Bari-Perugia: la macchina del tempo riporta al 2001

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Bari-Perugia: la macchina del tempo riporta al 2001. Con Cosmi l'incredibile rimonta dal 3-0 al 3-4. Precedenti a favore dei galletti, ma il trend sembra essersi invertito

Bari-Perugia: la macchina del tempo riporta al 2001. Con Cosmi l’incredibile rimonta dal 3-0 al 3-4. Precedenti a favore dei galletti, ma il trend sembra essersi invertito

 

3 giornate dalla fine della stagione e 9 punti disponibili, 6 punti da difendere rispetto al Foggia (che diventano 7 se contiamo il vantaggio negli scontri diretti) per poter disputare i play off. S

e lo scorso gennaio, vista la situazione molto preoccupante, parlare di spareggi promozione era quasi follia, in questo momento, considerando lo sviluppo del campionato, non rientrare nelle prime 8 sarebbe veramente un peccato.

Nonostante gli ultimi risultati non esaltanti (6 punti in 5 partite), dovuti a causa di un calo fisico e mentale abbastanza normale dopo una grandissima rimonta, gli uomini di Roberto Breda possono ancora dire la loro e stanno ancora lottando per un obiettivo, molto importante.

Tuttavia, per conquistarsi definitivamente un posto nei play off, Di Carmine e compagni dovranno fare risultato su un campo molto difficile come il “San Nicola” di Bari. Oltre alla difficoltà della gara, i Grifoni dovranno fronteggiare anche una tradizione non poi così favorevole.

Quella di sabato prossimo sarà la 21esima sfida (di cui una in Coppa Italia) tra le due squadre nel capoluogo pugliese e il bilancio pende nettamente dalla parte dei padroni di casa: 11 successi del Bari contro i 5 del Perugia. 4 i pareggi.

ANNI ‘30

10 settembre 1933. A questa data risale la primissima sfida della storia tra Bari e Perugia. Inserite entrambe nel girone B della serie B, le due formazioni si affrontarono alla prima giornata di campionato.

I pugliesi iniziarono subito bene la stagione rifilando un netto 2-0 ai grifoni di Cesare Migliorini. Di Luigi Ferrero e di Alfredo Marchionneschi le reti. Al termine del torneo, le due compagini si piazzarono rispettivamente prima (il Perugia) e terza (il Bari), arrogandosi il diritto di disputare il girone finale per la promozione in serie A (insieme a  Sampierdarenese, Modena, Pro Patria e Vigevanese).

Così, il 13 maggio 1934, si diedero nuovamente battaglia e anche in questa circostanza ad avere la meglio furono i locali: 2-1 (Annibale Frossi (B), Mario Patuzzi(B), Ettore Brossi (P) ). Nessuna delle due società riuscì a conquistare la massima serie, così la sfida venne riproposta anche nel 1934/1935.

Anche in questa occasione, stessa categoria e stesso vincitore: nel capoluogo pugliese terminò 2-0 in favore del Bari, grazie alle reti di Elvio Banchero e ancora di Marchionneschi.  Era il 6 gennaio 1935.

ANNI ’60 – ’70

Dopo quel 2-0 trascorsero 32 anni prima che le due squadre si affrontassero nuovamente. Anche a distanza di tutto questo tempo, il Bari proseguì il suo dominio. Alla 21ma giornata del campionato di serie B 1967/1968, i “Galletti” si imposero con un sonoro 4-1.

Indiscusso uomo dell’incontro Francesco Volpato, autore di una tripletta in appena 8 minuti (dal 55’ al 63’). Di Lucio Mujesan (su rigore) l’ altra rete barese, mentre Amedeo Balistrieri realizzò la rete della “bandiera”.

Successivamente altre due vittorie dei pugliesi, tutte e due tra i cadetti: 2-0 del 1968/1969 (Marcello Tentorio, Marcello Diomedi) e 1-0 del 1970/1971 ( Mario Frara rig.). Nelle ultime tre sfide del decennio, il Grifo invertì il trend, almeno parzialmente.

Nel 1971/1972, precisamente il 4 giugno 1972, il Grifo espugnò per la prima volta Bari. La gara non fu mai in discussione con gli uomini allenati da Guido Mazzetti che liquidarono l’avversario già nella prima frazione di gara, grazie alle reti di Nicola Traini, Giovanni Urban e un’autorete di Vittorio Spini. 0-3 il risultato finale.

Il Perugia, una volta sfatato il tabù, ci prese gusto e vinse di nuovo anche nella stagione seguente (serie B 1972/1973). In questa circostanza, la vittoria fu di misura: a regalare questa gioia fu Giordano Colausig.

Tuttavia, dopo questi due “scivoloni”, i Galletti ripresero il loro dominio. Nel 1973/1974 (sempre in serie B), i pugliesi tornarono alla vittoria contro il Perugia: decisivo il gol di Arduino Sigarini a 10 dal termine.

ANNI ’80 – ’90

Nei due decenni successivi, la musica non cambiò minimamente, con il Grifo che faticò tantissimo nel capoluogo pugliese e racimolò un solo punto in 4 gare. Ricostruendo il tutto in ordine cronologico la prima sfida risale al 24 gennaio 1982.

