Fischnaller guida il Paradiso, il Padova visita il Purgatorio

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foto: FC Sudtirol

Fischnaller guida il Paradiso, il Padova visita il Purgatorio. Il bomber di Bolzano fa volare il Sudtirol con una tripletta, i biancoscudati non vanno oltre un penalizzante 0-0 contro il Cesena

 

Paradiso

10 – Manuel Fischnaller

Una formidabile tripletta dell’attaccante di scorta altoatesino, insieme all’altro gol di Casiraghi, schianta a domicilio la Sambenedettese e permette al Sudtirol di rimanere in corsa per la promozione diretta dopo il concomitante pari interno della capolista Padova. Sudtirol terzo dietro al Perugia, a pari cinquantadue con i tirolesi, ma che ha due gare in meno, mentre Fischnaller raggiunge quota cinque reti e si candida per una maglia da titolare in questa avvincente, ultima parte di campionato. Bomber ritrovato!

9 – Mantova

Se c’è una squadra pazza ed indecifrabile in questo campionato, capace di passare da una vittoria per cinque a uno in casa col Perugia ad una sconfitta per sei a zero, sempre in casa, col Padova, da una sconfitta casalinga per quattro a zero col Cesena ad una vittoria per quattro a uno a Pesaro., questa è il Mantova, capace in questo turno di maramaldeggiare a Imola, battendo i locali, che sembravano in ripresa, per cinque a uno. Virgiliani che salgono a quota trentasette, ma sempre in decima posizione.

8 – Perugia

Capolavoro tattico di mister Fabio Caserta che annichilisce, con le fulminanti ripartenze della sua squadra, il Modena, battuto tre a zero al “Curi”. Grazie a questo successo e alle due gare ancora da recuperare rispetto al Sudtirol, che appariglia i grifoni a quota cinquantadue il Perugia consolida il suo secondo posto avvicinando la capolista Padova a sole tre lunghezze.

7 – Matelica e Feralpisalò

Vittorie casalinghe di misura per il Matelica sulla Virtus Vecomp Verona e per la Feralpisalò sul Legnago Salus. I marchigiani salgono a quota trentasei ma rimangono sempre undicesimi mentre la Feralpisalò raggiunge quota quarantadue, agganciando il Cesena, che relega, però, i gardesani in ottava posizione in virtù delle gare di recupero ancora da disputare, tre per i romagnoli, una sola per la Feralpi.

Purgatorio

6 – Vis Pesaro, Ravenna, Arezzo, Cesena e Fermana

Giornata ricca di pareggi, ben cinque. Gli unici senza reti li colgono il Cesena sul terreno della capolista Padova e la Fermana a Carpi, mentre Ravenna e Vis Pesaro impattano uno a uno, rispettivamente, a Fano i romagnoli e a Gubbio i pesaresi. L’Arezzo porta via, invece, un meritato punto dal “Rocco” contro la Triestina, dopo essere passato in vantaggio per ben due volte. Cesena sesto a quota quarantadue ma con ancora tre gare da recuperare, Ravenna sempre penultimo ma a quota venti, Fermana dodicesima, sempre a braccetto col Gubbio, ma davanti, per lo scontro diretto vinto, a quota trentuno. La Vis Pesaro sale a ventiquattro punti ma resta quartultima mentre l’Arezzo rimane sempre fanalino di coda, ma adesso con sedici punti.

5 – Gubbio, Fano, Triestina, Padova e Carpi

Deludente pari interno del Gubbio contro la modesta Vis Pesaro. Umbri tredicesimi dietro alla Fermana, che condivide con la squadra di mister Torrente quota trentuno, a causa dello scontro diretto perso. Pareggio casalingo, con l’identico risultato di uno a uno, anche per il Fano col Ravenna, con i marchigiani che restano in zona playout con il loro quintultimo posto, determinato dallo scontro diretto perso contro l’Imolese, che condivide con i marchigiani quota venticinque. Il Padova non va oltre un penalizzante zero a zero all’“Euganeo” contro un quadrato Cesena che, nel finale, sfiora addirittura la vittoria. Biancoscudati sempre primi a quota cinquantacinque, ma con sole tre lunghezze di vantaggio sul Perugia che, anche con con una vittoria e un pari nelle due gare da recuperare, li scavalcherebbe. L’altro zero a zero casalingo lo ottiene mestamente il Carpi contro la Fermana. Carpi quattordicesimo a quota trenta. Mezzo passo falso interno, infine, per la Triestina, costretta affannosamente a rincorrere per due volte i vantaggi dell’Arezzo. Triestina sempre momentaneamente quinta ma a quota quarantaquattro.

Inferno

4 – Legnago Salus e Virtus Vecomp Verona

Sesta sconfitta consecutiva, anche se di misura, per il Legnago Salus a Salò, con i veneti stazionanti sempre pericolosamente al terzultimo posto, anche se adesso con ventidue punti. Sconfitta di misura, anche se un po’ a sorpresa, anche per la lanciata Virtus Vecomp Verona a Macerata contro il Matelica. Scaligeri ottavi a quota quarantuno,

3 – Modena

Un Modena disattento e un po’ troppo sfrontato presta il fianco alle ficcanti ripartenze del Perugia finendo per soccombere malamente per tre a zero nell’importante scontro diretto del “Curi”. La squadra di mister Mignani retrocede così al quarto posto con i suoi cinquanta punti, a cinque lunghezze dalla vetta della classifica.

2 – Sambenedettese 

Sambenedettese in caduta libera, travolta per quattro a zero dal Sudtirol al “Riviera delle Palme”. Trema la panchina di Pablo Montero, un solo punto in quattro gare, col nervosismo che la fa da padrone. L’espulsione evitabilissima del portiere Nobile dopo neanche venti minuti ha indubbiamente penalizzato la Samb, nona a quota trentotto e in piena crisi.

1 – Imolese

Clamoroso, quanto inaspettato, tonfo casalingo dell’Imolese, seppellita da un pesantissimo cinque a uno dal Mantova. La formazione di mister Catalano, dopo questa “debacle” salva il suo sestultimo posto solo grazie allo scontro diretto vinto con il Fano, che condivide con la formazione del Santerno quota venticinque.

0 – Rigoristi

Segnare un calcio di rigore non è semplicissimo ma neanche una cosa impossibile. Ebbene in questo ultimo turno ben tre squadre, Perugia, Carpi e Fermana ne hanno sbagliati sei, addirittura due a testa, Carpi e Fermana nella stessa partita, conquistando un vero e proprio record negativo. E se i tiri dal dischetto falliti dai perugini Burrai e Moscati, entrambi respinti da Gagno, sono passati in cavalleria, alla luce del rotondo tre a zero finale sul Modena, altrettanto non si può dire dei due falliti dal fermano Neglia, uno calciato alle stelle e l’altro parato da Pozzi e di quelli sbagliati dagli emiliani De Cenco e Ferretti, entrambi parati dall’ottimo Ginestra, quarantadue prmavere, che sono costati due punti importanti ad entrambe le formazioni. Urgono ripetizioni dal dischetto ma, nel frattempo, cari Burrai, Moscati, Neglia, De Cenco e Ferretti beccatevi un bello zero, doppio per Neglia!

Dan.Te.