A Chiavari un’altra stazione della “via crucis” del Perugia

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Mancano poco meno di quattro settimane al Venerdì Santo, giorno in cui si ricorda la Via Crucis di Gesù Cristo, ma il suo calvario il Perugia continua a percorrerlo ormai da  due mesi e mezzo, dall’ultima vittoria, quella abbastanza fortunosa di Vercelli, era l’antivigilia di Natale. E ieri contro l’Entella la “via crucis” del Perugia si è arricchita di un’altra stazione, con la sconfitta rimediata sul sintetico di Chiavari, sconfitta che aggrava in maniera allarmante, come sapientemente descritto in un altro articolo del nostro giornale, la posizione dei grifoni che, nella particolare classifica dell’anno solare duemilasedici, navigano all’ULTIMO posto con soli quattro punti conquistati in otto gare, una addirittura in più di tutte le avversarie, ad eccezione del Vicenza, con la quale si giocò il recupero casalingo perso a Gennaio, frutto di una sola vittoria, un solo pareggio e ben sei sconfitte. Bisogna onestamente dire che in riva al mar Ligure il Perugia avrebbe meritato quel pareggio faticosamente raggiunto a pochi giri di lancette dal termine e subito vanificato dall’ennesima scelleratezza di Prcic nel recupero, ma non possiamo  non calcare la mano sul grossolano errore di Bisoli, inventatosi un disastroso Milos terzino sinistro nel quattro-tre-tre iniziale che ha costretto i grifoni ad una partenza ad handicap, con venti minuti iniziali da incubo, durante i quali la fascia sinistra biancorossa pareva, quella sì, un’autostrada per i giocatori liguri, capaci di creare due nitide palle gol, per fortuna sprecate dall’ex Di Carmine, oltre alla rete subita di testa, a difesa schierata su palla inattiva, dal giocatore più basso dell’Entella. Quando Bisoli si accorgeva dell’errore fatto, spostando Milos in avanti e arretrando Spinazzola sulla linea dei terzini le cose miglioravano ma ormai il Perugia era sotto di un gol. Nella ripresa sono poi emerse le solite difficoltà di finalizzazione, con un Grifo padrone del campo ma, come sempre, senza idee negli ultimi venti metri e che si rendeva pericoloso solo con sporadici tiri dalla distanza. E proprio su uno di questi, a due minuti dalla fine, arrivava il pareggio di Prcic che annullava il tutto, qualche minuto dopo, con un’inutile entrata da dietro (come quella di Cesena che gli costò l’espulsione) con l’avversario spalle alla porta e defilato quasi fuori dall’area, provocando il decisivo rigore. Rimarcato che l’inutile gol di Prcic è in assoluto il primo segnato da un centrocampista biancorosso in ventotto gare, un  altro neo di questa rosa in questo tribolatissimo anno, è fuori discussione che, con i soli quattro punti di vantaggio sulla quintultima, frutto del pessimo “score” di questo 2016, susseguente ad un girone d’andata altalenante e lontano dagli obiettivi sbandierati dalla società dopo l’inutile e dannosa rivoluzione estiva, stia pericolosamente lampeggiando la spia rossa dell’allarme. Si attenderebbero dei provvedimenti drastici da parte della società che, al contrario, a parte i soliti sterili proclami, rimane pericolosamente immobile nelle proprie posizioni di partenza dopo aver respinto le dimissioni del tecnico nella scorsa settimana e nonostante che la maggioranza dei tifosi, come si evince dai commenti sui vari “social”, non stia più dalla  parte di Bisoli. Ora che l’unico obiettivo rimasto è quello di arrivare a quei quarantotto punti che dovrebbero garantire la salvezza, attualmente la quota sarebbe di quarantasei punti ma da qui alla fine è destinata  probabilmente ad alzarsi, occorrerà viaggiare in questo ultimo terzo di campionato  almeno ad una media di un punto a gara e in quest’ottica saranno determinanti le prossime due gare interne, quella col Latina di martedì e il derby con la Ternana di sabato, proprio le due formazioni che rispettivamente ci seguono di un punto e ci precedono di due in graduatoria. Mettere tanto fieno in cascina in queste due partite sarebbe fondamentale, non solo per la classifica ma anche per l’ambiente, soprattutto nel caso di mancato successo nel derby, anche perché poi nella settimana successiva è in programma, come posticipo del “Monday Night”, la “trasfertina” al “Sant’Elia”, in casa della capolista Cagliari, tutt’altro che una passeggiata di salute,

Danilo Tedeschini