Bevilacqua e Puerari promuovono l’Acea Rugby Perugia

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Bilancio di metà campionato per il vice-presidente e il tecnico del club biancorosso

Bilancio di metà campionato per il vice-presidente e il tecnico del club biancorosso

 

La pausa del campionato di Serie A (che riprenderà a fine gennaio) è sempre la giusta occasione per fare il punto della situazione per l’Acea Rugby Perugia.

Il vice-presidente Federico Bevilacqua e il tecnico argentino Federico Puerari sono stati ospiti del salotto televisivo di SportPerugiaTV del Direttore Andrea Sonaglia.

Qui hanno parlato di questa prima parte di stagione e di altre questioni strettamente riguardanti l’aspetto sportivo.

Prima battuta con Bevilacqua sulla partenza a rilento in questo campionato…

“Ce l’aspettavamo – afferma il dirigente perugino – il progetto iniziato quest’anno è a lungo termine ed è basato su una squadra molto giovane, più di quella della scorsa stagione. Sapevamo di essere un po’ in ritardo anche perché l’arrivo di coach Puerari è avvenuto a campionato iniziato. Sono state tutte scelte ponderate con il presidente onorario Alessio Fioroni e il presidente Ruggero Renetti, anche se la strada è particolarmente tortuosa soprattutto all’inizio. I risultati sono comunque arrivati, anche prima di quanto ci aspettassimo. Siamo attualmente in una posizione di metà classifica che è ciò che attendevamo per questo campionato. Stiamo crescendo, nel girone di ritorno speriamo di toglierci anche qualche soddisfazione in più”.

Parola poi all’allenatore sudamericano Federico Puerari:

“Mi trovo molto bene a Perugia, è una città bellissima in una regione bellissima. Qui sto conoscendo persone molto gentili. Nel club biancorosso mi sono integrato molto bene. C’è un bel campo e sto notando che si sta facendo un bel lavoro col settore giovanile. Ovvio che si può sempre migliorare, ma la società ha tutto per crescere ancora. In Italia ho trovato un rugby più fisico, frontale e statico rispetto a quello argentino. Io sto portando un metodo argentino, ma in parte mi adatto anche alla mentalità italiana. In cosa consiste il metodo argentino? Prima si lavora sul gruppo e sull’aspetto umano, dopo si cura l’abilità tecnica dei giocatori e il gioco in generale. Quanto rimarrò a Perugia? Preferisco pensare al presente e a questa stagione. Posso rimanere tanti altri anni se lo riterrò giusto, come potrei andare a fare esperienze in altre città”.

Bevilacqua pone uno sguardo sull’importanza che riveste il settore giovanile per la costruzione del roster della prima squadra:

“È impensabile mantenere una Serie A basandosi solo su giocatori stranieri o che provengono da altre realtà. Per questo puntiamo molto sulla crescita dei ragazzi nel nostro settore giovanile. Ogni anno facciamo entrare nella rosa della prima squadra almeno 3/4 elementi del settore giovanile. In questa ottica stiamo allestendo una nostra palestra in cui potranno allenarsi anche i ragazzi delle giovanili. Ci tengo a sottolineare che questa palestra sarà realizzata anche grazie al contributo di ex allenatori e giocatori”.

Chiude poi Puerari entrando più nel merito di questa stagione sportiva:

“Il calendario, all’inizio, ci ha fatto affrontare subito squadre molto forti, ma con il passare del tempo abbiamo migliorato, lavorando molto sulla costruzione del gruppo. L’ultima partita con Prato, nonostante la sconfitta, ha evidenziato una buona prova e penso che dobbiamo continuare così. I ragazzi hanno entusiasmo e sono molto motivati nel lavorare. Ora stiamo facendo una tappa di richiamo atletico in attesa della ripartenza del torneo. L’obiettivo è quello di mantenere la categoria perché il progetto è rivolto al futuro, su un tempo di almeno 2 o 3 anni. Nel settore giovanile ci sono atleti con buone prospettive”.