Questa gara venne decisa proprio allo scadere, quando i locali conquistarono un calcio di rigore al 90’, e realizzato da Maurizio Iorio.

Nel 1982/1983, invece, l’incontro fu molto combattuto, ma solo fino al ’77: Giovanni Pagliari rispose al vantaggio iniziale di Giuseppe De Martino, poi a 13 minuti dalla fine i locali dilagarono con le reti di Giovanni Loseto e Franco Baldini.

Nel 1984/1985, il Grifo tornò dalla lunga trasferta in terra pugliese con un punto: 1-1, vantaggio barese con Angelo Cupini e pareggio di Mauro Gibellini.

Nell’ultima sfida del ventennio preso in esame – che, tra l’altro, coincide con l’unico match degli anni ’90 tra le due compagini e con il primo in serie A – i padroni di casa prevalsero anche in questa circostanza, trascinati dalle reti dei due centrali difensivi.

Il marocchino Rachid Neqrouz aprì le danze, Capitan Giovanni Tedesco ristabilì la parità ma, nella ripresa, Duccio Innocenti siglò la rete del definitivo 2-1. Era il 6 gennaio 1999.

ANNI 2000

I risultati al “San Nicola” nel nuovo millennio sono diametralmente opposti a quelli di tutti gli anni precedenti, con il Grifo che ha perso solamente 1 delle ultime 6 gare (3 vittorie e 2 pareggi).

Nella serie A 1999/2000, una splendida doppietta di Nicola Amoruso (una per tempo) regalò il successo ai Grifoni di Carlo Mazzone.

Successivamente (serie B 2004/2005), la sfida terminò 1-1, con gli uomini di Mister Stefano Colantuono che si portarono in vantaggio con Gennaro Del Vecchio, per poi essere raggiunti nel secondo tempo da una rete di Vincenzo Santoruvo. Era il 18 settembre 2004.

10 anni dopo (serie B 2014/2015), un Perugia che definire stupendo è riduttivo (probabilmente una delle migliori gare in trasferta degli ultimi anni), superò gli avversari con un netto 0-2.

Nel primo tempo, il Grifo sorprese gli avversari con un contropiede micidiale: Rabusic servì una splendida palla filtrante a Diego Falcinelli (che, in precedenza, aveva già sfiorato il gol del vantaggio) che, entrò in area, saltò il portiere e depositò la sfera in rete.

Nella ripresa il Bari si innervosì e rimase addirittura in 9: prima venne espulso Francesco Caputo poi, poco dopo, toccò a Marino Defendi. In doppia superiorità numerica, gli uomini di Andrea Camplone chiusero definitivamente la gara grazie ad un grandissimo gol di Capitan Lorenzo Del Prete (gran sinistro a giro). Era il 7 settembre 2014.

Nel 2015/2016, i Galletti riescono ad avere la meglio in una sfida molto brutta e senza occasioni. A risolvere la sfida, un destro dalla lunga distanza (25 metri) di Stefano Sabelli.

L’ultimo incontro è molto simile a quello del 2015/2016. A cambiare, però, è il risultato: al San Nicola termina 0-0. Era il 28 gennaio 2017.

LA SFIDA  INCREDIBILE

Nella rassegna degli incontri tra Bari e Perugia abbiamo – volutamente – lasciato da parte la sfida del 2000/2001. Il motivo? Semplice: questa è semplicemente una delle partite più incredibili e spettacolari non solo della storia delle due squadre, ma della serie A italiana in generale.

Una di quelle partite impossibile da eguagliare, di quelle che non possono essere dimenticate. Alla 28esima giornata del campionato di serie A 2000/2001, il Perugia di Serse Cosmi, affrontò il Bari di Eugenio Fascetti.

Nel primo tempo c’è solo una squadra in campo ed è quella locale. I pugliesi, infatti, trovano prima il vantaggio su calcio di rigore (dopo un fallo di Emanuele Blasi su Michael Madsen), realizzato da Paolo Poggi e, poi, pure il raddoppio con Giuseppe Mazzarelli.

In avvio di ripresa, i Galletti si portano, addirittura, in vantaggio di 3 reti grazie ad una bellissima punizione di Michele Marcolini. La gara sembra finita, ma non è così, visto che Cosmi inserisce subito Gianluca Petrachi e, soprattutto, Anselmo Robbiati, autentico protagonista della sfida.

Da qui in poi, infatti, il Perugia iniziò una spettacolare quanto incredibile rimonta. Il coreano Jung-Hwan Ahn accorcia le distanze, poi Robbiati ristabilì addirittura la parità con due grandissimi gol, uno di testa e uno direttamente su punizione che lascia immobile Antonio Narciso.

Sul 3-3 le emozioni non sono terminate. Dopo un lancio in profondità, Vryzas si invola in area, Sibilano lo atterra e per il Direttore di gara non ci sono dubbi: calcio di rigore. Dal dischetto va Marco Materazzi che trasforma freddamente (10mo gol stagionale) e fa 3-4. La rimonta è completata. Era il 29 aprile 2001.

COPPA ITALIA

Uno solo l’incontro in Coppa Italia che risale all’edizione 1979/1980. Le due formazioni vennero inserite nel girone A insieme a Roma, Ascoli e Sampdoria e, le due squadre che si equivalsero: 0-0.

Michele Mencaroni