Corini comanda in Paradiso, il Perugia scivola all’Inferno

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Le rondinelle mostrano passi in avanti con il ritorno del tecnico ex Chievo. Undici titolare: Tramoni dietro alla coppia Palacio-Moreo

Corini comanda in Paradiso, il Perugia scivola all’Inferno. Il tecnico del Brescia protagonista in B, la squadra di Nesta in netto calo

 

Paradiso, Purgatorio ed Inferno di Dan.Te.

Paradiso

10 – Eugenio Corini

Nel deludente campionato di Serie B dei pareggi, cinque anche in questa giornata, il tecnico del Brescia sta facendo volare la sua squadra. Vittoria esterna quasi mai in discussione sul campo del Perugia, secondo posto consolidato con trentacinque punti e primo posto avvicinato a solo due lunghezze. Il tecnico bresciano, sedutosi sulla panchina delle rondinelle dalla quarta giornata, ha vinto tutte le partite disputate in casa, sette su sette e ha perso una sola gara, di misura a Venezia, delle sedici disputate. Grande condottiero!

9 – Salernitana

Il colpaccio della giornata è dei granata che passano in rimonta addirittura sul terreno della capolista Palermo. La squadra di mister Gregucci, con lui in panchina sette punti in quattro gare per la Salernitana, aggancia il Cittadella e lo Spezia a quota ventisette ma è al momento esclusa dalla griglia playoff per la peggiore differenza reti nei confronti delle due coinquiline.

8 – Pietro Iemmello e Jerry Mbakogu

Le doppiette messe a segno dai centravanti di Foggia e Padova permettono alle loro squadre di incamerare tre preziosisimi punti, rispettivamente contro il Verona all’”Euganeo” il Padova e a Carpi, in un importantissimo scontroi diretto, il Foggia. Da sottolineare come Mbakogu fosse appena arrivato alla corte di mister Bisoli, insieme ad altri sei nuovi giocatori che hanno rivoluzionato in positivo la formazione veneta. Padova penultimo a quota quindici, insieme al Livorno che ha riposato, Foggia che risale al quartultimo posto a quota sedici.

7 – Cremonese

Oltre al grande punto conquistato sul terreno della seconda in classifica, il Pescara, adesso terzo, la Cremonese ha dato una grande dimostrazione di gioco sfiorando il vantaggio, che avrebbe meritato, più volte. Con i due nuovi innesti, Caracciolo e Soddimo, non è finita qui, la squadra grigiorossa si è decisamente rinforzata e puo’ ambire a posizioni migliori dell’attuale dodicesima a quota ventitre.

Purgatorio

6 – Benevento, Cittadella, Spezia e Ascoli

Il Benevento esce imbattuto dall’insidioso scontro diretto di Lecce e sale a quota trenta, agganciando il Verona ma rimanendone dietro, al sesto posto, per lo scontro diretto perso. Zero a zero non entusismante di un convalescente Cittadella all’“Ezio Scida” di Crotone. Veneti settimi con ventisette punti grazie alla migliore differenza reti nei confrondi di Spezia e Salernitana. Bella ma sfortunata prova casalinga dello Spezia contro il Venezia nel posticipo del “Picco”. I padroni di casa creano almeno una decina di palle gol ma non riescono a vincere e, anzi, passano addirittura in svantaggio nell’unica azione dei lagunari, vantaggio subito pareggiato dal bellissimo gol del nuovo arrivato Da Cruz. Spezia ottavo con ventisette punti. Un Ascoli con tante assenze torna dal “Marulla” con un buon punto e qualche recriminazione per un legno colpito e alcune occasioni sprecate. Marchigiani undicesimi con venticinque punti.

5 – Lecce, Pescara, Cosenza e Venezia

Il Lecce non va oltre il pari casalingo contro il Benevento. La squadra di Liverani sembra aver momentaneamente perso un po’ di brillantezza e rimane al quarto posto a quota trentuno. Il Pescara deve ringraziare il proprio portiere Fiorillo, autore di due tre interventi di livello, se riesce a chiudere in parità la gara interna con la Cremonese. Abruzzesi addesso terzi a quota trentatre. Il Cosenza non riesce a battere un rimaneggiato Ascoli tra le mura amiche e resta al sestultimo posto con venti punti. Fortunoso pari in trasferta del Venezia sul terreno dello Spezia. I lagunari sono schiacciati per tutta la gara dai padroni di casa e, dopo essere riusciti addirittura a passare in vantaggio, vengono subito raggiunti dalla formazione ligure. Venezia tredicesimo a quota ventidue.

Inferno

Santopadre: "La sconfitta di Cremona è salutare". Il presidente del Perugia: "Il 4-0 ci ha chiarito le correzioni da fare nel mercato. L'andata rimane soddisfacente"

4 – Crotone

Il Crotone era obbligato a vincere la gara interna contro il Cittadella per cominciare ad uscire da una bruttissima posizione di classifica. Arriva invece solo un deludente zero a zero che fa scivolare i pitagorici, che non vincono da oltre tre mesi, in fondo alla graduatoria con soli quattordici punti

3 – Verona

Quando sembrava aver ritrovato il passo giusto il Verona rispolvera i vecchi problemi difensivi venendo travolto dal Padova nel derby dell“Euganeo”, sbagliando perfino un rigore con Pazzini sul tre a zero. Gli scaligeri vengono agganciati a quota trenta dal Benevento ma conservano il quinto posto grazie allo scontro diretto vinto al “Vigorito”.

2 – Palermo

Primo scivolone interno del Palermo che si fa rimontare il vantaggio iniziale dalla Salernitana. La prossima, insidiosa trasferta di Cremona chiarirà se quella di venerdì è stata solo una serata storta che può capitare o se c’è qualche meccanismo da oliare. Intanto i rosanero restano comunque primi a quota trentasette ma con due sole lunghezze di vantaggio sul Brescia, secondo, mentre il Pescara, terzo, rimane a quattro punti.

1 – Perugia

Il Perugia, dopo i quattro gol rimediati a Cremona prima della sosta, riparte malamente perdendo due a zero al “Curi” contro il lanciatissimo Brescia. Le colpe maggiori ce l’ha la società che aveva il dovere di tamponare alla svelta, in sede di mercato, i punti deboli della squadra, terzino sinistro e stoccatore ed invece niente. Il Grifo esce così dalla griglia playoff scivolando al decimo posto a quota ventisei, alla vigilia dell’insidiosissima gara di Ascoli, che bracca i grifoni ad un solo punto.

0 – Fabrizio Castori

Una sola vittoria, tre pareggi e ben quattro sconfitte, (cinque con quella rimediata dal suo predecessore Chessi). Questo il pessimo ruolino di marcia interno di questa stagione di Castori sulla panchina del Carpi, dopo la grave sconfitta rimediata al “Cabassi” contro una diretta concorrente come il Foggia. In casa il Carpi non ha gioco mentre in trasferta, giocando solo di rimessa (alla Castori) riesce ad andare meglio ma la classifica continua a parlare solo di quintultimo posto a quota diciassette, con alcune dirette concorrenti avvicinatesi sensibilmente. Catenacciaro!

Dan.Te.