Bianchi: come la mettiamo?

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Fino al minuto 31’ del secondo tempo di Perugia-Carpi, valida per l’accesso al turno eliminatorio contro il Genoa, Rolando Bianchi era di fatto un giocatore lontano anni luce dall’orbita biancorossa: il fatto che gli era stato preferito dal primo minuto Zapata, nonostante la contemporanea assenza di Di Carmine, costituiva più che un valido indizio rispetto ad una sua cessione ad un altro club di B o di Lega Pro. Accade che dal suo ingresso in campo bastano solo tre minuti per cambiare o comunque rimettere in discussione le idee che la dirigenza biancorossa aveva verso di lui; la doppietta e le relative esultanze sembrano quasi un atto liberatorio di un attaccante che da punto in bianco si è ritrovato da leader della squadra ad essere considerato praticamente ai margini del progetto se non quasi fuori rosa in attesa di una sistemazione. Il rendimento del bomber ex Toro da quando è sbarcato a Perugia non è certo buono, ma la rabbia e la prepotenza con la quale è entrato ed ha risollevato le sorti della partita, con un Grifo in inferiorità numerica, hanno sicuramente colpito tutti: ora la società tornerà sui suoi passi e rimetterà Rolando Bianchi “al centro del villaggio”? Non è un mistero che la società ha bisogno di monetizzare per mettere a segno almeno un paio di buoni colpi tra centrocampo ed attacco per sistemare la rosa a disposizione di Cristian Bucchi: gli ultimi rumors danno quasi per fatto l’approdo di Belmonte al Benevento a fronte di una cifra importante. L’eventuale cessione del centrale calabrese costituisce una riconferma dell’ariete numero 9 dopo l’exploit nell’ultimo incontro ufficiale? Una situazione simile, o perlomeno con alcune peculiarità, era capitata due anni fa con Fabio Mazzeo, al quale non furono date chance di giocarsi le sue carte in B dopo il grande girone di ritorno disputato dal giocatore nel vittorioso campionato di Lega Pro: fu subito rottura e Mazzeo, rifiutando alcuni club di categoria inferiore, finì per essere presto messo fuori rosa in malo modo, dovendo anche farsi carico di gran parte delle colpe per aver bloccato il mercato biancorosso con i suoi “no” alle squadre che si sono fatte avanti. La storia sembrava ripetersi con Bianchi, se non fosse che in tre minuti è riuscito a salvare il Grifo da un’eliminazione comunque cocente dalla Tim Cup. L’assenza di valide alternative low cost nel mercato attuale potrebbe convincere il sodalizio di Pian di Massiano a cambiare strategia e a ripensare quello che ormai era un annunciato addio di Bianchi alla maglia del Perugia. Rimane solo da capire quale potrebbe essere lo stato d’animo dell’esperta punta ex Atalanta: di sicuro non ha certo gradito questo trattamento, ma ha saputo subito rispondere in campo con grande caparbietà sfruttando quei pochi minuti che gli sono stati concessi. Ora palla a Santopadre e ai suoi uomini mercato. Il tutto in attesa di capire il delinearsi della situazione di Nicola Belmonte.

Nicolò Brillo