Babbo Natale veste biancorosso

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Babbo Natale veste biancorosso. Tre regali sotto l’albero per il Perugia: un modesto Ravenna e le sconfitte di Sudtirol e Padova

 

A Natale, si sa, è tempo di regali e, nonostante il Perugia in questo maledetto anno non si sia di certo comportato bene, anzi tutt’altro, prima retrocedendo in Serie C e poi disputando questo girone d’andata che va a completarsi, mancano solo due gare, al di sotto delle aspettative, Babbo Natale, che per tradizione veste da sempre in biancorosso, ha voluto essere fin troppo buono con i grifoni, recapitando sotto il loro albero tre regaloni, come le due impreviste sconfitte casalinghe del Padova e del Sudtirol e un avversario comodissimo da affrontare in casa, quel Ravenna dalla difesa più perforata del torneo, che ieri ha collezionato la nona sconfitta in altrettante trasferte giocate.

E grazie a questi risultati il Grifo ha dimezzato lo svantaggio dalla vetta, portandolo a tre lunghezze, anche se adesso lassù, zitto, zitto, è pericolosamente arrivato anche il Modena, che ha espugnato con merito l’“Euganeo”, con la posizione in classifica della squadra di Caserta che rimane la stessa, la quinta, a causa della vittoria esterna del Cesena, quarto con un punto in più, ad Imola, con la Triestina, andata a sbancare con merito il “Druso” di Bolzano, sesta a cinque lunghezze dal trio di testa, anch’essa tornata a nutrire ancora qualche possibilità di vittoria finale.

Una lotta per il primato che si è incredibilmente riaperta in questa antivigilia di Natale che ha definitivamente limitato a sei squadre il lotto delle pretendenti alla promozione diretta e che ha repentinamente abbassato, al momento, a settantasei, settantasette punti, la quota primo posto.

E in questo lotto il Perugia è in mezzo al guado, dovendo rimontare tre lunghezze a ben tre squadre e una al sorprendente Cesena e mantenere a distanza quella Triestina, squadra dall’ottimo organico, rinata con Bepi Pillon in panchina (sette punti tra Padova, in casa con il Perugia e a Bolzano) al momento, col Modena, la squadra più in forma del campionato.

Il Grifo ha saputo approfittare di questi eventi favorevoli superando per tre a uno al “Curi” un modestissimo Ravenna, la cui difesa ha dimostrato di meritare ampiamente l’ultimo posto del lotto del Girone B in fatto di gol subiti, trentacinque, ben ventitre dei quali nelle nove trasferte disputate, una media di oltre due gol a partita e che ha concesso ad un “piccoletto” come Minesso di segnare di testa, indisturbato, una fantastica tripletta.

Già Minesso, la mossa a sorpresa di mister Caserta, che lo ha schierato come seconda punta al posto di Murano, partorita dopo una settimana non tranquilla per il bravo tecnico calabrese.

Mossa che ha ampiamente pagato alla luce dei tre gol realizzati dall’ex pisano e dai venti minuti incolore disputati da Murano quando è subentrato a Melchiorri.

Caserta ha anche lasciato in panchina Burrai schierando Vanbaleghem come regista, ma poco è cambiato rispetto alle precedenti gare, dimostrando come più che il regista sia l’apporto delle mezze ali, ruotate nella ripresa anche oggi, a creare problemi alla manovra del centrocampo.

Molto spesso, per ovviare a questa carenza nella zona nevralgica del campo, anche contro il modesto Ravenna, si è optato per i lanci lunghi delle retrovie di Monaco e Angella a scavalcare proprio il centrocampo e proprio uno di questi ha innescato l’azione del primo gol, con il cross di Kouan. E proprio dai cross dalle fasce, quello dell’ottimo Favalli e del subentrato Elia, sono poi arrivate le altre due segnature del Grifo.

Anche il reparto difensivo aveva una novità, il rientro di Sgarbi e lo spostamento di Rosi sulla fascia, ma, a parte lo svarione iniziale di Angella che aveva innescato Mokulu, fortunatamente poi contrato e l’amnesia dello stesso Angella (in compartecipazione con Vanbaleghem), in occasione del gol, Mokulu e compagni sono stati ben controllati e Fulignati si è dovuto sporcare i guantoni solo nel finale, tra l’altro con due buoni interventi.

Insomma, nonostante la non eccelsa prova, i tifosi del Grifo possono trascorrere un Natale più tranquillo anche se quello a cui ambiva tutto l’ambiente perugino non era certo di trovarsi prima della sosta natalizia al quinto posto a tre punti da tre squadre, ma tant’è, poteva andare decisamente peggio senza senza le graditissime strenne natalizie.

Ora c’è la sosta e il mercato e la palla passa a Santopadre e Giannitti, che hanno il dovere di rinforzare una rosa ancora una volta costruita in modo incompleto in estate.

Servono assolutamente, lo ripeteremo all’infinito, una punta da area di rigore, da quindici, diciotto gol all’anno e almeno un centrocampista fisico e di spessore.

Non può certo bastare un’altra seconda punta come il barese Simeri, dato da ‘radio-mercato’ molto vicino al Perugia, a colmare il gap con le prime. Ci sono centravanti di B poco utilizzati come Bocalon e Ceravolo, che preferiamo ai frusinati Dionisi, caratterino difficile e non proprio punta da area di rigore, e Ardemagni (non crediamo ai cavalli di ritorno, anche perchè sarebbe il terzo) che potrebbero essere ottimali alla causa del Perugia.

E’ chiaro che questo tipo di giocatori viaggiano su cifre importanti ma, anche a costo di sacrificare qualche pezzo da novanta dell’attuale rosa che ha un ingaggio elevato, è fondamentale che arrivino a Perugia rinforzi di questo tipo. E poi il famoso tesoretto è già esaurito?

E Mister Caserta, una volta tanto, a differenza dei suoi predecessori, li dovrà avere subito, in modo da poterli integrare e schierare già a Matelica il 10 Gennaio, alla ripresa del campionato dopo la sosta per le feste di Natale e Capodanno.

Feste che chi vi scrive, a nome di tutta la redazione, vi augura di trascorrere nel più sereno dei modi possibile. Buon Natale e Buon 2021 a tutti!

Danilo Tedeschini