15 Gennaio, la bancarella del mercato del Grifo è ancora vuota!

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foto: repubblica.torino.it

15 Gennaio, la bancarella del mercato del Grifo è ancora vuota! Al giro di boa del mercato di riparazione tutte si sono mosse con l’Empoli a fare la parte del leone mentre il Grifo, che ne aveva più bisogno, è ancora fermo al palo

 

Sta per finire anche questo 15 Gennaio 2020 e siamo praticamente arrivati al giro di boa del mercato di riparazione. Molte squadre di Serie B hanno sfruttato questa prima metà del mercato di riparazione per cominciare a rinforzare subito l’organico in vista della ripresa del Campionato di B che ricomincerà dopodomani, venerdì 17 Gennaio, con l’anticipo di lusso dello “Stirpe” tra Frosinone e Pordenone.

Spicca soprattutto quanto fatto dall’Empoli che, dopo un grande inizio di campionato è entrato in crisi, terminando il girone d’andata a ben quattro punti dalla zona playoff. Ebbene, la società del Presidente Corsi e del D.s Accardi ha già messo a disposizione del tecnico Robero Muzzi, subentrato da quasi due mesi a Cristian Bucchi, ben sei nuovi giocatori, il centravanti La Mantia, fino ad ora il “colpo” assoluto del mercato di riparazione della B, arrivato da Lecce insieme al difensore di fascia Fiamozzi, gli esterni d’attacco Ciciretti, dal Napoli e Tutino, ex Cosenza, dal Verona, e il difensore centrale Sierralta dal Parma, appetito anche dal Perugia, oltre al giovane esterno difensivo Pinna del Cagliari. Non è detto che tutto questo possa garantire all’Empoli un posto nei playoff ma la volontà della società toscana di non lasciare nulla d’intentato è evidente.

Da una squadra che deve rimontare ad un’altra favorita della vigilia attualmente in ritardo, il Frosinone, settimo a pari punti col Perugia. Stirpe ha già piazzato due acquisti mirati, secondo le necessità dettate dal tecnico Nesta, l’esterno sinistro D’Elia, proveniente dall’Ascoli e il forte centrocampista col vizio del gol Tabanelli, proveniente dal Lecce.

L’Entella, a sorpresa quarta forza del torneo al giro di boa, ha preso dal Sassuolo il centrocampista Mazzitelli mentre perfino il Benevento, la squadra che meno aveva bisogno di nuovi acquisti, alla luce del vantaggio di ben quindici punti sulla terza, il Crotone, ha ulteriormente rafforzato il proprio organico addirittura con l’arrivo dalla Spal di Moncini, capocannoniere del girone di ritorno della B dello scorso anno quando, arrivato a Gennaio al Cittadella, mise a segno ben dodici gol senza rigori in diciassette presenze.

Il Pordenone, attuale secondo con ben sette punti di vantaggio sui grifoni, ha portato alla corte di Tesser la punta Bocalon in uno scambio con Monachello, approdato in Laguna mentre il Cittadella, quinto, nel solco della sua politica, ha acquisito le prestazioni della punta Stanco dalla Feralpi Salò, un ritorno dopo alcuni anni per l’attaccante mentre l’Ascoli, sesto ha preso il giovane centrocampista portoghese Pinto dal Benfica, l’esterno destro Covic dall’Herta Berlino e il trequartista Morosini dal Brescia, mentre ha ceduto D’Elia al Frosinone.

Sono invece ancora fermi al palo il Crotone e il Perugia, ma se i calabresi, forti del loro terzo posto in classifica a tre lunghezze dalla Serie A diretta e a più quattro sul Perugia, possono anche permettersi di attendere la seconda parte del mercato per rinforzarsi, chi, invece, non poteva permettersi di restare con la propria bancarella del mercato vuota è proprio il Perugia, attualmente ottavo o nono, a seconda del risultato del recupero tra Spezia e Cremonese.

Ed invece il nuovo tecnico Serse Cosmi sarà costretto a fare i salti mortali per allestire la difesa che sabato dovrà affrontare il Chievo a Verona, falcidiata com’è dalle assenze di Rosi e Gyomber per squalifica e degli infortunati Di Chiara e Angella.

Sarebbe stato lecito attendersi l’arrivo di almeno un difensore forte ed invece, quando mancano meno di settanta ore all’inizio del match, non è arrivato nessuno dopo la querelle Rajkovic, corteggiato per oltre un mese, arrivato perfino a Perugia per fare le visite mediche e andatosene quasi subito al mattino successivo calando un sanguinoso due di picche.

La partita di Verona riveste un’importanza vitale perchè una vittoria, oltre a dare una corposa iniezione di fiducia all’ambiente e di autostima per il gruppo, permetterebbe di ricominciare a guadagnare punti su chi ci precede mentre anche un pareggio, non vogliamo proprio prendere in considerazione l’ipotesi di una sconfitta di Serse all’esordio in campionato, rischierebbe di far aumentare il gap con alcune concorrenti dirette o, al massimo, di lasciare il distacco inalterato con una giornata in meno da giocare. Ma con Mazzocchi, Rodin, Sgarbi, Falasco e Nzita sulla linea difensiva in fase di non possesso che Dio ce la mandi buona.

Il Perugia, non è una novità da quando c’è Santopadre come Presidente, ha spesso aspettato gli ultimi giorni per completare la campagna di rafforzamento di Gennaio ma, a metà mese, se prendiamo a paragone quella dell’anno scorso, erano già arrivati Sadiq e Falzerano.

Perchè proprio quest’anno, quando c’era una necessità impellente vista la grande emergenza difensiva, si è rimasti colpevolmente all’asciutto?

Mentre stiamo scrivendo si parla di un imminente arrivo del semisconosciuto rumeno Benzar, solo tre presenze col Lecce quest’anno e di un interessamento per lo stagionato trentaseienne Gastaldello ma, sicuramente, se una di queste trattative andasse in porto, il centrale non sarebbe di certo in campo al “Bentegodi”.

E se alla fine del campionato dovessero mancare due punti per raggiungere una migliore posizione in classifica ci sarebbe veramente da mordersi i gomiti rimpiangendo la vittoria mancata di Verona col Chievo a causa del mancato arrivo tempestivo dei rinforzi di mercato.

Danilo Tedeschini