Feralpi da 10, Grifo in punizione all’Inferno

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Feralpi da 10, Grifo in punizione all'Inferno. I lacustri espugnano Cesena e volano al comando della classifica. Il Perugia continua nel solco della scorsa stagione
foto: cesenamio.it

Feralpi da 10, Grifo in punizione all’Inferno. I lacustri espugnano Cesena e volano al comando della classifica. Il Perugia continua nel solco della scorsa stagione

 

Paradiso, Inferno e Purgatori di Dan.Te.

Paradiso

10 – Feralpi Salò

Una scintillante Feralpi Salò espugna il “Manuzzi” di Cesena rifilando un rotondo quattro a due ai padroni di casa romagnoli e balza al comando della classifica, insieme al Modena, a quota nove. Merito dell’ottima organizzazione della dirigenza bresciana ma anche del bravo tecnico Stefano Sottili, alla seconda stagione sulla panchina gardesana dopo essere subentrato in corsa, nell’Ottobre scorso, a mister Zenoni e aver portato la Feralpi Salò al sesto posto. Manico!

9 – Virtus Vecomp Verona, Padova e Sambenedettese

La Vecomp Verona fa una passeggiata di salute al “Città di Arezzo” rifilando un rotondo tre a zero alla modesta formazione amaranto. Veronesi che salgono nel gruppettino a centroclassifica a quota sei. Secondo successo consecutivo del Padova, che espugna di misura il “Recchioni” di Fermo. La squadra di mister Mandorlini raggiunge quota sette, posizionandosi nel folto gruppo che insegue a due lunghezze le due capoliste e ad una sola lunghezza la coppia di immediati inseguitori. Nel folto gruppo a quota sette perviene, grazie alla vittoria per due a zero nel derby di Fano, anche la Sambenedettese di mister Montero.

8 – Mantova, Modena e Legnago Salus

Un Mantova esplosivo rifila una clamorosa manita al malcapitato Perugia nella gara del “Martelli”. Grazie a questo cinque a uno i virgiliani abbandonano le retrovie salendo a centroclassifica a quota sei dove stazionano anche Vecomp Verona e Triestina. Perentorio successo casalingo del Legnago che rimanda a casa la Triestina con ben tre reti sul groppone. L’imbattuta matricola veneta, autentica rivelazione del torneo, raggiunge a quota otto il Sud Tirol, ad una sola lunghezza dalle due capoliste, Feralpi Salò e Modena. La squadra emiliana balza in vetta con i suoi dieci punti, in compagnia, appunto, della Feralpi Salò, grazie al tre a zero inflitto al Ravenna nel derby emiliano-romagnolo.

7 – Vis Pesaro e Imolese

Successi casalinghi di misura molto importanti, ottenuti entrambi in rimonta, per l’Imolese nel derby contro il Carpi e per la Vis Pesaro nell’altro derby, stavolta quello marchigiano, contro il Matelica. L’Imolese, insieme a Sambenedettese e Padova, raggiunge proprio il Carpi, oltre al Matelica, a quota sette, mentre la Vis Pesaro lascia l’ultimo posto, raggiungendo Perugia e Cesena nel limbo delle squadre posizionate, con quattro punti, tra l’ampia zona playoff e la zona playout

Purgatorio

6 – Gubbio

Se la settimana scorsa avevamo avuto un Purgatorio affollatissimo per via dei cinque pareggi, stavolta a dividersi la posta sono stati solo Sud Tirol e Gubbio nella gara giocata a Salò per l’indisponibilità del “Druso” di Bolzano. Merito quindi al Gubbio che è riuscito a portare a casa quel punto che lo toglie dall’ultimo posto. Eugubini, comunque, terzultimi, a quota due.

5 – Sud Tirol

Il Sud Tirol perde la grande occasione di balzare da solo in testa al campionato facendosi raggiungere nella ripresa da un roccioso Gubbio. I due punti persi in casa relegano il Sud Tirol al terzo posto, a pari punti col il Legnago Salus a quota otto, a solo una lunghezza dalla coppia di testa.

Inferno

4 – Matelica e Carpi

Matelica e Carpi tornano a mani vuote, rispettivamente, dalla vicina trasferta di Pesaro il Matelica e dall’altrettanto attigua trasferta di Imola, la formazione di mister Pochesci. Il rammarico per le due formazioni, entrambe sconfitte di misura, è quello di essere passate ambedue in vantaggio. Matelica e Carpi rimangono ferme nel folto gruppo a quota sette.

3 – Ravenna e Triestina

Sonore sconfitte esterne, entrambe per tre a zero, per il Ravenna, sul terreno della nuova capolista Modena e per la Triestina, sul campo dell’ottima Imolese. Certo il passivo è stato pesante ma che il Ravenna potesse perdere a Modena era nei pronostici mentre il rovescio subito dalla formazione giuliana ad Imola è sorprendente, soprattutto nelle dimensioni. Il Ravenna rimane a quota tre, in compagnia del Fano, in zona playout mentre la Triestina rimane invischiata a centroclassifica con i suoi sei punti, in compagnia di Mantova e Virtus Verona.

2 – Cesena, Fano e Fermana

Brutti scivoloni interni per il Cesena contro la Feralpi Salò, per il Fano contro la Sambenedettese e per la cenerentola Fermana, anche se solo di misura contro il Padova. La formazione di mister Viali rimane ferma a quota quattro nel limbo. Quintultimo posto e zona playout per per il Fano con i suoi tre punti mentre la Fermana continua a dividere mestamente l’ultimo posto con l’Arezzo con un solo punto in carniere.

1 – Arezzo

Tonfo interno dell’Arezzo, battuto tre a zero dalla Virtus Verona che, fino alla gara con gli amaranto, aveva totalizzato solo tre pareggi. Squadra modesta quella allestita dalla nuova società amaranto, allenata da un tecnico inesperto della categoria come Alessandro Potenza. E l’ultimo posto in classifica, in condominio con la Fermana, con un solo punto in carniere ne è la diretta conseguenza.

0 – Massimiliano Santopadre

Il Perugia evapora al “Martelli” dove viene sepolto da un clamoroso, quanto vergognoso, cinque a uno dal Mantova, baldanzosa matricola che finora aveva vinto solo la prima gara contro il fanalino di coda Fermana per poi perdere sia col Carpi in casa che a Padova. Squadra, quella del Perugia, che doveva puntare alla promozione diretta e che invece sta proseguendo nel solco disastroso della scorsa stagione finita con la vergognosa retrocessione. E sul banco degli imputati, non poteva essere altrimenti, finisce ovviamente il vertice societario, ovvero il presidente Santopadre, ostinatamente rimasto alla guida della società dopo la retrocessione nonostante la piazza non lo voglia più, e questo inizio sconcertante, col Perugia quindicesimo, appena sopra la zona playout, con soli quattro punti, a ben cinque lunghezze dalla vetta, è la dimostrazione delle strategie sbagliate che la società continua a proporre anche in Serie C.

Dan.Te.