E mo basta!

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E mo basta! I punti in palio a settembre sono importanti quanto quelli in palio maggio. Ed è irritante regalare occasioni e reti per errori di singoli

E mo basta! I punti in palio a settembre sono importanti quanto quelli in palio maggio. Ed è irritante regalare occasioni e reti per errori di singoli

 

Sono abbastanza irritato.

Ma prima di spiegarne il motivo – a scanso di ogni equivoco – premetto immediatamente che il pareggio di La Spezia è un ottimo risultato.

E ciò per vari motivi.

Innanzitutto per la maledetta “cabala” che vedeva il campo ligure come uno dei più ostici per il Grifo.

Negli ultimi anni tante sono state le delusioni riportate da La Spezia, ad iniziare dalla disfatta nell’ottobre del 2017 che diede il via alla dura contestazione al rientro dei Grifoni al Curi.

In secondo luogo per il fatto che lo Spezia è sempre una squadra ostica, ben allenata e dura da incontrare.

Poi perché la trasferta spezzina dava il via al “mese di fuoco”, con Frosinone (domani sera al Curi), Empoli, Pisa, Benevento e Salernitana.

Ed iniziare con un punto in trasferta non è niente male.

Infine, perché lascia il Grifo ancora imbattuto dopo 4 gare e muove la classifica, mantenendo il Perugia a 2 punti dalla vetta.

In ogni caso il punto ligure ci farà molto comodo a Maggio.

Come peraltro, però, rimpiangeremo i 2 lasciati la settimana scorsa contro la Juve Stabia.

Ed arriviamo alla mia irritazione.

È giustissima ogni giustificazione di cui anch’io nelle scorse settimane ho dato abbondantemente fondo.

E allora OK gli esperimenti; OK trovare il modulo e le posizioni più adatte; OK l’ottimale inserimento dei nuovi; OK far trovare a qualche nuovo il ritmo-partita; OK la giovinezza e l’inesperienza della rosa; OK il turn-over.

OK tutto.

Ma se quest’anno vogliamo provare a fare qualcosina di più delle altre stagioni (il “solito” preliminare di play off), dev’essere chiaro a tutti che i punti di agosto/settembre hanno lo stesso valore di quelli di aprile/maggio.

E, quindi, non va bene che si perdano punti, soprattutto con quest’ottimo organico e con un gioco che – per lunghi tratti – domina gli avversari.

Ma soprattutto personalmente non sopporto più che tante nostre partite vengano (ormai da anni) costantemente condizionate dagli errori dei singoli.

La regola generale del Calcio (e di tutto lo sport) è che giochi bene vinci, se giochi male perdi.

Poi – essendo il Calcio tutt’altro che una scienza esatta – succede che si vince giocando male e si perde giocando bene.

Ma alla fine del campionato, la squadra che gioca bene, va sempre meglio di quella che gioca male.

Come fanno parte del Calcio gli episodi che decidono una gara, unitamente agli errori dei singoli ed a quelli arbitrali.

Ci sono sempre stati e sempre ci saranno.

Ma non con la costanza che caratterizza da anni le gare del Grifo.

Non è possibile, infatti, vedere per l’ennesima volta un bel Perugia, come quello sceso in campo in Liguria, che va in vantaggio meritatamente e che potrebbe raddoppiare, subire il “solito” black-out.

Smette improvvisamente di giocare e subisce il ritorno avversario.

Ma anche questo potrebbe essere “normale”.

Una squadra che in casa va sotto, cerca immediatamente di raddrizzare la gara ed inizia a dominare, dopo essere stata dominata.

Quello che non è normale, però, è beccare in 7 minuti 2 gol, per errori dei singoli.

Proiettando un film già visto troppe volte da noi tifosi (Koprivec, Gnahorè, Rosati, ecc.).

Partite dominate sul campo e perse malamente per i singoli errori.

E non voglio puntare il dito e colpevolizzare gli attuali singoli.

Il Calcio è uno sport di squadra e se il singolo commette un errore, non è solo colpa sua (una svista capita a chiunque), ma anche dei suoi compagni, i quali evidentemente non lo supportano a sufficienza.

Lo lasciano troppo solo.

Ora la partita di La Spezia non si può dire che sia stata totalmente dominata dal Grifo.

Ma che il Perugia abbia giocato complessivamente meglio dell’avversario è incontestabile.

Eppure per quasi un’ora siamo stati sotto, raggiungendo il pareggio solo al 90mo, con il gol del “solito” Iemmello.

L’attaccante, poi, merita un discorso a sé.

Premetto che certe dichiarazioni, come certe reazioni – tipo quelle viste contro la Juve Stabia – se le potrebbe tranquillamente risparmiare, dato che fa parte di un Gruppo, la cui unità è condizione essenziale per disputare un ottimo campionato.

Però è in un evidente stato di grazia, con una media-gol impressionante di una marcatura a partita.

Perché non è titolare inamovibile?

E perché non gioca al suo fianco Melchiorri, il quale ci ha dimostrato – in questa prima parte di campionato – di essere il partner ideale di Iemmello?

Perché si continua ad insistere con Capone, quando sia Fernandes, sia Bonaiuto ci hanno dimostrato di essere più in forma e meglio inseriti nel modulo.

E ciò non vuole essere una bocciatura nei confronti di Oddo, Capone, né di Falcinelli.

Né di altri.

Quanto a Falcinelli siamo orgogliosi e felici che un “frego” di Perugia indossi la maglia del Grifo e soprattutto il n. 8.

Ma in questo momento “Dieguito” appare ancora lontano dalla forma ottimale.

Il campionato di B è lungo e duro.

E con 38 partite ancora da disputare Falcinelli avrà tantissimo spazio, come avranno tantissimo spazio tutti gli altri.

Ma non possiamo permetterci – né ora, né mai – di perdere punti, che potremmo rimpiangere.

Domani sera arriva al Curi il Frosinone.

Nell’assenza della Ternana, la sfida coi ciociari è quella che più si avvicina al clima del derby.

Spero che il messaggio di noi tifosi arrivi forte e chiaro ai Grifoni che scenderanno in campo.

Avv. Gian Luca Laurenzi