Caserta comanda il Paradiso, Perugia e Pisa a braccetto all’Inferno

446
Il Benevento del tecnico calabrese espugna Venezia e scaccia i fantasmi. Umbri e toscani k.o. a Brescia e Bolzano e meritatamente ultimi 

Il Benevento del tecnico calabrese espugna Venezia e scaccia i fantasmi. Umbri e toscani k.o. a Brescia e Bolzano e meritatamente ultimi

 

Paradiso

10 – Fabio Caserta

Il Benevento, grazie alle reti di La Gumina e Koutsoupias, entrambe segnate nella ripresa, espugna meritatamente il “Penzo” di Venezia. La squadra del bravo mister Fabio Caserta, che sta dimostrando con i fatti di essersi meritato la conferma sulla panchina sannita e la conseguente fiducia dell’appassionato presidente Ciro Vigorito, entra prepotentemente in zona playoff con il suo sesto posto, in condominio con Cagliari e Cosenza, a quota sette. Il lavoro paga sempre!

9 – Reggina

Ciclone Reggina. La squadra del patron Saladini surclassa al “Granillo” il Palermo con un rotondo tre a zero e si issa in testa alla classifica con nove punti, in compagnia del Frosinone e del Brescia. Di Fabbian, Menez e Liotti le reti della formazione di mister Inzaghi, che inizia a far sognare gli oltre dodicimila tifosi amaranto che contro il Palermo hanno gremito gli spalti del “Granillo.

8 – Frosinone

Il Frosinone, grazie ai gol di Kone nel primo tempo e di Mulattieri nel secondo, liquida molto bene la pratica Como allo “Stirpe”, agganciando la vetta della classifica,  La squadra di mister Grosso, al di là dell’immeritata sconfitta di Benevento della scorsa settimana, ha avuto un ottimo inizio di stagione.

7 – Cagliari, Brescia e Sudtirol

Il Cagliari batte uno a zero il Modena all’“Unipol Domus” riscattando la sconfitta di Ferrara di sei giorni prima. Un risultato che sta stretto ai sardi, autori di un gran primo tempo, durante il quale Rog ha messo a segno la rete che ha deciso l’incontro. Cagliari dentro la virtuale griglia dei playoff.

Una grande partenza, con due gol in tredici minuti, permette al Brescia di superare di misura, due a uno, il Perugia al “Rigamonti”. Le rondinelle, in gol con Galazzi e Ayé, nella ripresa sciupano anche un calcio di rigore con Moreo. La squadra di mister Clotet entra così nel terzetto che comanda la classifica.

Primo storico successo in Serie B per il Sudtirol che, al “Druso”, rimonta con un rigore per tempo, entrambi trasformati da Rover, l’iniziale vantaggio del Pisa. Grazie a questa vittoria la squadra del nuovo allenatore Bisoli abbandona l’ultimo posto e sale in zona playout a quota tre, condividendo il quartultimo posto con il Modena.

Purgatorio

6 – Parma, Cittadella, Spal e Cosenza

Il Parma porta a casa un punto meritato dalla spettacolare gara del “Ferraris”, pareggiata tre a tre contro il Genoa. Sotto uno a zero, i ducali rimontano con Inglese e Mihaila prima di venire a loro volta nuovamente rimontati dai rossoblù. Di Estevez nel finale il gol del definitivo pareggio che colloca la squadra di mister Pecchia in nona posizione, con sei punti, insieme al Bari.

L’unico zero a zero della giornata arriva da Ascoli, dove il Cittadella porta via un buon punto al termine della “corrida” del Del Duca, che fa registrare ben cinque espulsi, Asencio, Del Fabro e il d.s. Marchetti per il Cittadella, Caligara e il tecnico Bucchi per i padroni di casa. Veneti undicesimi a  quota cinque insieme alla Spal.

I ferraresi, a loro volta, colgono un buon pari in rimonta al “San Nicola” contro il Bari, dopo aver chiuso sotto di due gol la prima frazione di gioco. Di La Mantia, con una spettacolare rovesciata e del giovane Rabbi, subentrato da appena dieci minuti allo stesso ex attaccante dell’Empoli, le reti spalline.

Un Cosenza battagliero e anche un po’ fortunato porta via un prezioso pari dal “Liberati” nel match contro la Ternana. Sotto di un gol nella prima frazione, i silani pareggiano con una punizione, che determina anche l’espulsione del rossoverde Sorensen, trasformata splendidamente da Brignola. La squadra di mister Dionisi, però, non approfitta poi della superiorità numerica, addirittura rischiando qualcosa nel finale. Rossoblù nel terzetto delle seste.

