Il Grifo scivola su una buccia di banana, ma nulla è compromesso

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Il Grifo scivola su una buccia di banana, ma nulla è compromesso. Fulignati e alcune scelte di Caserta rivedibili, ma una giornata storta ci sta. Ora sotto col Padova

Il Grifo scivola su una buccia di banana, ma nulla è compromesso. Fulignati e alcune scelte di Caserta rivedibili, ma una giornata storta ci sta. Ora sotto col Padova

 

Si può passare da una gioiosa meraviglia ad un fastidiosissimo stupore nel giro di settantadue ore?

Ci è riuscito il Perugia che, dopo aver disintegrato sabato scorso una forte rivale come il Modena, è scivolato sulla buccia di banana Sambenedettese, squadra più forte di quanto dica l’attuale classifica ma arrivata al “Curi” in crisi di risultati e in preda al nervosismo, visto che si vocifera addirittura di rischio penalizzazione in classifica per presunti mancati pagamenti.

E l’1-1 finale finisce per frenare la bella rincorsa dei grifoni che, con un successo, sarebbero balzati in testa alla classifica appaiati al Padova, addirittura con una gara in meno dei biancoscudati, proprio alla vigilia del big-match dell’“Euganeo” di domenica prossima.

Big-match che ha pesato molto sulla gara odierna e sul suo risultato finale risultato, sia sul piano della formazione mandata in campo, con Caserta che attuava un largo turnover lasciando inizialmente in panchina ben quattro interpreti della bella prestazione contro i canarini, Melchiorri, Cancellotti, Sgarbi e Burrai, sia sulle teste dei giocatori, apparsi poco lucidi rispetto al solito, perchè, più o meno consapevolmente, col pensiero rivolto alla sfida con la squadra di mister Mandorlini, pensando, a torto, che con la Samb, comunque, si sarebbe vinto.

E invece i rossoblù si sono rivelati un avversario scorbutico, con un centrocampo coperto, impegnato a proteggere il reparto arretrato, insomma il solito muro delle squadre ben organizzate difensivisticamente, quelle che il Perugia, anche con il nuovo modulo, come successo a Fano e, se vogliamo anche a Pesaro, dove, comunque si era vinto, soffre particolarmente.

I grifoni, per la verità, il muro lo avevano anche superato, grazie al colpo di testa di Murano alla mezzora, che approfittava del colpevole “esco, non esco” del giovane terzo portiere della Samb, Fusco, impeccabile per il resto della gara.

Ma il vantaggio, purtroppo, è durato pochissimo perchè anche in quest’occasione, un portiere, stavolta Fulignati, non è stato esente da responsabilità sulla bella punizione, ma tutt’altro che irresistibile, calciata da Lombardo.

Dopo l’intervallo Caserta buttava nella mischia Melchiorri, che tirava sul portiere il possibile gol della vittoria, escludendo però Falzerano, uno dei migliori nella prima frazione mentre a metà ripresa sostituiva Elia, alle prese con i crampi, con Bianchimano e Murano con l’evanescente Vano.

Ma l’idea delle due torri davanti si rivelava sbagliata perchè il Perugia, che è bravo quando gioca velocemente palla a terra, si intestardiva a lanciare lunghi traversoni da dietro o dalla trequarti per i due nuovi attaccanti, quasi sempre preda dei difensori avversari, snaturando le sue caratteristiche.

Sarebbe forse servito di più alla causa l’inserimento di Minesso, invece dell’ancora una volta deludente Vano e di Kouan a centrocampo al posto di un Sounas poco incisivo.

E soprattutto, non andava tolto Falzerano ma, evidentemente anche Caserta è incappato nella sindrome della gara dell’ “Euganeo”, anche se ad onor del vero, ha dovuto subito “sciupare” due cambi a causa degli infortuni di Negro e Rosi, sostituiti dal rientrante Monaco e da Cancellotti.

Peccato, perchè l’occasione era ghiotta e, dopo le tante belle cose ammirate col Modena, si pensava che il Grifo potesse cogliere la sesta vittoria consecutiva e presentarsi a Padova col morale a mille e una classifica ancora più bella (il Padova, tra l’altro giocherà stasera un gara non facile a Verona).

Ma come abbiamo accennato la partita con la Samb ha riproposto il vero problema di questa rosa, la mancanza di un punta d’area forte, in grado di risolvere determinate partite ed in tal senso, non lo diciamo oggi ma lo scrivemmo subito a Gennaio, non riusciamo a capire l’ingaggio di Vano, un attaccante che non segna.

Comunque, una giornata storta può capitare, al di là dei problemi della rosa, degli errori del tecnico e dei giocatori, e alla fine possiamo dire che ci è andata anche bene perchè se nel finale Angiulli avesse segnato il rigore in movimento invece di spedirlo alle stelle, sarebbe arrivata una sanguinosa sconfitta.

Adesso sì, sotto col Padova.

All ”Euganeo” ci sarà in palio una buona fetta della promozione diretta e siamo convinti che con la formazione giusta, il Perugia, sul piano del gioco superiore alla formazione di Mandorlini, a sua volta più forte come valore dei singoli, ce la possa fare a tornare a casa con un risultato positivo.

Un’eventuale vittoria del Grifo, se accompagnata, magari, da un mancato successo del Padova, stasera a Verona, porterebbe le due squadre a pari punti, con il Grifo in vantaggio negli scontri diretti ma, alla luce delle due gare da recuperare, anche un pari non sarebbe da buttar via, sempre che il Padova non faccia bottino pieno contro la Virtus Vecomp.

Una malaugurata sconfitta, invece, specie se il Padova dovesse vincere anche stasera, farebbe scivolare i grifoni ad otto punti e, anche se con due gare da recuperare, la situazione diventerebbe, a quel punto, molto più complicata.

Per cui, mai come in quest’occasione: forza ragazzi!

Danilo Tedeschini