Il Paradiso è di Stroppa, Gattuso in confusione

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Il Monza espugna Cittadella in nove uomini, un Como in flessione perde in casa con la Spal

 

Paradiso

10 – Giovanni Stroppa

Fantastico Giovannino Stroppa. Il tecnico del Monza, in doppia inferiorità numerica, toglie solo una punta per un difensore, lasciando in campo Mota Carvalho prima di sostituirlo, ma con l’altra punta  Mancuso. Non contento toglie un centrocampista offensivo, Valoti, per una seconda punta Ciurria, che gli regala l’immensa soddisfazione dell’insperato gol della vittoria in pieno recupero in nove, che rilancia il Monza al quinto posto a quota quarantotto, anche approfittando del rinvio di Cosenza-Benevento per il focolaio Covid dei sanniti, 10 giocatori positivi. Il coraggio è premiante!

9 – Cremonese e Spal

Grazie ad un delizioso tocco di Di Carmine a tre minuti dal termine la Cremonese fa suo il derby di altissima quota contro il Brescia, in uno “Zini” colmo di oltre 9.000 spettatori. Una vittoria in rimonta, con la rete del vantaggio bresciano di Cistana, subito pareggiata nel primo tempo da una splendida giocata  di Gaetano. Cremonese in vetta con il Lecce a quota cinquantatré ma secondo, dietro ai salentini, per la peggiore differenza reti.

Prima vittoria esterna per mister Roberto Venturato, con la sua Spal che, con un gol per tempo, di Vido nel primo e di Melchiorri nella ripresa, fa suo il match del “Sinigaglia” contro il Como. Spal che, pur rimanendo sestultima, sale a quota trentuno e riporta a sei lunghezze il vantaggio sulla zona bollente.

8 – Pisa

Come da pronostico il Pisa passa al ”Teghil” di Lignano Sabbiadoro, superando uno a zero il modesto ma combattivo Pordenone. A decidere la gara la rete di Ernesto Torregrossa nel primo tempo. Pisa che sale al terzo posto con i suoi cinquantadue punti.

7 – Vicenza

Vittoria importantissima del Vicenza che, al “Menti”, domina la Ternana nel primo tempo, concluso tre a zero per i lanieri e controlla la blanda reazione rossoverde che partorisce solo il gol della bandiera. Con i tre fondamentali punti conquistati la formazione di mister Brocchi avvicina a due sole lunghezze il playout, anche se il Cosenza, quartultimo, ha una gara in meno

Purgatorio         

6 – Reggina, Perugia, Alessandria, Frosinone  

La Reggina interrompe la miniserie di vittorie consecutive ma torna, comunque, con un buon punto dall’insidiosa trasferta di Parma. Alla rete di Brunetta nella prima frazione di gioco risponde quella del subentrato Lombardi nella ripresa. Reggina, sempre undicesima, ma adesso a quota trentanove.

Il Perugia sfiora l’impresa nella gara del “Curi” contro la capolista Lecce. In inferiorità numerica per l’ennesima espulsione di Kouan, il Grifo disputa una ripresa scoppiettante con Alvini che, a differenza di Brescia, dove, anche lì in dieci ma in vantaggio, aveva tolto tutte le punte finendo per perdere la gara, lascia in campo sia Olivieri che De Luca e passa in vantaggio proprio con l’ex leccese, prima dell’immeritato uno a uno su rigore di Coda al novantesimo. Perugia nono, ma fuori dalla zona nobile, grazie alla migliore differenza reti sul Cittadella, che condivide quota quarantadue con i grifoni.

Pisseri para un rigore decisivo nella ripresa e salva l’Alessandria, che esce con un prezioso zero a zero dallo scontro diretto dello “Scida” contro il Crotone. I grigi, però, nonostante il punto, vedono allontanarsi a sei lunghezze la salvezza diretta e, soprattutto, con il loro quintultimo posto a quota venticinque, adesso hanno solo quattro lunghezze di vantaggio sulla zona retrocessione diretta.