5 – Genoa, Bari, Ascoli e Ternana

Secondo pareggio interno per il Genoa in altrettante gare. Stavolta è il Parma a costringere i rossoblù alla divisione della posta con uno spettacolare tre a tre. Di Frendrup, Hefti e Coda su rigore le reti genoane. Continua, quindi, la maledizione dei pareggi casalinghi per mister Blessin che da Gennaio, da quando siede sulla panchina genoana, tra Serie A e Serie B ne ha totalizzati ben sei, insieme a solo tre vittorie e a quattro sconfitte nelle tredici gare disputate a Marassi. Genoa che scivola al quarto posto insieme all’Ascoli, con otto punti.

Ascoli fermato, a sua volta, sul risultato ad occhiali da un coriaceo, quanto fallosissimo, Cittadella al “Del Duca”. Punto pagato a caro prezzo dai bianconeri che, oltre al primato in classifica, perdono almeno per due mesi il portiere Leali per una frattura all’ulna, auguri, il mediano Calligara, espulso e sicuramente assente a Perugia, dove potrebbe mancare, in caso di squalifica, anche il tecnico Bucchi, espulso all’intervallo.

Solo un pareggio per due a due per il Bari, al “San Nicola”, contro la Spal. I galletti gettano alle ortiche la possibilità di rimanere nelle zone alte della classifica visto che, a meno di mezzora dalla fine, erano avanti due a zero grazie alle reti di Cheddira e di Antenucci.

Pareggio casalingo per uno a uno contro il Cosenza, non senza qualche rimpianto, per la Ternana. Fere in vantaggio nel primo tempo ancora con Favilli, ma raggiunte ad inizio ripresa su punizione dopo che il Var aveva trasformato il rigore per il Cosenza in punizione dal limite e il conseguente giallo per Sorensen, in rosso. Ternana tredicesima, a quota quattro. insieme a Venezia e Palermo.

Inferno 

4 – Modena 

Il Modena torna a mani vuote dalla lontana trasferta di Cagliari dove perde uno a zero contro la squadra di mister Liverani. Brutto primo tempo dei canarini, durante il quale subiscono il gol decisivo, rischiando anche un passivo più pesante. Molto meglio la ripresa, con la squadra di Tesser che si difende meglio, creando anche un paio di occasioni per pareggiare. Modena in zona playout.

3 – Perugia e Pisa

Perugia e Pisa perdono con il medesimo risultato di due a uno, rispettivamente al “Rigamonti” contro il Brescia i grifoni e al “Druso” di Bolzano, subendo la rimonta del Sudtirol, i nerazzurri. Di Luperini e Ionita i gol del Perugia e del Pisa. Umbri e toscani a braccetto all’ultimo posto della classifica, con un solo punto, dopo quattro giornate. Un verdetto sorprendente che a Giugno nessuno avrebbe pronosticato ma che risulta meritato alla luce dei grossi errori fatti dalle due società, squadra smantellata e rifatta con grave ritardo e con meno qualità dal Perugia, mancata conferma del tecnico Luca D’Angelo, grande nocchiero delle ultime quattro ottime stagioni nerazzurre, per il Pisa. I due tecnici, il perugino Castori e il pisano Maran, sono già sulla graticola.

2 – Como

Secca sconfitta per due a zero del Como sul terreno del Frosinone. La squadra lariana non riesce ad ingranare e il bottino di due soli punti conquistati in queste prime quattro giornate è davvero deludente se raffrontato con gli investimenti fatti dalla società, La squadra di mister Gattuso scivola in terzultima posizione, in piena zona retrocessione diretta, con i suoi due punti.

1 – Palermo

Sconfitta senza attenuanti per il Palermo, severamente battuto tre a zero dalla Reggina al “Granillo”.  Subito sotto dopo solo sette minuti, i siciliani escono di scena prima dell’ora di gioco quando subiscono la seconda rete. Il terzo gol amaranto arriva, poi, addirittura con la squadra di mister Corini in superiorità numerica per il rosso a Cionek. Il secondo stop consecutivo fa scivolare il Palermo appena sopra la zona bollente.

0 – Ivan Javorcic 

Il tecnico del Venezia Javorcic è diventato famoso nella scorsa stagione, oltre che per aver vinto alla grande il campionato di C col Sudtirol, per l’impenetrabilità della sua difesa, la meno battuta in tutti i campionati professionistici europei con appena nove gol, dei quali solo quattro subiti nelle diciannove  gare casalinghe. Gli stessi quattro gol che, invece, quest’anno, dopo essere approdato in estate sulla panchina del Venezia in Serie B, ha già subito in casa in solo due gare, entrambe perse, la seconda sabato per due a zero col Benevento. E meno male che nelle due trasferte ha, invece, racimolato quei quattro punti, con altre due reti subite, che collocano al momento i lagunari nel gruppetto delle tredicesime, appena sopra la zona playout. E’ vero che la Serie B è un campionato superiore alla C e che i giocatori sono cambiati ma la tanto decantata strategia difensiva del tecnico croato sembra essersi smarrita tra gli innumerevoli canali della laguna. Da muro a colabrodo!

Dan.Te.