Il gol da sessanta metri spedisce Castagnetti in Paradiso!

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Il gol da sessanta metri spedisce Castagnetti in Paradiso! Anche il Grifo rivede l’Empireo mentre i governanti del nostro calcio, invece, precipitano tra le fiamme degli Inferi!

 

Paradiso

10 Michele Castagnetti

Il gol del raddoppio, segnato da quasi sessanta metri dal centrocampista della Cremonese a Frosinone, è uno dei gesti tecnici più belli di questo campionato. Il capolavoro balistico di Castagnetti, che bissa il vantaggio iniziale di Parigini, consente al nuovo tecnico della Cremonese, Pierpaolo Bisoli, di bagnare il suo esordio sulla panchina grigiorossa con il prestigioso e prezioso successo dello “Stirpe”. Cremonese sempre quartultima ma con trenta punti, a sole due lunghezze dal Venezia e dall’Ascoli, con la gara del “Del Duca” contro i marchigiani da dover ancora recuperare. Gol sensazionale!

9 Benevento, Crotone e Pordenone

Non ci sono più aggettivi per descrivere il campionato fuori dal comune che il Benevento sta disputando. Nel posticipo casalingo contro il Pescara i sanniti si tolgono anche la soddisfazione di rendere pan per focaccia agli abruzzesi che all’andata li avevano battuti per quattro a zero, nell’unica gara persa dalla corazzata di Pippo Inzaghi. Con il quattro a zero sul Pescara il Benevento, con i suoi sessantanove punti, aumenta a venti le lunghezze di vantaggio sulla seconda, il Crotone e, quel che più conta, ben ventidue sulla terza, il Frosinone, praticamente più di sette gare di vantaggio quando ne mancano solo dieci alla fine del torneo. Il Crotone passa facilmente al “Penzo” contro il Venezia e, scavalcando il Frosinone, torna al secondo posto con quarantanove punti, ricandidandosi prepotentamente alla promozione diretta. Terzo successo consecutivo del Pordenone, secondo consecutivo in trasferta, che scaccia, forse definitivamente, i fantasmi della crisi, tornando autorevolmente in corsa per poter disputare direttamente i playoff grazie al suo quarto posto a quota quarantacinque.

8 Entella e Juve Stabia

Entella e Juve Stabia riscattano molto bene le sconfitte del turno precedente battendo, con due reti di scarto, l’Ascoli al “Comunale” di Chiavari i liguri e lo Spezia al “Menti” i campani. La squadra di mister Boscaglia sale a quota trentotto, confermando il suo decimo posto mentre le vespe salgono al tredicesimo posto, condizionate dalla peggiore classifica avulsa nei confronti di Pisa e Perugia, che condividono con la formazione di mister Caserta quota trentasei.

7Chievo, Perugia e Pisa

Il Chievo supera con un chiaro due a zero il Cosenza nel “Mondey Night” del “Bentegodi”, rientrando, con il suo ottavo posto a quota quarantuno, nella griglia playoff, anche se sull’ultimo gradino. Dopo ben cinque sconfitte consecutive ritrova il sorriso il Perugia, che supera di misura al “Curi” una rimaneggiata Salernitana. La squadra di mister Cosmi distanzia la zona playout quattro lunghezze sotto, salendo al dodicesimo posto in base alla classifica avulsa, migliore rispetto alla Juve Stabia e peggiore rispetto al Pisa, con le quali condivide quota trentasei. Grazie ad una rete di Lisi nella ripresa il Pisa si aggiudica il derby col Livorno. La formazione di mister Luca D’Angelo sale all’undicesimo posto con trentasei punti, gli stessi di Perugia e Juve Stabia, entrambe preceduti dai nerazzurri grazie alla classifica avulsa.

Purgatorio

6 Trapani

Il Trapani disputa una buona gara, al “Castellani”, contro l’Empoli, arrivando a sfiorare il successo pieno, vanificato da una clamorosa autorete di Perticone a pochi minuti dal termine. Il pareggio consente ai siciliani di salire al terzultimo posto con venticinque punti anche se rimane notevole il rammarico per i due punti preziosi sfuggiti nel finale.

5 Empoli

L’Empoli recupera in zona Cesarini una gara, quella contro il Trapani, che sembrava ormai compromessa. Il pareggio finale, però, esclude nuovamente i toscani dalla zona nobile. La formazione di mister Marino, infatti, adesso è soltanto nona con quaranta punti.

