Grifo ecco le pagelle: Caserta leader indiscusso, ‘votone’ per Elia

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Il ‘pagellone’ del Perugia Calcio stagione 2020-2021 a cura di Michele Mencaroni

 

FULIGNATI: 6+: Come spesso accade per i portieri, si tende sempre a ricordare l’errore piuttosto che un salvataggio miracoloso. Tuttavia, l’estremo difensore biancorosso, titolare per buona parte della stagione, pecca di troppa discontinuità, condita da troppa leggerezza con i piedi.

MINELLI 7,5: Arrivato come ultimo acquisto del mercato di gennaio, si dimostra un gran professionista, facendosi trovare pronto nel momento più difficile e decisivo della stagione, togliendo addirittura il posto da titolare al suo collega di reparto. Da quando viene impiegato, la retroguardia biancorossa ritrova serenità e i numeri lo dimostrano: per Minelli, 6 gare senza subire gol in 8 presenze.

ROSI: 7,5: Da capitano non abbandona la nave e rimane a Perugia dopo la retrocessione. Fatica un po’ a calarsi nella categoria, ma quando lo fa trascina la squadra. A metà stagione è al centro di alcune polemiche che lo portano ad essere messo fuori rosa, ma lui reagisce anche questa volta e, ritrovato il campo, si comporta da vero leader: prende per mano i compagni e realizza pure 2 gol che sbloccano le gare contro Vecomp Verona e Ravenna.

CANCELLOTTI 7-: Fino a che Caserta impiega il 3-5-2 come modulo, è uno dei titolari inamovibili. Poi, con il passaggio al 4-3-2-1 viene schierato con meno frequenza. Il meno del voto è dovuto all’errore commesso (insieme a Fulignati) nei minuti di recupero della trasferta di Cesena che poteva costare caro a tutta la squadra.

CRIALESE 7,5: Per tutto il campionato si gioca il posto con Favalli, salvo poi conquistare definitivamente la maglia da titolare nell’ultima parte della stagione. Sulla sinistra macina chilometri, pochissime sbavature in fase difensiva, abbastanza incisivo in quella offensiva. Anche questo anno, si dimostra un autentico talismano: terza promozione dalla C alla B conquistata (dopo quelle con le maglie di Juve Stabia e Virtus Entella).

FAVALLI 6,5: Chiamato in causa a dare il cambio a Crialese per buona parte della stagione. Si disimpegna sempre al meglio, non facendo rimpiangere il compagno. Meglio in fase di spinta che in quella di contenimento. Si toglie anche la soddisfazione di un gol, tra l’altro molto importante, contro il Modena.

ANGELLA 8: Lo avevamo lasciato la scorsa stagione con un’assurda espulsione in quel di Venezia che gli impedì di giocare i play out. È rimasto a Perugia nonostante le numerose offerte, quasi a voler saldare un conto in sospeso e c’è riuscito. Mette a disposizione della squadra la sua esperienza e la sua fisicità. Offre tranquillità all’allenatore e a tutti i suoi compagni, anche e soprattutto quando le partite si accendono. Insieme a Monaco e a Sgarbi, è uno dei punti saldi della difesa biancorossa per l’intera stagione.

MONACO 8: Leader incontrastato della difesa e di tutto il gruppo. Sin da subito, Caserta (e questo è uno dei suoi tanti meriti) decide di reintegrarlo e di metterlo nuovamente al centro del progetto. La sua presenza in campo la sentono sia gli avversari sia i compagni. Oltre a prestazioni sontuose in difesa, realizza anche un gol importantissimo in chiave promozione contro il Sud Tirol.

NEGRO 6,5: Stagione sfortunata la sua. Parte da titolare ad inizio torneo, poi tra infortuni e covid è costretto a saltare la maggior parte delle sfide. Tuttavia, si fa trovare sempre pronto.

SGARBI 7: Se non fosse per gli infortuni che lo hanno costretto a disputare meno partite rispetto ai suoi compagni di reparto (e a dover rimanere fuori nella fase finale del campionato), il suo voto in pagella sarebbe stato sicuramente più alto. Da infortunato, si dimostra comunque uomo spogliatoio, caricando i compagni dalla tribuna, facendo da speaker nella gara contro il Matelica. Fino a che è disponibile, è uno dei punti fermi di Caserta, sia nella difesa a tre che in quella a 4. Realizza uno dei gol più importanti della stagione, quello cioè dell’ 1-0 nella sfida contro il Padova (vinta poi 3-0).

