Cremona e Lecce esplodono di gioiA, per l’Alessandria toccata e fuga

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Lombardi e pugliesi meritatamente in massima serie dopo i successi su Como e Pordenone. Clamorosa retrocessione per la squadra di Longo dopo un solo anno di B

 

Paradiso

10 – Fabio Pecchia e Ariedo Braida

La Cremonese espugna il “Sinigaglia” battendo il Como due a uno e, anche grazie alla sconfitta del Monza a Perugia, vola in Serie A direttamente. Una promozione meritatissima per la squadra grigiorossa, sempre stabilmente nelle prime posizioni del torneo, messa in forse solo dalle ultime, impreviste battute d’arresto. Ma il sagace nocchiero Fabio Pecchia, l’artefice principale della promozione in A, ha saputo mantenere la barra dritta e la Cremonese, una squadra composta da quasi tutti giocatori italiani, alla fine approda brillantemente nella massima Serie. Grande merito, oltre ai giocatori, molti dei quali giovanissimi e di grande qualità come Fagioli, Gaetano, Carnesecchi, Zanimacchia, Valeri e Okoli o più esperti come gli attaccanti Ciofani, Di Carmine, Buonaiuto, Strizzolo e il difensore Bianchetti, va certamente ascritto al Direttore Generale Ariedo Braida che, dopo una vita trascorsa al Milan prima e poi al Barcellona, ha avuto l’umiltà di ripartire da una grande “provinciale” di Serie B come quella presieduta dal mitico cavalier Giovanni Arvedi e la bravura di plasmarla sapientemente nelle due sessioni di mercato. Cremona torna in Serie A dopo ventisei, lunghissimi anni. Complimenti a tutti!

9 – Lecce, Pisa e Vicenza

In A ci va, addirittura da primo, come voleva il pronostico, anche il Lecce, grazie al successo per uno a zero ottenuto contro la cenerentola Pordenone in un “Ettore Giardiniero” stracolmo di entusiasmo per la promozione in Serie A, il Lecce con una media che sfiora i diecimila spettatori a partita, ha nettamente vinto anche il campionato delle presenze allo stadio. Una promozione fortemente voluta dal presidente, l’avvocato Saverio Sticchi Damiani e dall’esperto Direttore Sportivo Pantaleo Corvino, entrambi salentini doc, dal tecnico Marco Baroni e da tutta la squadra, a cominciare dal re dei bomber della B, Massimo Coda, che con venti gol ha trascinato i compagni al grande salto, da capitan Lucioni, dal portiere Gabriel, dal gioiellino Strefezza, quattordici gol tutti su azione per lui, da Majer, autore del gol promozione contro i friulani, tanto per citare i più emblematici. Una società seria che merita in pieno questa promozione. Complimenti, il bellissimo Salento torna in Serie A!

Promozione solo sfiorata, invece, per il Pisa, che sbanca lo “Stirpe” superando due a uno il Frosinone, chiudendo il torneo con un un meritatissimo terzo posto che gli farà affrontare il playoff, sulla carta, da favorito. La squadra del bravo tecnico Luca D’Angelo approda direttamente in semifinale, nella quale affronterà, con gare di andata e ritorno, la vincente di Ascoli-Benevento!

Il Vicenza va al playout! I lanieri conquistano la terza vittoria consecutiva su quattro gare con il bravissimo mister Baldini in panca, vincendo uno a zero il fondamentale scontro diretto del “Moccagatta”, condannando i padroni di casa dell’Alessandria alla retrocessione. Playout con lo svantaggio, agganciato con merito, per il Vicenza, quartultimo, contro il Cosenza, quintultimo.

8 – Ascoli, Perugia e Spal 

Un grande Ascoli asfalta la Ternana al “Del Duca”, battendola con un sonoro quattro a uno grazie alla tripletta del “perugino” Tsadjout” e, approfittando dell’inopinata sconfitta del Benevento, raggiunge il sesto posto finale, sorpassando i sanniti, che affronterà nel preliminare del “Del Duca”, in gara secca, col vantaggio della classifica in caso di parità dopo i supplementari. Un vero capolavoro quello compiuto da mister Sottil, quasi del tutto imprevisto alla vigilia del torneo!

I miracoli a volte avvengono, ma molto difficilmente, però, in coppia. Ed invece, grazie al meritato successo sul Monza per uno a zero e alla contemporanea, anch’essa imprevista, sconfitta casalinga del Frosinone, superato grazie ai migliori scontri diretti, il Perugia sale in extremis sull’ultimo vagone del treno playoff, l’ottavo, quello che lo conduce al preliminare in gara unica di Brescia.

La Spal onora il campionato, al quale, dopo la salvezza raggiunta nel turno precedente, non aveva più niente da chiedere, andando a vincere al “Vigorito” due a uno, inguaiando il Benevento. Una grande dimostrazione di correttezza da parte della squadra di mister Venturato, che chiude sestultima.

