Boom di Esordienti a Montemorcino

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Boom di Esordienti a Montemorcino. Oltre cinquanta atleti tra 2006 e 2007. La formazione di Farfanelli e Armani ha iniziato la nuova stagione con rinnovata passione e voglia di imparare

 

La ricetta della Montemorcino rimane sempre la stessa: lavorare sui giovani atleti privilegiando principalmente l’aspetto ludico rispetto a quello strettamente legato ai risultati e all’agonismo. La formazione degli Esordienti della società rossoblu rappresenta un valido esempio di questa filosofia. I ragazzi nati nel 2007 hanno dato seguito al gruppo creatosi nell’anno passato. Gruppo integrato con delle new entry.

“I 2007 sono aumentati di numero – afferma il presidente Stefano Bulletti – Abbiamo fatto addirittura due squadre utilizzando anche i 2006. Abbiamo deciso di spostare in parte gli allenamenti anche sui campi in terra battuta di Pian di Massiano. Ritenevamo fossero ancora troppo piccoli per trasferirli stabilmente in un campo più grande. Manterremo così un allenamento nella nostra struttura”.

C’è grande entusiasmo anche nelle guide tecniche dei ragazzi, Michele Farfanelli e Shayan Armani.

“I ragazzi si stanno impegnando molto – ammette Michele Farfanelli – e partecipano quasi sempre a tutti gli allenamenti. Quest’anno abbiamo aumentato le sedute da due a tre. A Pian di Massiano lavoriamo soprattutto sulla distanza e su situazioni di gioco, qua a Montemorcino facciamo esercizi prettamente tecnici”.

“C’è grande partecipazione, soprattutto quest’anno – dice Shayan Armani – Onestamente non me l’aspettavo, ma tutto ciò è anche frutto del lavoro degli anni passati. L’obiettivo è quello di mantenere il gruppo più numeroso possibile. Il salto tra Esordienti e Giovanissimi è forse quello più importante. In questa età vanno impostati tutti quegli aspetti propedeutici ad un passaggio verso il campo A11 e ad altre situazioni di gioco. Speriamo di fare un buon lavoro”.

Un altro importante elemento di distinzione è rappresentato dalla presenza di una ragazzina all’interno del gruppo, Alice Venturini.

“Mia figlia ha sempre desiderato giocare a calcio – afferma la madre – L’avevo avviata verso la pratica della ginnastica ritmica, ma lei mi ha restituito il body perché il suo sogno era quello di giocare a pallone. L’ho portata qui ed ho subito capito quale era la sua reale passione. In questo ambiente ha subito fatto gruppo con gli altri ragazzi e si trova davvero bene. Sono molto felice di ciò”.

Nicolò Brillo