DI NOIA 6,5: Uno degli acquisti del mercato di gennaio. Impiega un po’ di tempo per entrare in condizione (il giocatore veniva da un lungo stop), ma appena è pronto Caserta lo impiega subito. Si fa notare per il suo mancino e per la sua grandissima duttilità: da mezz’ala è stato adattato addirittura a terzino sinistro – non sfigurando – per sopperire alle concomitanti assenze di Crialese e Favalli. Da rivedere e rivedere il suo cross al volo con il quale ha mandato in rete Elia nella trasferta di Fermo.

BURRAI 7: È l’acquisto più importante del mercato estivo, quello attorno a cui costruire tutta la squadra. Ci mette un po’ a calarsi nella categoria, ma è normale dopo anni di serie B. Tutti ci aspettavamo un impatto devastante e così è stato, ma solo in parte. Bisogna, però, sottolineare che il giocatore, a causa di alcuni problemi fisici che lo hanno tormentato per tutta la stagione, non è mai stato al 100%. Cresce molto nel girone di ritorno, la sua presenza in campo è determinante e il gioco del Grifo ne risente sempre in positivo.

MOSCATI 6,5: L’uomo del 4 maggio torna a Perugia dopo una stagione a Trapani con l’obiettivo di regalare ancora una gioia ai tifosi del Perugia. Caserta si fida di lui e non ha la minima esitazione ad affidargli la regia del gioco del Grifo quando non c’è Burrai. Viene impiegato, all’occorrenza, anche da mediano. Ha a cuore il Grifo e il giocatore in campo lo dimostra sempre con tanto impegno e volontà. Purtroppo, ha già dichiarato che quella di Salò, molto probabilmente, sarà l’ultima in maglia biancorossa.

VANBALEGHEM 7: È l’acquisto a sorpresa di Giannitti. Pescato dalla serie B francese (Ligue 2), il centrocampista fatica un po’ ad ambientarsi, ma dai – pochi – video si intravedevano le sue qualità tecniche. Caserta lo sa e decide di sfruttarle nel momento decisivo della stagione, nel quale gli affida la maglia da titolare. Il suo finale di campionato è in crescendo sia da centrale di difesa che da regista, con partite di livello elevato (ad esempio la gara contro il Matelica).

FALZERANO 7: Quando il Perugia ha inanellato un serie di vittorie consecutive e che hanno permesso di recuperare lo svantaggio accumulato, è sempre stato tra i protagonisti, a volte peccando un po’ troppo di individualismo, ma facendo vedere giocate e spunti di categoria superiore. Come Monaco, è stato uno degli “acquisti” che il Grifo aveva già in casa e rivalutati grazie a Caserta. Nel caso di Falzerano, il Mister è stato doppiamente bravo: oltre ad averlo rimesso al centro del progetto, gli ha cambiato anche ruolo, spostandolo dietro alle punte. Ne giova sia il giocatore che “rinasce” sia il Grifo che con i suoi guizzi acquista maggiore imprevedibilità in fase offensiva.

KOUAN 8: Sarà sgraziato, sarà irruento, sarà indisciplinato (peraltro molto meno rispetto alle passate stagioni), ma è sempre il polmone della squadra. Giocatori come l’ivoriano sono indispensabili per vincere i campionati. Vista anche la giovane età, sarà uno degli elementi da cui ripartire il prossimo campionato.

SOUNAS 7: Così come Crialese, anche lui si dimostra un talismano, conquistando la seconda promozione consecutiva dopo quella di Reggio Calabria. Tantissima quantità e i suoi strappi a centrocampo hanno consentito di creare situazioni in superiorità numerica in svariate occasioni, mettendo in difficoltà le difese avversarie. Finale di stagione in assoluta crescita, con uno splendido assist fornito a Bianchimano.

ELIA 8,5: Voluto fortemente da Caserta dopo averlo già allenato a Castellammare di Stabia, è senza ombra di dubbio l’arma in più del Perugia. A tratti, da dimostrazione di essere un giocatore di categoria superiore. Le sue giocate funamboliche fanno impazzire in più di un’occasione gli avversari e fanno entusiasmare i tifosi, sebbene da casa. Stagione impreziosita da 8 gol di cui l’ultimo – un capolavoro – che vale la promozione diretta del Perugia e che fa entrare il giocatore, di diritto, nella storia del Grifo.