7 – Brescia e Cosenza

Vittoria casalinga senza problemi per il Brescia che, con una rete per tempo, supera la Reggina. La squadra di mister Corini termina quinta e affronterà nel preliminare il Perugia al “Rigamonti” col vantaggio della migliore classifica in caso di pareggio dopo i supplementari.

Il Cosenza supera uno a zero il Cittadella e, anche grazie al concomitante successo del Vicenza ad Alessandria, affronterà il playout, proprio contro i lanieri, col vantaggio del suo quintultimo posto finale in caso di perfetto equilibrio al termine delle due gare del playout.

Purgatorio

6 – Parma

Il Parma, grazie alla tredicesima rete, tutte su azione, di Franco “Mudo” Vazquez, vince uno a zero allo “Scida” contro il già retrocesso Crotone. E’ vero che la vittoria in trasferta andrebbe sempre premiata con un bel voto ma il sei, in questo caso, fa media con il deludente andamento dei ducali in campionato, chiuso al dodicesimo posto.

5 – Pordenone

Anche il già retrocesso Pordenone, che finisce il torneo all’ultimo posto con soli diciotto punti, onora il campionato non regalando niente al Lecce nella gara dell’“Ettore Giardiniero” perduta solo uno a zero dopo aver resistito sul pareggio per tutto il primo tempo. Per questo si merita il cinque.

Inferno          

4 – Cittadella, Reggina e Como

Un deludente Cittadella chiude nella parte sinistra della classifica, con l’undicesimo posto, il suo altalenante campionato, negativo soprattutto al ritorno, perdendo uno a zero in casa del Cosenza.

Sconfitta indolore per la Reggina, che con il due a zero subito a Brescia, termina al quattordicesimo posto il suo campionato, anche a causa dei due punti di penalizzazione subiti dalla società del presidente Luca Gallo, addirittura arrestato in settimana. Futuro molto nebuloso per la Reggina.

Il Como chiude un dignitoso, anche se troppo altalenante campionato, con la sconfitta per due a uno contro la Cremonese, promossa grazie al successo in riva al Lario in Serie A. La squadra di mister Gattuso si piazza al tredicesimo posto.

3 – Ternana e Monza

Figuraccia della Ternana che si congeda dal campionato con la pesante sconfitta per quattro a uno rimediata ad Ascoli. La  squadra di mister Lucarelli termina la stagione in decima posizione.

Il Monza getta alle ortiche la promozione diretta in Serie A andando a perdere meritatamente uno a zero, nel finale, a Perugia, davanti a duemila tifosi brianzoli che avevano seguito la squadra al “Curi” convinti di festeggiare, con un successo, la promozione. Invece la sconfitta fa scivolare il Monza al quarto posto e adesso la squadra di Stroppa affronterà nella semifinale col vantaggio la vincente del preliminare tra Brescia e Perugia.

2 – Benevento e Crotone

Incredibile sconfitta casalinga del Benevento che perde due a uno contro una Spal già salva e che non aveva più niente da chiedere al campionato. La squadra di mister Caserta, sonoramente contestata a fine gara dai suoi tifosi, precipita addirittura al settimo posto e dovrà affrontare, con lo svantaggio della classifica, il preliminare in gara unica di Ascoli, assolutamente da vincere, anche al termine degli eventuali supplementari, per poter accedere alla doppia semifinale playoff contro il Pisa.

Il Crotone, già retrocesso da tempo, si congeda male dal proprio pubblico perdendo l’ennesima gara casalinga, stavolta contro il Parma e terminando il suo  disastroso campionato al penultimo posto.

1 – Frosinone

“Harakiri” del Frosinone che, sullo striscione d’arrivo, perde la qualificazione al preliminare facendosi battere in casa due a uno dal Pisa, dopo sei gare consecutive vinte allo “Stirpe”. La sanguinosa battuta d’arresto dei ciociari, unita alla vittoria del Perugia sul Monza, fa terminare il campionato alla squadra di mister Grosso in nona posizione, fuori dalla zona nobile, a causa dei peggiori scontri diretti col Perugia,  che condivide quota cinquantotto col Frosinone.

0 – Moreno Longo 

Clamoroso al “Moccagatta”. L’Alessandria, fino ad un paio di turni fa in lotta addirittura per la salvezza diretta, perde malamente uno a zero il delicatissimo scontro diretto con il Vicenza e, complice anche il successo casalingo con l’identico punteggio del Cosenza sul Cittadella,  retrocede direttamente da terzultima in Serie C dopo una sola stagione in cadetteria, proprio a causa degli scontri diretti, persi entrambi, con i lanieri, arrivati a pari trentaquattro con la squadra di mister Moreno Longo. E proprio il tecnico dei grigi è il primo responsabile di questa inopinata retrocessione per non aver saputo guidare nelle ultime gare la navicella alessandrina verso il porto sicuro della salvezza che sembrava ad un certo punto raggiungibile e, soprattutto, di essersi fermato addirittura all’ingresso del porto del preliminare quando sembrava ormai a portata di mano. Ci sarà molto da discutere ad Alessandria per questo pessimo finale di campionato e pensiamo che il futuro dei grigi difficilmente includerà Moreno Longo.

Dan.Te.