Inferno

4 Salernitana e Livorno

Continua il calvario esterno della Salernitana, alla nona sconfitta su quindici trasferte. A Perugia i granata, privi di tre uomini importanti e senza il tecnico Ventura in panchina a causa di un indisposizione, perdono solo di misura senza però impensierire quasi mai il portiere avversario. Salernitana sempre settima con quarantadue punti. Immeritata sconfitta di misura per il Livorno nel derby di Pisa. I labronici recriminano anche per un rigore solare non concesso. La sconfitta determina il nuovo esonero di Roberto Breda, assurdo, quanto inutile alla luce della classifica, visto che aveva vinto a Chievo, pareggiato in casa con la seconda in classifica, il Frosinone e perso, giocando bene, a Pisa. Al suo posto il vice Antonio Filippini. Livorno sempre più ultimo con i suoi diciotto punti.

3 Spezia, Ascoli e Cosenza

Lo Spezia rimedia un sonoro tre a uno dalla Juve Stabia sul sintetico del “Menti”. Prestazione sottotono quella della formazione di mister Italiano, scivolata nelle ultime tre settimane dal secondo al quinto posto, con i suoi quarantaquattro punti. Ancora una sconfitta, la terza consecutiva in trasferta per l’Ascoli, stavolta sul terreno dell’Entella. La squadra di mister Stellone, solo due punti conquistati nelle cinque gare sulla panchina ascolana, rimane al sestultimo posto solo grazie alla migliore differenza reti rispetto al Venezia, con cui condivide quota trentadue, anche se i marchigiani devono ancora recuperare la gara interna con la Cremonese. E l’esonero del tecnico Stellone sembra ormai imminente. Grave sconfitta del Cosenza a Verona col Chievo. Il due a zero subito al “Bentegodi” fa retrocedere al penultimo posto i silani che, con i loro ventiquattro punti, si allontanano pericolosamente dalla zona playout, col tecnico Pillon alla terza sconfitta nelle cinque gare disputate del Cosenza con lui alla guida, con un misero bottino di soli quattro punti conquistati.

2 Pescara

Un rimaneggiatissimo Pescara subisce la vendetta dagli stregoni del Benevento che, al “Vigorito”, restituiscono agli abruzzesi il quattro a zero subito all’andata dai biancazzurri. La quinta sconfitta subita nelle ultime sei gare fa pericolosamente precipitare la formazione di mister Legrottaglie al quattordicesimo posto, a quota trentacinque, tre sole lunghezze sopra la sottostante zona playout.

1 Frosinone, Venezia e Cittadella

Imprevisto capitombolo casalingo del Frosinone, battuto due a zero allo “Stirpe” dalla Cremonese dell’ex Daniel Ciofani. I ciociari pagano cara questa battuta d’arresto scivolando al terzo posto, sempre con quarantasette punti. Venezia mai in partita al “Penzo” di fronte al Crotone, nuova damigella d’onore del torneo. Veneti sempre quintultimi per la peggior differenza reti nei confronti del condomino, a quota trentadue, Ascoli. Continua l’altalena del Cittadella, nel 2020 quasi sempre leone in trasferta e agnello sacrificale in casa. Stavolta è stato il Pordenone ad espugnare il “Tombolato” e a lasciare la squadra di mister Venturato al sesto posto con quarantatre punti.

0 Governo del calcio

Federazione e Lega hanno voluto per forza far giocare questo turno, per di più nell’irreale scenario delle porte chiuse che non appartiene a questo sport, invece di sospendere il campionato visto il dilagante e preoccupante avanzamento del coronavirus, con casi positivi che hanno interessato anche giocatori professionisti come quelli della Pianese del Reggio Audace e della Vis Pesaro e le pressanti richieste di sospendere tutto arrivate da Tommasi, presidente dell’Asociazione calciatori, da qualche calciatore come Mario Balotelli, da qualche allenatore come Pippo Inzaghi e da alcuni illuminati presidenti come Maurizio Stirpe del Frosinone. C’è voluta la saggia decisione di lunedì del Presidente del Coni Malagò, avallata in serata dal severo decreto del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, per chiudere, giustamente e subito, tutto e impartire una lezione di coscienza ai nostri litigiosi ed egoisti dirigenti del calcio.

Dan.Te.