Benevento da record e nel ParAdiso, il Frosinone cuoce all’Inferno

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Benevento da record e nel ParAdiso, il Frosinone cuoce all'Inferno. I sanniti ottengono la promozione con 7 giornate di anticipo, nemmeno la Juventus. La ripartenza della squadra di Nesta è a rilento
foto: calciodangolo.com

Benevento da record e nel ParAdiso, il Frosinone cuoce all’Inferno. I sanniti ottengono la promozione con 7 giornate di anticipo, nemmeno la Juventus. La ripartenza della squadra di Nesta è a rilento

 

I voti e i giudizi riguardano complessivamente i due ultimi turni di campionato giocati, quello di venerdì e quello di ieri. Questo tipo di articolo si ripeterà anche nelle due altre settimane in cui ci saranno i turni infrasettimanali mentre nelle restanti tre settimane saranno normali.

Paradiso

10 e lode – Benevento

Oreste Vigorito (Presidente), Pasquale Foggia (Direttore Sportivo), Pippo Inzaghi (allenatore), Lorenzo Montipò, Nicolò Manfredini, Pier Graziano Gori (portieri), Luca Caldirola, Luca Antei, Federico Barba, Massimo Volta, Alessandro Tuia, Francesco Rillo, Gaetano Letizia, Christian Maggio, Bright Gyamfi (difensori), Nicolas Viola, Andres Tello, Perparin Hetemaj, Pasquale Schiattarella, Lorenzo Del Pinto, Abdallah Basit, Siriki Sanogo, Oliver Kragl, Dejan Vokic (centrocampisti), Riccardo Improta, Roberto Insigne, Massimo Coda, Gabriele Moncini, Marco Sau, Giuseppe Di Serio (attaccanti). Lodi meritatissime a questa fantastico squadra, il Benevento che, con il successo di misura nel derby casalingo sulla Juve Stabia, conquista la matematica promozione in Serie A, con SETTE PARTITE d’anticipo. Un record storico che mai nessuno aveva stabilito prima in Serie B, neanche la Juventus. DOMINATORI!

9 – Cittadella, Venezia e Pisa

Sei punti in due gare per le due formazioni venete, addirittura nove nelle tre gare post ripresa per i ragazzi di mister Tombolato che, con il due a zero casalingo sul Perugia, agganciano il Crotone a quota cinquantadue anche se al momento, in attesa della gara di ritorno al “Tombolato” tra due turni, dopo che allo “Scida” le due squadre avevano impattato uno a uno all’andata, rimangono al terzo posto per la peggior differenza reti nei confronti dei pitagorici. Il Venezia, invece, con i successi sull’Ascoli e a Livorno vola al tredicesimo posto a quota trentanove precedendo per la miglior differenza reti il coinquilino Pescara, ben cinque lunghezze sopra la zona playout. E il pieno in queste ultime due gare lo fa a sorpresa anche il Pisa che, dopo aver battuto all’ultimo tuffo il Pescara in casa, va a sbancare nientemeno che il “Picco”, battendo in rimonta il lanciato Spezia, volando al nono posto a quota quarantatre, ad una sola lunghezza dal preliminare

8 – Cosenza e Trapani

Quattro punti in due partite, un gran bel bottino per le due pericolanti Cosenza e Trapani che impattano due a due al “Marulla” nello scontro diretto. Due squadre in formissima, sette punti per i silani, cinque per il Trapani nelle tre gare dopo la ripresa, con i calabresi sempre terzultimi ma a solo due lunghezze dal playout con i loro trentuno punti, due lunghezze avanti al Trapani, penultimo a quota ventinove, ma rientrato anch’esso in corsa per il playout.

7 – Pordenone ed Entella

Una sconfitta esterna ed una vittoria in casa per Pordenone ed Entella, quella della formazione di Tesser proprio contro l’undici di Boscaglia. I veneti tornano al quinto posto della graduatoria a quota quarantanove mentre i liguri sono undicesimi con i loro quarantuno punti.

Purgatorio

6 – Chievo, Spezia, Livorno

Una vittoria e una sconfitta anche per Chievo, Spezia e Livorno che posizioniamo un gradino più in basso rispetto a Pordenone ed Entella, nel Purgatorio, per aver perso le loro gare in casa, contro lo Spezia i veneti, poi vittoriosi sul Frosinone, contro il Pisa i liguri, contro il Venezia i labronici che solo tre giorni prima avevano vinto a sorpresa a Castellammare di Stabia. Chievo settimo a quota quarantacinque, Spezia quarto con cinquanta punti mentre il Livorno, sempre ultimo con solo ventuno punti, è sempre più vicino alla retrocessione in C.