MURANO 8: Arrivato a Perugia tra lo scetticismo di tutti, l’attaccante ripaga la piazza con 11 reti. È il capocannoniere della squadra, ma non solo. Grinta, coraggio e tenacia, sono le caratteristiche con le quali potremmo definire il centravanti. Girone di ritorno giocato con rendimento sempre costante e in cui lotta sempre e non tira mai indietro la gamba. Come un vero Samurai.

MELCHIORRI 7,5: Dopo la cocente retrocessione, la società decide di puntare nuovamente su di lui, sulla sua esperienza e sulla sua professionalità. Nella prima parte della stagione (probabilmente la più complicata), il “Cigno di Treia” tiene a galla il Perugia grazie ai suoi gol e sorregge l’attacco in coppia con Murano. Nella seconda fase del campionato, complice anche il passaggio a 4-3-2-1, trova meno spazio. Tuttavia, è comunque preziosissimo quando entra dalla panchina.

BIANCHIMANO 7,5: Alcuni dicono che i campionati si vincono con le riserve e Bianchimano ne è la conferma. Torna a Perugia dopo una stagione in prestito a Catanzaro per potersi giocare al meglio le sue carte e così è. Nella parte centrale della stagione, vista l’indisponibilità dei titolari, è chiamato a sorreggere l’attacco biancorosso e lo fa al meglio, realizzando, tra l’altro, una doppietta nello scontro diretto contro il Padova (gol che si sono poi rivelati decisivi). Nel finale di campionato, si rende ancora protagonista, sebbene entrando dalla panchina: meraviglioso assist a Minesso nella sfida contro la Triestina e rete del definitivo 0-2 contro la FeralpiSalò che mette il sigillo definitivo sulla vittoria del campionato.

MINESSO 8: Uno degli uomini più decisivi della stagione. All’inizio, fatica a trovare spazio, visto anche il modulo (3-5-2) che non esalta le sue caratteristiche. Con il passaggio al 4-3-2-1, invece, diventa uno degli inamovibili e di cui Caserta si fida di più. Nella parte centrale del campionato, è il trascinatore della squadra realizzando 5 reti di fila, mentre nel finale segna il gol allo scadere contro la Triestina, probabilmente il più importante della stagione.

VANO 6: È l’acquisto principale del mercato di riparazione e tutti ne parlano bene. Il suo avvio lascia ben sperare: parte subito con il piede giusto trasformando un calcio di rigore. Poi, però, si perde. Quando entra dalla panchina è sempre molto nervoso e viene ammonito tantissime volte. Emblematica della poca serenità del giocatore è la partita di Fermo, nel corso della quale il centravanti viene espulso dopo appena 2 minuti dal suo ingresso in campo. Un’ingenuità che poteva costare caro a tutti i compagni, anche se, in difesa di Vano, possiamo dire che l’arbitro è stato molto fiscale.

CASERTA 9: È il vero artefice della vittoria del campionato del Perugia. Tanti i meriti del tecnico biancorosso, su tutti, quello di aver ricostituito un gruppo che inevitabilmente si era disgregato dopo l’assurda retrocessione della passata stagione. Inoltre, ha reintegrato alcuni giocatori che si sono addirittura rivelati decisivi come Monaco e Falzerano. Nel corso del torneo, inoltre, il suo grande merito è quello di aver tenuto calmi ambiente e gruppo dopo un avvio pieno di difficoltà e, in particolar modo, dopo la pesante sconfitta di Mantova. Condottiero silenzioso ma sempre risoluto. Un gran lavoratore, che ha avuto l’umiltà di tornare sui suoi passi quando le cose non andavano (ad esempio cambiando modulo). Non ha mai smesso di credere nei suoi ragazzi e in se stesso e tutti i sacrifici sono stati ripagati. In più di un’occasione i cambi effettuati durante la gara si sono rivelati decisivi, segno di lucidità sua e del suo staff. Il nostro auspicio è che il suo futuro sia ancora in biancorosso.

SOCIETA’ 6.5: Non era affatto semplice tornare subito in serie B dopo una sola stagione. Pochissime squadre, nel recente passato, ci sono riuscite (Virtus Entella e Cittadella). La squadra allestita si è rivelata essere competitiva sin da subito, nonostante un avvio di stagione stentato (ma anche concepibile), con alcuni elementi di categoria superiore (Elia, Rosi, Burrai, Kouan, Angella e Melchiorri) e altri ottimi prospetti per la serie C (Crialese, Sounas, Murano). A gennaio, probabilmente, si poteva fare qualcosa di più, magari a centrocampo, ma la rosa era già abbastanza lunga. Scelta azzeccatissima, forse la migliore, quella di aver affidato la panchina a Fabio Caserta.