Filipe: “Grifo, serve essere concreti”

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L'ex Filipe:
foto: Elena Saltafusi

Filipe: “Grifo, serve essere concreti”. L’ex di Perugia e Padova: “Sadiq deve trovare continuità, sabato sarà un match insidioso per entrambe le squadre”

 

A parlare ai microfoni di “Europacalcio.it” è stato Filipe Gomes Ribeiro, doppio ex della sfida di sabato fra Padova e Perugia.

L’ormai ex centrocampista (ha già affisso gli scarpini al chiodo a 31 anni) è rimasto nel mondo del calcio ed è divenuto procuratore sportivo.

“Da quando è tornato in Serie B il Perugia ha fatto sempre praticamente lo stesso percorso, ovvero lottare per i play-off. Quest’anno non è diverso – ha detto Filipe – Il Curi è particolare: o regala entusiasmo oppure ti porta a ricevere le critiche. I giocatori devono capire questo e assorbire il grande calore dei tifosi. Tante volte è meglio essere concreti piuttosto che belli, bisogna trovare l’equilibrio di queste due cose”.

Su Nesta…

“Non ho avuto il piacere di conoscerlo, ma sento spesso il direttore Goretti e la fiducia che ha in lui è molto alta, tanto che lo ha sempre sostenuto anche nei momenti difficili”.

Poi l’ex regista del Grifo si concentra sulla questione attaccante.

“Dopo Di Carmine il Perugia ha avuto la difficoltà del centravanti, e non solo i biancorossi: oggi, in generale, il calcio mondiale cerca attaccanti “bomber”. Sadiq è sicuramente un giocatore di qualità ma in B bisogna avere la continuità per arrivare in alto e questo solo il tempo lo dirà”.

Sul match di sabato il brasiliano non ha dubbi.

“Sarà una partita insidiosa, vincerà la squadra più concreta. E da quello che so di Bisoli, è proprio questo il suo punto forte”.

Infine spazio ai ricordi.

“Sia a Perugia che a Padova ho trovato lo stesso sentimento e attaccamento alla squadra della piazza. Meritano di tornare nel posto dove meritano, sono due piazze importanti e che lavorando bene possono tornare in Serie A e restarci. A Perugia ho avuto la felicità di portare la squadra in B, mentre a Padova mi sono trovato molto bene ma fisicamente ho iniziato ad accusare troppi problemi fisici che mi hanno portato a decidere di smettere di giocare così presto. Porto comunque il grandissimo rammarico grandissimo di non aver portato in alto il Padova, anche se c’erano tutti i presupposti per farlo. Ma purtroppo non sempre le cose vanno bene. Ma sicuramente porto le due squadre nel cuore e ho grande rispetto sia per il Perugia che per il Padova. Colgo altresì l’occasione per ringraziare entrambe le piazze ed entrambe le società”.

Nicolò Brillo