare all’ultimo posto solitario il Vicenza con soltanto sette punti, lontanissima dalla salvezza, ormai una chimera visti i tredici punti di svantaggio ma anche dal playout con lo svantaggio, adesso a nove lunghezze. Nonostante questo la società rinnova la fiducia a mister Brocchi. Fino a quando?

0 – Alfredo Aglietti

Alfredo Aglietti finisce per la seconda e ultima settimana consecutiva in fondo all’Inferno dopo il vergognoso zero a quattro casalingo subito dall’Alessandria, arrivata al “Granillo” come quartultima in classifica. Ultima settimana perchè il tonfo con l’Alessandria, che allunga la crisi inspiegabile dei calabresi,  provoca l’inevitabile esonero di mister Aglietti. Troppe cinque sconfitte consecutive, ben quattro delle quali tra le mura amiche, con la Reggina che sprofonda in classifica.  Evidentemente la società ha ritenuto che Mister Aglietti aveva ormai perso il controllo di uno spogliatoio effervescente. Al posto del tecnico toscano potrebbe ritornare un altro Toscano, non di regione ma di cognome. Baratro amaranto!

Dan.Te.