Una rete di Boloca nel finale salva il Frosinone dalla sconfitta nello scontro diretto di Ascoli. L’uno a uno finale consente alla formazione di mister Grosso di rimanere al settimo posto con quarantacinque punti, evitando il sorpasso proprio della squadra marchigiana.

5 – Parma, Lecce, Crotone, Ascoli

Il buon Parma della prima frazione , terminata avanti uno a zero, si smarrisce nella ripresa facendosi raggiungere dalla Reggina al “Tardini”. Il pari frena definitivamente le ambizioni di preliminare, distante nove lunghezze dai soli trentaquattro punti della formazione di mister Iachini, tredicesima per la migliore differenza reti sulla coinquilina Ternana.

Brutta prestazione del Lecce, in superiorità numerica per oltre un tempo al “Curi”, dove è stato supportato da ben mille tifosi al seguito, che si salva dalla sconfitta contro il Perugia solo al novantesimo, grazie ad un rigore trasformato da Coda. La squadra di mister Baroni, irriconoscibile, salva, con il rigore segnato, anche il primato in classifica.

Niente da fare per il Crotone, che non riesce a vincere il fondamentale scontro diretto casalingo contro l’Alessandria. Gli squali, sbagliano con Maric a metà ripresa anche il rigore del possibile uno a zero. La squadra di mister Modesto rimane desolatamente penultima a quota sedici, con ben sette lunghezze di ritardo e una gara in più rispetto alla quartultima.

L’Ascoli, in vantaggio uno a zero grazie alla solita magia di Bidaoui, si fa raggiungere dal Frosinone ad otto minuti dalla fine della gara del “Del Duca” e perde la ghiotta occasione di scavalcare i rivali ciociari in classifica. Comunque la squadra di mister Sottil torna in zona preliminare con il suo ottavo posto a quota quarantadue.

Inferno

4 – Brescia   

Si ferma ad undici gare la lunga serie positiva del Brescia, che perde nel finale, due a uno, l’attesissimo derby dello “Zini”, subendo la rimonta della Cremonese. Rondinelle che scivolano, così, al quarto posto con i loro cinquantuno punti.

3 – Ternana

Pessima figura della Ternana sul campo del Vicenza. Le fere perdono la gara tre a uno ma perdono  soprattutto la faccia, di fronte ad un avversario che viaggia nei bassifondi della classifica. La squadra di mister Lucarelli, deve solo ringraziare la bassa media punti che occorre quest’anno per pervenire alla salvezza, probabilmente un punto a partita o poco più, altrimenti sarebbero stati guai.

2 – Pordenone

Settima sconfitta consecutiva per il Pordenone, stavolta per uno a zero in casa col Pisa. Solo un  autentico miracolo, a questo punto, potrebbe evitare la retrocessione ai ramarri, ormai in caduta libera, alla luce del loro solitario ultimo posto a quota dodici.

1 – Cittadella

“Harakiri” del Cittadella che, dopo aver tentato invano, in doppia superiorità numerica, di perforare il muro del Monza, ridotto in nove per oltre mezzora dopo le espulsioni di Carlos Augusto e Donati, subisce inopinatamente in pieno recupero il gol del due a uno monzese di Ciurria, bravo ad approfittare di un sanguinoso svarione difensivo in uscita del terzino Donnarumma.

0 – Giacomo Gattuso 

Il Como perde meritatamente due a zero la gara del “Sinigaglia” contro la Spal. La squadra di mister Giacomo Gattuso nelle ultime quattro gare ha racimolato soltanto due pareggi, oltre a due sconfitte, subendo ben nove reti e segnandone solo due. Mister Gattuso sembra andato un po’ in confusione, soprattutto dopo l’infortunio di Cerri, ne avrà fino ad Aprile, perno dell’attacco lariano. Como che rimane al dodicesimo posto, sempre con trentasei punti, ma ormai lontano dalle posizioni che contano. Involuzione lariana!

Dan.Te.