E’ un Perugia che continua a soffrire con le “grandi”

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Una brutta batosta, di quelle che possono lasciare tramortiti, quella subita in casa dal Perugia per mano del Novara. Un risultato pesantissimo che probabilmente non rispecchia a pieno quanto espresso dal terreno di gioco perché il Perugia, a tratti, ha giocato alla pari col Novara, pagando però a caro prezzo gli errori di una difesa, portiere compreso, che aveva spesso fin qui mascherato qualche magagna della squadra. Certo quando la difesa sbaglia è chiaro che è anche perché il centrocampo, più che discreto in fase di costruzione, ha lasciato a desiderare in fase di interdizione, lasciandosi spesso infilare dai tagli di prima dei vari Buzzegoli e Viola sulle ripartenze piemontesi. L’attacco poi, pur arrivando frequentemente al tiro, è assolutamente mancato in  precisione, come dimostrano i soli due tiri finiti nello specchio della porta a fronte della decina sparacchiati malamente fuori, anche se Bisoli, in conferenza stampa, stupendo ancora una volta un po’ tutti i presenti, ha parlato di una quindicina di conclusioni nello specchio della porta. A parziale discapito ci sono da sottolineare le assenze di Zebli e dell’alternativa Rizzo ma, probabilmente, le scelte di Bisoli di far debuttare l’ancora acerbo Joss e di reinserire il fumoso Lanzafame non si sono rivelate tra le più felici. Certo col senno di poi è facile muovere delle critiche ma se i due giocatori sono stati sostituiti, il primo addirittura nell’intervallo, evidentemente le cose non filavano per il verso giusto. Forse uno Spinazzola a centrocampo dall’inizio, con l’inserimento di Comotto o Rossi a sinistra avrebbero dato maggiore equilibrio e più solidità in fase di interdizione. C’è poi da rimarcare la costante difficoltà di Belmonte nel dover confrontarsi con attaccanti rapidi quando capitano sulla sua zona. Era già successo a Trapani con Coronado e Citro, ad Ascoli con Cacia e col Lanciano con Piccolo e il subentrato Lanini e il novarese Corazza ha riproposto il problema, visto che l’ex catanese, a volte un po’ troppo macchinoso, se si trova a suo agio contro punte di una certa stazza, va spesso in difficoltà contro avversari agili. Insomma una sconfitta che ci sta tutta, anche se il risultato è troppo penalizzante per i grifoni, subita comunque contro una squadra organizzatissima, per ora quarta (ma senza i due punti di penalizzazione sarebbe seconda col Cagliari ad un punto dalla vetta) e che probabilmente sarà protagonista fino alla fine della lotta per la promozione diretta. Esce invece dalla virtuale griglia play-off la squadra di Bisoli, ora nona col Trapani ed eventualmente col Livorno se i labronici batteranno al “Picchi” la Salernitana in uno dei posticipi. Un passo indietro, decisamente inaspettato, che non ci voleva, anche se il secondo tempo col Modena di venerdì qualche campanello d’allarme lo aveva lanciato. Il Perugia continua a soffrire contro le prime otto con le quali, vittoria interna col Brescia esclusa, ha rimediato solo o pareggi casalinghi senza reti, Crotone, Cagliari, Cesena ed Entella, o sconfitte, Pescara fuori e Novara in casa. Ne manca una, il Bari terzo in classifica, che andremo ad affrontare domenica all’ora di pranzo al “San Nicola”.  Trasferta insidiosissima, visto che troveremo un Bari anch’esso ferito, dopo lo scivolone imprevisto rimediato a Modena. Non sarà una passeggiata per cui sarà bene arrivarci con le idee chiare e facendo le giuste scelte. Un altro passo falso ricaccerebbe i grifoni indietro di un mese invalidando o quasi quanto di buono fatto nelle tre gare precedenti al tonfo casalingo col Novara.

Danilo Tedeschini