Anche Dan Peterson “promuove” Nesta

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Anche Dan Peterson

Anche Dan Peterson “promuove” Nesta. Il tecnico del Grifo “sa vendere il suo prodotto”. E contro la Salernitana scelte e cambi azzeccatissimi

 

Dan Peterson uno dei più grandi maestri del basket e dello sport, nonché famosissimo personaggio mediatico, soleva affermare: “Il lavoro dell’allenatore è quello di vendere il suo prodotto, il suo stile, convincendo i giocatori a comprare ciò che lui vende, la sua mentalità, le sue indicazioni”.

E mister Alessandro Nesta, valente tecnico del Perugia, sembra proprio esserci riuscito, alla luce della grande prestazione offerta contro la Salernitana dalla sua squadra nel pomeriggio perfetto del “Curi”, prestazione che supera, nel gioco e nell’intensità, quella già importante sciorinata solo quattro giorni prima al “Penzo” di Venezia e terminata con il quasi identico risultato di ieri, tre a uno, ma ottenuta stavolta di fronte ad un avversario molto più importante, la Salernitana, completamente annullato dalla grande partita di un gruppo che Alessandro Nesta sembra aver plasmato a sua immagine e somiglianza.

Una squadra propositiva, che cerca la vittoria col gioco, prerogativa che il tecnico romano ha cercato di inculcare fin dall’inizio, ma ieri, finalmente, anche determinata e agonisticamente cattiva, capace di tenere sotto scaccco con le buone e con le cattive, appunto, l’ostico rivale, come testimoniano le due ammonizioni nei primi dieci minuti per gioco scorretto.

Determinazione dimostrata anche nel momento più difficile della gara, quando Sadiq, autore fino a quel momento di una buonissima prestazione, impreziosita da una “sassata” vincente alla Batistuta, da posizione molto decentrata, di pregevole fattura, prendeva puerilmente in due minuti altrettanti cartellini gialli per due interventi fallosi inutili ed evitabilissimi, lasciando i compagni in inferiorità numerica, sul vantaggio minimo, quando mancava ancora tantissimo alla fine.

Ma la squadra, trascinata da un Falzerano straordinario, onnipresente sia nelle ripartenze che in fase di ripiego, continuava a fare gruppo, limitando ai minimi termini i tentativi della formazione campana.

La “perla” di Nesta arrivava poi a metà ripresa quando decideva di far uscire uno stanco Melchiorri sostituendolo con Han.

La maggior parte degli allenatori, soprattutto quelli con la vecchia mentalità sparagnina, con la propria squadra avanti di una sola rete e con un uomo in meno, avrebbero certamente provato a rinforzare il centrocampo, inserendo un giocatore di contenimento.

Invece il tecnico dei grifoni faceva entrare una punta rapida, in grado sia di sfruttare con la sua velocità gli spazi eventualmente lasciati dagli avversari nel tentativo di pareggiare, sia di limitarne la pressione, essendo preoccupati di prestare il fianco alle rapide ripartenze di Han.

E la coraggiosa mossa di mister Nesta veniva ripagata con la terza rete dei grifoni, quella che metteva in cassaforte la meritata vittoria, realizzata proprio dal nordcoreano non su una ripartenza, ma sfruttando sapientemente l’occasione da palla inattiva.

Una vittoria bella e importante che porta la firma del gruppo plasmato da Nesta a sua immagine e somiglianza, un tecnico che ha saputo fare di necessità virtù anche del mercato di Gennaio, sapendo aspettare e inserire al momento giusto due buoni giocatori per la categoria come Falzerano e Rosi, un giovane rivelatosi determinante in queste due partite come Carraro e continuando a dare fiducia a Sadiq che in molti, compreso il sottoscritto, avrebbero voluto relegare in panchina dopo le prime deludenti prestazioni e il brutto episodio del rigore voluto tirare per forza e poi sbagliato contro il Palermo.

Ma, soprattutto, inventandosi, dopo i fallimenti di Felicioli e Falasco e il mancato arrivo di un terzino sinistro di spessore dal mercato, Mazzocchi contromano sulla sinistra che, episodio del gol campano a parte, è riuscito a limitare moltissimo dalla sua parte Casasola, l’uomo più pericoloso della Salernitana.

Un allenatore che ha saputo col tempo smentire chi, come chi vi scrive, era apparso scettico sulla sua riconferma dopo la cocente eliminazione nel preliminare di Venezia e che meriterebbe al più presto il prolungamento del contratto, onde evitare, facendoselo scappare a Giugno, di dover ricominciare come ogni stagione con l’ennesimo nuovo progetto.

Un bellissimo pomeriggio in tutti i sensi, quello di ieri, dove anche la Curva Nord è stata protagonista con una stupenda coreografia e con un tifo incessante, trascinata dalla grande prestazione della squadra di Nesta, anche se i presenti di fede perugina, settemilasettecentotrentasei, togliendo gli ottocentoventi salernitani, pur leggermenti cresciuti, rimangono ancora troppo pochi.

Un pomeriggio che ci auguriamo non possa e non debba rimanere isolato, a cominciare dalla serata di venerdì quando al “Curi” scenderà il blasonato Verona, quinto in classifica, che precede di quattro lunghezze i grifoni, adesso saliti al settimo posto.

Una vittoria contro gli scaligeri proietterebbe la squadra di Nesta a ridosso di quelle posizioni meno penalizzanti della griglia playoff, la quinta e la sesta, che permetterebbero di affrontare il preliminare in una posizione certamente più vantaggiosa.

Danilo Tedeschini