FIR Umbria: Polenzani resta Presidente, nel consiglio spazio alle ‘quote rosa’

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L’assemblea elettiva regionale ha conferito il terzo mandato consecutivo (2021-2024)  al presidente uscente. Simona Castellini, Donne Etrusche, entra nel direttivo

 

Egiziano Polenzani è stato confermato Presidente del Comitato Regionale Umbro della Federazione Italiana Rugby. Il 6 maggio, presso l’Hotel Best Western di Perugia, si è tenuta l’assemblea per il rinnovo del consiglio direttivo, con il presidente uscente che ha ottenuto, con 730 voti su 1200 a disposizione, l’incarico per il terzo mandato consecutivo (2021-2024). Conferme anche per Andrea Frondizi (Vice Presidente) Presidente del Rugby Gubbio, Marco Gentili (Segretario) Direttore Generale del Rugby Perugia e per il decano del rugby umbro, Sergio Speziali. Una novità rilevante, invece,  rappresenta la nomina a consigliere di Simona Castellini, Presidente delle Donne Etrusche, prima donna ad entrare nel consiglio direttivo della FIR Umbria.

All’Assemblea del 6 maggio la FIR Umbria ha avuto l’onore di ospitare alcuni membri del Direttivo nazionale, quali il Vice Presidente Antonio Luisi, il Vice Presidente Vicario Giorgio Morelli e la Consigliera Francesca Gallina.

“Sono contento per la conferma – dichiara il Presidente Polenzani – anche se rammaricato dal fatto di non aver ricevuto il pieno consenso dell’assemblea. Sono pronto a fare da collante, attraverso la squadra dei migliori e mettere in atto delle linee programmatiche che possano far crescere il movimento umbro. Punto sulla mia esperienza in un mandato difficile, che arriva in piena emergenza sanitaria e con la necessità di ripartire”.

Soddisfatto anche il Segretario Marco Gentili.

“E’ un compito difficile, quello che mi è stato assegnato, ma sono onorato di poterlo svolgere e lo farò con grande impegno. L’obiettivo è ripartire attraverso l’attività del settore giovanile, cercando di sostenere le azioni che in tal senso faranno le società del nostro territorio. Dovremo lavorare anche sulla visibilità e sulla comunicazione, perché questa è una disciplina che non può continuare ad essere considerata ‘secondaria’”.