Anche il Grifo si è iscritto alla ‘corsa del gambero’

1071
Verre:

Anche il Grifo si è iscritto alla ‘corsa del gambero’. Come molte contendenti, la squadra di Nesta marcia lenta verso i playoff. Dopo lo 0-0 con il Cittadella ora deve rincorrere

 

Corsa ai preliminari? A leggere i risultati dell’ultimo turno di serie B sembrerebbe la corsa del gambero e, purtroppo anche il Perugia, ormai da diverse giornate, sembra aver intrapreso questo passo. Nel pomeriggio in cui il Verona, sesto in classifica, cade clamorosamente in casa col Livorno, con l’appendice dell’esonero di Fabio Grosso nel dopo gara (al suo posto ingaggiato Aglietti), il Lecce, primo in classifica, perde sorprendentemente in trasferta contro l’ormai retrocesso Padova, buttando alle ortiche la grande chance della promozione diretta matematica che avrebbe reso molto più facile per lo Spezia, che sopravanzava di una lunghezza i grifoni al settimo posto, la trasferta nel Salento all’ultima giornata, il Perugia spreca la grande occasione di poter addirittura agganciare il Verona al sesto posto, non andando oltre lo zero a zero casalingo contro il Cittadella con cui divideva quota quarantasei.

E tra i risultati poco pronosticabili di oggi c’è da aggiungere anche la sconfitta del Benevento, subita in superiorità numerica a Crotone mentre il Carpi, che stava facendo la festa alla lanciatissima Cremonese, subisce la rimonta vincente dei grigiorossi nell’ultimo quarto d’ora. Risultato?

Il Perugia, invece che sesto col Verona, si ritrova sempre fuori dalla griglia, virtualmente al nono posto con il Cittadella ma in realtà addirittura al decimo per la peggior differenza reti nei confronti dei veneti, con la scatenata e lanciatissima Cremonese, che ha recuperato ben dieci punti ai grifoni nelle ultime cinque gare, che scavalca in un colpo solo Perugia e Cittadella, agganciando lo Spezia al settimo posto, anche se i minor gol segnati la relegano al momento all’ottavo.

Lo zero a zero del “Curi” ha evidenziato i soliti difetti strutturali in attacco, calato Verre andare in gol diventa cosa rara, con Sadiq e soprattutto Vido che hanno sprecato tanto e il solito Melchiorri a mezzo servizio per problemi fisici. Meglio, rispetto ad altre volte, è andata la difesa, con un Rosi più ispirato, sue le due conclusioni più efficaci verso la porta di Paleari e con El Yamiq e Sgarbi bravi nel limitare Moncini e Diaw.

Purtroppo, oltre a quella di Verre, in evidente calo fisico nelle ultime giornate, sono risultate opache anche le prove degli altri centrocampisti Falzerano e Bianco, segno che le gambe, comprese quelle di Dragomir, apparso, comunque, come il più determinato del reparto, non girano più come prima e questo, unito alle lacune con cui Nesta si è dovuto disimpegnare per tutto l’anno, spiegano bene questo pareggio casalingo che condanna, al momento, i grifoni ad una classifica deludente.

A due sole giornate dalla fine, infatti, per centrare matematicamente il preliminare occorreranno altrettante vittorie, a Foggia e in casa con la Cremonese, perchè solo quattro punti, terminando la stagione regolare a quota cinquantuno, potrebbero non bastare.

E battere il Foggia allo “Zaccheria” e la lanciatissima Cremonese al “Curi” appare impresa ardua, soprattutto per una squadra come il Perugia che subisce molti gol e non ne segna tanti.

Se ci aggiungiamo poi che i grifoni troveranno a Foggia un clima infuocato con i satanelli, alla spasmodica ricerca di quei tre punti necessari per non retrocedere direttamente, che saranno trascinati dal tifo assordante dei quindicimila dello “Zaccheria e che la Cremonese, oltre a disporre della difesa meno perforata del campionato, sta attraversando uno stato di forma eccezionale, è facile intuire le difficoltà dell’impresa.

Conquistando, invece, solo quattro punti, chiudendo a quota cinquantuno, il Perugia, per arrivare ottavo, dovrebbe necessariamente lasciarsi alle spalle due delle quattro formazioni che al momento la precedono, Cittadella, Spezia, Cremonese e Verona, perchè, arrivando a pari punti, molto difficilmente ce la farebbe, visti gli scontri diretti e le differenze reti negativi pressochè con tutti. Ma allo Spezia, per arrivare a quota cinquantuno, basterebbe vincere in casa sabato con l’ormai praticamente salvo Crotone, alla Cremonese vincere allo “Zini” domenica con il già promosso Brescia, mentre al Verona sarebbero sufficienti due pareggi o, se dovesse perdere sabato a Cittadella, battere il Foggia al “Bentegodi” all’ultima giornata.

Al Cittadella, la squadra messa peggio col Perugia, occorrerebbe, invece, vincere col Verona e pareggiare a Palermo o viceversa. Staremo a vedere quello che succederà anche se rimane forte il rimpianto per la grande occasione buttata al vento ieri non battendo il Cittadella.

Danilo Tedeschini