Il Grifo come il vincitore del Giro d’Italia

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Il Grifo come il vincitore del Giro d'Italia. La rimonta del Perugia sulle orme del ciclista britannico Hart. E ora la classifica si accorcia

Il Grifo come il vincitore del Giro d’Italia. La rimonta del Perugia sulle orme del ciclista britannico Hart. E ora la classifica si accorcia

 

Nella domenica in cui il giovane corridore britannico Tao Geoghegan Hart si aggiudica con merito il Giro d’Italia proprio all’ultimo tappa, la crono di Milano, dopo una grande rimonta in classifica che, nelle prime tappe non sorrideva di certo al portacolori della Ineos, il Perugia ha continuato ad imitare la rimonta vincente di Geoghegan Hart proseguendo a scalare la classifica grazie ai tre punti conquistati con tanta fatica, nel finale, contro la Vis Pesaro.

Un successo che proietta la truppa di Fabio Caserta nel folto gruppo delle terze in classifica, ad una sola lunghezza dal duo di testa.

Le tre vittorie consecutive colte in una settimana riscattano, quindi, la balbettante partenza ad handicap delle prime quattro giornate, culminata con la disastrosa, ma forse salutare, batosta di Mantova che aveva relegato i grifoni, con solo quattro punti, appena una lunghezza sopra la zona playout.

E anche grazie ai risultati delle altre, tra tutti il pari casalingo della Triestina, damigella d’onore prima della gara, con la Virtus Vecomp Verona e la vittoria del Padova sulla capolista Sud Tirol, agganciata in vetta proprio dalla formazione patavina, la classifica si è accorciata.

Dietro Padova e Sud Tirol, capoliste a quota quattordici si è infatti formato, come accennato, un gruppone di cinque squadre inseguitrici a quota tredici, formato da Modena, Feralpi Salò, Carpi, Perugia e Triestina, rigidamente nell’ordine di classifica determinato dalla differenza reti.

E come si può notare in queste sette squadre ci sono tutte e tre le favorite della vigilia, Padova, Perugia e Triestina e tutte le cosiddette outsider di lusso come il Sud Tirol, il Carpi, la Feralpi Salò e il Modena.

Tra quest’ultime manca solo la Sambenedettese, ferma a quota undici dopo la sconfitta interna col Modena.

Per le posizioni di vertice, in pratica, il campionato ricomincia domenica prossima quando, dopo i primi agevoli sette turni di campionato nei quali i grifoni hanno incontrato tutte formazioni della parte medio-bassa della graduatoria (fa eccezione il Mantova, che con dodici punti è ora a ridosso del gruppo delle terze ma dal quale ha rimediato un sonoro cinque a uno) il Perugia sarà di scena a Modena nella prima gara del ciclo terribile in programma nel mese di Novembre, che proseguirà con la seconda trasferta consecutiva, a San Benedetto, con la gara del “Curi” contro il Padova, con le trasferte di Carpi e di Bolzano contro il Sud Tirol, intervallate dal derby casalingo col Gubbio.

Un mese di Novembre veramente impegnativo quello che attende il Perugia, tenuto a confermare contro avversari più forti i progressi di questa trionfale settimana.

Dopo la trasferta di fine Novembre nel rinnovato stadio “Druso” di Bolzano, che riaprirà i battenti domenica prossima in occasione della gara Sud Tirol-Sambenedettese (finora gli altoatesini disputavano le loro gare casalinghe al “Turina” di Salò), che chiuderà il ciclo potremo valutare a pieno se il Perugia potrà o meno ambire a quel primo posto finale che è l’unico obiettivo che società e tifosi si sono prefissati.

La gara di ieri contro la Vis Pesaro, tre punti pesantissimi a parte, non è stata di certo esaltante, con i grifoni protagonisti di un primo tempo opaco, giocato sottoritmo, senza riuscire mai ad impensierire il portiere ospite Bastianello, promosso titolare da mister Galderisi dopo le esternazioni del titolare Puggioni nei suoi confronti.

Qualcosina di meglio nella ripresa, illuminata dai due lampi delle splendide azioni dei gol, tutta di prima quella conclusa in rete dal redivivo Murano, chiusa con un fantastico tiro da fuori da Dragomir quella caparbiamente portata avanti da Bianchimano che ha regalato il successo al Perugia a soli sei minuti dal termine.

In mezzo c’è stato l’errore di Fulignati e Rosi che ha determinato il momentaneo pareggio della Vis Pesaro nell’unico concreto pericolo creato dalla formazione di mister Galderisi, con il portiere rimasto colpevolmente tra i pali quando la punizione di De Feo era spiovuta dentro la sua area piccola e su quelle palle il portiere ha l’obbligo di uscire, in presa o di pugno, con Rosi fattosi colpevolmente anticipare di testa dal più basso Stramaccioni, tra l’altro un ex “Primavera” del Perugia, nativo di Assisi.

Ma come detto per la vittoria di Legnago, la Serie C è questa e l’importante è che certe partite sporche vengano vinte.

Certo la manovra e la prestazione dei singoli devono lievitare perchè d’ora in poi aumenterà il valore degli avversari ma il bravo mister Caserta questo lo sa bene.

In questo senso una buona notizia arriva da Dragomir, il migliore in campo contro la Vis Pesaro, autore di una prestazione sopra le righe, fantastico gol a parte, con Bianchimano che, nei minuti che ha giocato si è sicuramente fatto preferire a Murano che, invece, gol a parte, ancora una volta si è visto poco.

Adesso, dopo la gara di Coppa Italia di Brescia di mercoledì, sempre che si giochi visto il caso di positività di un giocatore delle rondinelle che ieri sera ha determinato il rinvio della gara di campionato con la Cremonese, si va a Modena nel primo confronto diretto, contro un avversario che vanta, con soli quattro gol subiti, la migliore difesa del torneo insieme a quelle di Padova e Sud Tirol e che in casa ne ha finora subito solo uno in tre gare nelle quali, invece, ha messo a segno ben sei rete, due di media a partita.

Ci vorrà veramente il miglior Perugia per uscire dal “Braglia” con un risultato positivo, magari con i tre punti.

Danilo Tedeschini