Grifo: un punto guadagnato o due persi? Questo è il problema…

598
Sarà la gara interna col Cosenza a sciogliere l'amletico dubbio. Segre regala più equilibrio, Angella monumentale. L'attacco è la nota negativa

Sarà la gara interna col Cosenza a sciogliere l’amletico dubbio. Segre regala più equilibrio, Angella monumentale. L’attacco è la nota negativa

 

Un punto guadagnato o due punti persi? Questo è il problema. E’ l’amletico dubbio che ci assale spesso quando il Perugia pareggia, soprattutto in trasferta, come accaduto ieri dopo lo zero a zero dello “Stirpe” contro il Frosinone.

Risultato giusto, arrivato al termine di una partita equilibrata ma nella quale il Perugia, in particolare nel primo tempo ha gettato alle ortiche due-tre grosse occasioni per passare in vantaggio e portare a casa i tre punti, come sottolineato a fine gara anche da Alvini.

Il Perugia è sceso inizialmente in campo a Frosinone con uno solo, Segre, dei cinque rinforzi dell’ultimo giorno di mercato e il centrocampista ha dato equilibrio alla squadra biancorossa, quell’equilibrio che era stato il grande assente nella gara interna persa tre a due contro l’Ascoli.

Stavolta non si sono lasciati praterie per le pericolose ripartenze, con le quali uno rapido come Canotto poteva far male e nell’unica vera ripartenza subita, quella del subentrato Charpentier nel finale, Angella ha rimediato con un monumentale recupero, equivalente ad un gol segnato.

All’equilibrio ritrovato con l’innesto di Segre ha contribuito anche la posizione leggermente più arretrata di Burrai, a protezione di una linea difensiva sempre alta, nella quale Angella e Dell’Orco, fino a quando non è uscito per un infortunio che preoccupa, l’hanno fatta da padroni, limitando al massimo gli avanti del Frosinone, invero privo di punte vere fino all’ingresso di Charpentier a metà ripresa, con Ciano “falso nueve” e Canotto e Zerbin esterni.

Va anche sottolineata la buona prestazione del rientrante Kouan come trequartista, autentico guastafeste tra le linee avversarie.

Le note negative, invece, arrivano dal reparto offensivo. Alvini ha dato fiducia a Carretta e a Murano, come sempre generosi ma assolutamente insufficienti, soprattutto Murano, in zona gol. L’ingresso del subentrato Matos, che ha debuttato nell’ultima mezzora, non ha inciso minimamente.

A Frosinone erano assenti per infortunio Bianchimano e De Luca e, con Melchiorri ceduto alla Spal, il reparto ieri era leggerino. Chissà se De Luca, che ha già saltato due gare per l’infortunio rimediato alla Samp e che in carriera non ha mai segnato molto, potrà migliorare la situazione in zona gol.

Gli altri tre ultimi arrivati, Murgia, Ghion e Zanandrea sono rimasti in panchina mentre Ferrarini, che aveva giocato pochi minuti sia a Pordenone che con l’Ascoli, subentrato nella seconda parte della ripresa non ha entusiasmato.

Un Grifo molto più equilibrato, quindi, ma che deve trovare la quadra in avanti, augurandoci che con l’ingresso di De Luca migliori il gioco aereo sotto porta, apparso deficitario in tutte e tre le partite disputate fin qui, con il conseguente mancato sfruttamento delle palle inattive, fondamentali per risolvere le partite in un campionato così equilibrato.

Al di là dell’amletico dubbio, se il punto di Frosinone sia un punto guadagnato che ha dato continuità alla classifica del Perugia ce lo dirà la prossima gara interna contro il Cosenza, gara assolutamente da vincere proprio per dare un senso al pari di Frosinone.

Gara sulla carta facile, anche se i silani si sono molto rinforzati negli ultimissimi giorni di mercato e dovrebbero essere tutt’altra squadra rispetto alle prime due gare. Usiamo il condizionale perchè al momento in cui scriviamo il Cosenza non ha ancora giocato la sua gara casalinga col Vicenza nella quale debutteranno molti dei nuovi.

E se quella di Frosinone è stata la gara del tuffo nel suo passato del D.s. Marco Giannitti, applaudito a fine gara dai suoi ex tifosi, quella di sabato lo sarà ancor più per Roberto Goretti, perugino verace, per tanti anni giocatore prima e dirigente poi del Perugia.

Siamo sicuri che Goretti chiederà al suo tecnico Marco Zaffaroni, altro ex grifone e ai suoi giocatori di mettere sul campo quel qualcosa in più per poter ben figurare in quello che è da sempre il suo stadio.

Anche per questo motivo non bisognerà assolutamente sottovalutare la gara contro il Cosenza, ripetiamo, assolutamente da vincere. Dopo, infatti, arriverà un vero girone infernale da affrontare fino alla fine di Novembre, con Cremonese fuori, Alessandria in casa (sulla carta la meno difficile), Benevento fuori, Brescia in casa, Lecce in trasferta, Reggina in casa, la doppia trasferta di Ferrara con la Spal e di Como, il doppio turno casalingo con Crotone e Cittadella e, per chiudere, la trasferta di Pisa.

Danilo Tedeschini