5 – Empoli e Crotone

Due pareggi soltanto per Empoli e Crotone nelle loro doppie sfide, in casa con la capolista Benevento e a Pescara per i toscani, a Perugia e ad Ascoli per i calabresi. Ci si aspettava molto di più, soprattutto dalla formazione di Stroppa visto che a Perugia ha giocato un tempo e mezzo in superiorità numerica e che contro una squadra in caduta libera come l’Ascoli non è riuscita a conservare il vantaggio. Empoli decimo con quarantadue punti, a due lunghezze dal preliminare, Crotone sempre secondo, ma a pari cinquantadue con il Cittadella, che precede per la migliore differenza reti.

Inferno

4 – Pescara e Perugia

Una sconfitta esterna, a Pisa di misura per il Pescara e a Cittadella per due a zero per il Perugia e un pari casalingo per gli abruzzesi, contro l’Empoli e con il Crotone, anche se in inferiorità numerica, per gli umbri. Entrambe le squadre abbandonano probabilmente il sogno preliminare visto che sono rispettivamente a quattro lunghezze di ritardo il Perugia, dodicesimo a quota quaranta e a cinque di ritardo il Pescara, addirittura quattordicesimo per la peggior differenza reti nei confronti del Venezia, con cui condivide quota trentanove.

3 – Cremonese

Un pari e una sconfitta anche per la Cremonese, che posizioniamo un gradino più sotto di Pescara e Perugia visto che la sconfitta l’ha rimediata in casa, per di più nell’importantissimo scontro diretto col Cosenza. E’ andata un po’ meglio a Salerno dove la vittoria dei grigiorossi è svanita all’ultimo minuto a causa di un rigore inesistente fischiato loro contro dall’incerto arbitro Baroni. Preoccupa la differenza di rendimento tra le partite interne, tutte perse con Bisoli in panchina e quelle fuori casa, sette punti in tre gare, una peculiarità delle squadre allenate dal tecnico di Porretta Terme. Cremonese quintultima a quota trentaquattro.

2 – Ascoli, Salernitana

Due tra le squadre più deludenti di questo girone di ritorno, l’Ascoli e la Salernitana, colgono solo un punticino in casa nel doppio turno di venerdì e lunedi. I marchigiani, dopo aver perso anche lo scontro diretto di Venezia, quarta sconfitta consecutiva, evitano la quinta riuscendo a riequilibrare nel finale la gara del “Del Duca” contro un opaco Crotone. La Salernitana invece, dopo aver perso meritatamente a Chiavari, evita la sconfitta casalinga con la Cremonese solo grazie ad un regalo dell’arbitro Baroni che concede un rigore inesistente ai padroni di casa all’ultimo minuto di recupero permettendo ai campani di pareggiare tre a tre. Ascoli quartultimo a quota trentatre con due soli punti di margine sulla retrocessione diretta, Salernitana scivolata all’ottavo posto, l’ultimo utile per entrare nel preliminare, con quarantaquattro punti

1 – Juve Stabia

Due sconfitte amare per la Juve Stabia, battuta incredibilmente in casa dall’ultima in classifica e poi, sempre di misura dai dominatori del campionato del Benevento al “Vigorito”, dove le vespe, al contrario di tre giorni prima contro i labronici, non hanno demeritato. Ma la situazione di classifica, adesso, è diventata delicatissima con i campani scivolati al sestultimo posto, con solo due lunghezze di vantaggio sulla Cremonese, quintultima.

0 – Frosinone

Quattro partite, un solo punticino in casa della penultima, due sconfitte, in casa contro il Cittadella e quella di ieri a Verona col Chievo, tre se ci aggiungiamo la sconfitta casalinga contro la Cremonese nell’ultima gara prima della lunga sosta. Le porte chiuse, evidentemente, non si addicono al Frosinone e la squadra di Nesta, profondamente in crisi, precipita in sole quattro gare dal secondo al sesto posto a quota quarantotto. Per la permanenza del tecnico romano sulla panchina del Frosinone, probabilmente, sarà decisivo lo scontro diretto di venerdì allo “Stirpe” contro lo Spezia. Crollato!

Dan.Te.