Il Grifo è forte, le regole un po’ meno

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Il Grifo è forte, le regole un po' meno. I biancorossi sono ormai una realtà che tutti rispettano. Poca chiarezza sulla questione debitoria del Palermo

Il Grifo è forte, le regole un po’ meno. I biancorossi sono ormai una realtà che tutti rispettano. Poca chiarezza sulla questione debitoria del Palermo

 

Da tempi insospettabili avevo già dimostrato fiducia in questo Gruppo.

Anche dopo prove scialbe ed insufficienti, quando tanti lamentavano l’assenza in quel ruolo o in quell’altro.

O l’inadeguatezza di Nesta.

Come avevo sostenuto (addirittura) per Bisoli e per tutti quelli che l’hanno seguito sulla panchina biancorossa, è giusto valutare il curriculum, ma – alla fine – ciò che unicamente vale sono i responsi del rettangolo verde.

E tali responsi ci consegnano un Grifo saldamente all’interno della zona play off, a soli 5 punti dalla promozione diretta.

OK, siamo tutti d’accordo che la classifica non va guardata…o quantomeno non va guardata ora.

Ma così è (se vi pare).

Un Grifo agganciato a 21 punti al Benevento e Brescia, in attesa che entrambe giochino terminando la 15ma giornata.

Ma soprattutto un Grifo volitivo che entra in campo ed impone il proprio gioco al Curi, come in trasferta.

E soprattutto in Salento, in casa di quel Lecce lanciatissimo verso nelle zone alte della classifica.

Cerchiamo, però, di capirci bene.

Come successo altre volte, se prima della partita ci avessero proposto un pareggio – anche sull’esperienza di Verona, Salerno, Benevento, ecc. – avremmo firmato col sangue.

Ma anche oggi – come dopo Verona, Salerno e Benevento – il pareggio ci va strettissimo.

Almeno da Lecce, però, abbiamo riportato alcune importanti indicazioni.

Innanzitutto un preziosissimo punto: potevano essere 3, ma anche 1 in trasferta va benissimo.

In secondo luogo che questo Grifo, oltre ad essere forte è anche una squadra intelligente.

Visto che nonostante l’assedio della porta salentina, i numerosissimi tiri in porta (a beneficio degli appassionati delle statistiche, sempre attenti…), tra un po’ d’imprecisione, tantissima sfortuna ed un Vigorito in stato di grazia, non si riusciva a passare.

Allora l’intelligenza è stata non continuare ad attaccare a testa bassa – come sono sicuro avremmo fatto se fossimo stati in svantaggio – ma fermarsi e pensare a portare a casa un comunque sia prezioso punto esterno, non rischiando pericolose ripartenze salentine.

In terzo luogo mi pare per la prima volta dall’inizio del torneo (ma sono sicuro che gli attenti amanti delle statistiche mi correggeranno se sbaglio) non abbiamo preso gol.

E non abbiamo preso gol contro il secondo attacco della Lega B, a casa loro.

Beh, potranno sostenere i più disattenti: che merito è non prendere gol per la prima volta?

Eh! Innanzitutto è un merito, perché per ben 14 giornate (13 al netto del riposo, per gli amanti delle statistiche) anche vincendo, abbiamo sempre preso gol.

Poi è un gran merito, dato che tante delle difficoltà di questa prima parte di torneo sono venute da errori e “amnesie” difensive, che vanificavano ciò che di buono facevamo da centrocampo in su.

Ed invece sabato, davanti ad un Lecce in gran forma – che sta esprimendo forse il (secondo) miglior calcio della B, lanciatissima verso la A – la nostra difesa è stata attentissima, senza sbavature.

Tant’è che i salentini – tranne un palo – non sono stati mai veramente pericolosi.

Ed anche qui aveva ragione il “Maggico” Nesta, quando diceva che questi ragazzi avevano necessità di tempo, di giocare insieme con continuità.

I risultati si stanno vedendo.

Magari qualcuno dirà che anche il Lecce non è un gran che, ma la classifica non mente mai.

E leggendo i commenti su questa prima metà della 15ma giornata, ormai il Grifo non è più l’oggetto misterioso, ma una realtà temuta da tutti.

Sarà ormai difficile sorprendere qualcuno.

Oggi non voglio parlare dei singoli, perché – come tifoso, non come tecnico – mi sento di dare un bel 8 a tutti, con un 9 a Nesta.

Voglio solo sottolineare che vedere il redivivo Han in campo, tirato fisicamente e reattivo è stata un’ulteriore iniezione di fiducia, dato che è quanto mai evidente che sia Vido, sia Melchiorri cominciano ad aver necessità di riposo.

Parlando di forza, quelle che non sono “forti” o meglio all’altezza di un campionato professionistico sono ancora una volta le regole (ovvero chi le deve applicare).

Dopo lo scempio appena concluso di B a 19 squadre, ripescaggi, ricorsi, ecc. ecc. vediamo l’attuale capolista Palermo, prima in classifica incontrastata, che viene ceduta “in corsa” per la somma simbolica di 10 euro.

Ciò significa che l’acquirente si accolla tutti i debiti della Società, sicuramente ammontanti a qualche milione di euro e di gran lunga eccedenti il valore della compagine.

Appare, però, quanto mai difficile che il Club rosanero abbia accumulato tutti questi debiti negli ultimi 3 mesi, dall’inizio del torneo.

Sicuramente questa situazione debitoria è più datata e risale, quantomeno alla stagione scorsa, se non prima.

Ed – allora ci si domanda – com’è possibile che sia stato permesso al Palermo l’iscrizione al torneo, con il rischio di falsare lo stesso torneo.

Com’è possibile che a chiacchiere vi sia controllo pressante, “fair play” finanziario, fideiussioni, ecc. ecc. e poi si permette l’iscrizione al campionato da una squadra – prima in classifica, oltretutto –  che viene venduta per 10 euro??

Lo chiede chi è stato fatto fallire SENZA ALCUNA PIETÀ per ben due volte, ripartendo dai dilettanti per due volte.

Attendiamo risposta.

Avv. Gian Luca Laurenzi