Frosinone largamente rimaneggiato ma sempre temibile

941
Nesta:

Frosinone largamente rimaneggiato ma sempre temibile. Contro il Perugia la squadra dell’ex tecnico dei grifoni, Nesta, sarà priva di Dionisi, Paganini, Tabanelli, Gori, Brighenti e forse anche di Capuano!

 

La storia ultracentenaria del Frosinone Calcio nel secolo scorso ha visto gravitare la società laziale prevalentemente in Serie C, con molte partecipazioni anche ai campionati di Serie C2 e D. Giocatore simbolo della squadra biancoceleste negli anni ’80 è stato sicuramente il portiere Marco Cari, allenatore del Perugia nella stagione 2006-2007, che per oltre dieci campionati consecutivi ha difeso la porta del Frosinone, collezionando ben 287 presenze, tuttora record assoluto della storia dei leoni. Ma la storia del Frosinone ha avuto il suo decollo con l’avvento alla presidenza del dott. Maurizio Stirpe, figlio di Benito, presidente della società ciociara negli anni ’60, a cui è stato intitolato il nuovo stadio sorto in contrada Casaleno. Sotto la presidenza di Maurizio Stirpe il Frosinone ha subito vinto la C2 nel 2004, per conquistare poi la promozione in B, grazie ai playoff, nel 2006. Tornata in C dopo cinque partecipazioni al campionato cadetto, in soli due anni il Frosinone è passato dalla C alla A vincendo i playoff di C nel 2014 e il campionato di B nella stagione successiva. L’anno seguente, con l’amara retrocessione, si è chiusa la “carriera” del vecchio stadio “Matusa” e nel nuovo stadio “Benito Stirpe”, due anni dopo, il Frosinone ha festeggiato la nuova promozione nella massima serie vincendo i playoff in finale contro il Palermo. Ma anche la seconda volta in Serie A la scorsa stagione, è terminata con la retrocessione ma il Frosinone del presidente Stirpe non demorde e ci sta subito riprovando con alla guida mister Nesta, soffiato in estate al Perugia e, al momento, i leoni sembrerebbero avere tutte le carte in regola per provare a raggiungere la terza promozione in A in sei anni, anche senza passare per i playoff.

Rosa

La vasta rosa che mister Nesta ha a disposizione, se pur decimata da squalifiche e infortuni per la gara di domenica col Perugia, è certamente una rosa di prim’ordine, come dimostra la grande rimonta della squadra ciociara, passata dalla zona playout al secondo posto come punteggio, quarto come posizione, per la peggior differenza reti nei confronti di Spezia e Crotone, con i quali, tra l’altro ha perso tutti e due gli scontri diretti fin qui disputati. Bardi, Iacobuci e il giovane Bastianello sono i tre portieri mentre i centrali difensivi titolari sono capitan Brighenti, Capuano e Ariaudo, con Krajnc e Szyminski a completare il reparto. Salvi e Zampano sono gli esterni di fascia destra mentre Beghetto, figlio dell’indimenticato terzino del fantastico Perugia che vinse la Serie B con Galeone alla guida e l’ex ascolano D’Elia, arrivato a Gennaio, sono quelli di sinistra. Il forte centrocampo gialloazzurro vede l’ex ternano Maiello in cabina di regia, con Vitale che è la sua riserva naturale mentre Tabanelli, Gori, Rhodien e Haas si giocano i dueposti di mezzala, con il giovane trequartista Tribuzzi a completare la batteria di centrocampo. In attacco, oltre alle seconde punte o esterni offensivi, Ciano e Paganini, le punte centrali sono Dionisi, Novakovic, Citro e l’ultimo arrivato nel mercato di riparazione, Ardemagni, vecchia conoscenza dei tifosi del Perugia.

Punto di forza

La bella rimonta del Frosinone è sicuramente dovuta in primo luogo alla ritrovata solidità difensiva, vero punto di forza della squadra, solo sette le reti subite nelle ultime sedici gare, da quando mister Nesta, dopo la partenza falsa dei leoni, ha deciso di passare dal quattro-tre-uno-due al tre-cinque-due. Ma quella che affronterà il Perugia non sarà la solita difesa, viste le assenze di Brighenti e forse anche di Capuano. Iemmello e compagni dovranno essere pronti ad approfittarne se vorranno uscire con un risultato positivo, possibilmente una vittoria, dallo “Stirpe”. In avanti attenzione a Ciano, dotato di un tiro potente e preciso e grande specialista delle punizioni dal limite.

Punto debole

L’incompletezza in ogni reparto del Frosinone che affronterà i grifoni potrebbe risultare il vero punto debole della squadra di Nesta, che non è più la squadra sprovveduta che perse meritatamente per tre a uno al “Curi” nella gara di andata. Soprattutto a centrocampo Nesta ha gli uomini contati e nella ripresa tutto ciò potrebbe portare ad un auspicato calo della formazione ciociara, soprattutto se dovesse partire a ritmi molto alti, visto che, come centrocampisti di riserva, l’ex tecnico dei grifoni avrebbe a disposizione il solo Vitale, un regista, riserva di Maiello. Per sostituire eventualmente una delle due mezzale dovrebbe attingere a qualcuno della “Primavera“ da portare in panchina od ovviare con qualche esterno di fascia da far giocare in mezzo. Personalmente, poi, nutriamo qualche dubbio sul portiere Bardi, a volte vittima di un’esagerata foga agonistica nelle uscite che lo induce a sbagliare.

Modulo e probabile formazione

Frosinone, quindi, in grande emergenza per domenica vista la squalifica del centrale difensivo Brighenti e gli infortuni che terranno fuori l’attaccante Dionisi, i centrocampisti Gori e Tabanelli e l’esterno offensivo Paganini. Si tenterà di recuperare fino all’ultimo un altro difensore centrale titolare, Capuano, reduce da una frattura al setto nasale, che potrebbe scendere in campo con una maschera, con l’ex palermitano Szyminski, possibile sostituto. Il probaile undici che Nesta manderà in campo è quindi determinato più dall’infermeria che dalle scelte di mister Nesta per cui il tre-cinque-due dei ciociari potrebbe vedere in campo, davanti al confermato portere Bardi, Ariaudo, Krajnc e uno tra Capuano e Szyminski. A centrocampo scelte obbligate con Maiello al centro e Rhodien e l’altro ex palermitano Haas ai lati mentre sulla fascia destra agirà ancora un ex rosanero, Salvi, con Beghetto su quella di sinistra. In avanti, stante il forfait di Dionisi, mister Nesta potrebbe dar fiducia ancora una volta allo statunitense Novakovich, con il confermatissimo Ciano a fianco.

3-5-2: Bardi; Capuano (Szyminski), Ariaudo, Krajnc; Salvi, Rhodien, Maiello, Haas, Beghetto; Ciano, Novakovich.

Danilo Tedeschini