Brignoli, Nesta e Diamanti: tutti in Paradiso

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Brignoli, Nesta e Diamanti: tutti in Paradiso. Il tecnico del Perugia e gli altri due ex Grifoni in questa giornata meritano voti alti. Bucchi e il Benevento sprofondano nelle viscere dell’inferno

 

Paradiso, Infernoe Purgatorio di Dan.Te.

Paradiso

10 – Cittadella

Il brutto inizio di girone di ritorno del Cittadella aveva fatto credere a molti che la squadra di mister Venturato fosse “morta” ed invece, dopo l’esplosivo quattro ad uno casalingo rifilato al Lecce prima del turno di riposo, la squadra veneta si è permessa il lusso di andare ad espugnare meritatamente nientemeno che l’imbattuto terreno della capolista Brescia, riproponendo la propria candidatura per un posto nella zona nobile, dalla quale dista al momento una sola lunghezza con il suo nono posto a quota trentatre. Impresa!

9 – Alberto Brignoli

Il portiere del Palermo riscatta in pieno l’errore dell’ultima gara casalinga contro il Brescia, che costò vittoria e primato ai rosanero, sbarrando la porta con quattro grandi parate al Lecce nello scontro diretto del “Barbera”, vinto due a zero dai siciliani, permettendo alla squadra di mister Stellone, seconda, di tornare a due sole lunghezze dalla capolista Brescia con quarantacinque punti.

8 – Alessandro Nesta e Alino Diamanti

Partita capolavoro del Perugia che supera nettamente la Salernitana al “Curi” nonostante l’inferiorità numerica accusata per quasi tutta la ripresa, nella quale è riuscito addirittura a rimpinguare il vantaggio. Grande merito alla squadra ma, in particolare, del mister Alessandro Nesta che, dopo l’espulsione di Sadiq, ha avuto il coraggio di far entrare una punta rapida, Han, al posto di Melchiorri e non di chiudersi facendo magari subentrare un centrocampista d’interdizione. Non a caso il terzo gol lo ha segnato proprio Han. Grifoni che salgono al settimo posto a quota trentotto. Grande partita del Livorno che nel posticipo del “Monday Night” batte meritatamente il quotato Benevento al “Picchi”. Autentico trascinatore dei labronici Alino Diamanti, autore di una prestazione maiuscola, impreziosita dal bellissimo gol che ha sbloccato l’incontro. Il Livorno, con questo prestigioso successo, balza al sestultimo posto a quota ventisei, grazie alla classifica avulsa nei confronti delle coinquiline Foggia e Venezia.

7 – Verona, Foggia, Pescara

Importanti vittorie casalinghe di misura per Verona e Foggia, rispettivamente contro il Venezia per gli scaligeri e contro il Cosenza per i satanelli. Il Verona risale al quinto posto a quota quarantadue mentre il Foggia raggiunge, insieme al Livorno, il Venezia, posizionandosi al quintultimo posto per la classifica avulsa, migliore rispetto ai lagunari e peggiore rispetto ai labronici. Il Pescara fa suo lo scontro diretto interno contro lo Spezia e si riprende il terzo posto a quota quarantaquattro. Ancora in gol l’eccellente Mancuso, vicecapocannoniere del torneo con ben diciassette centri.

Purgatorio

6 – Ascoli e Crotone

L’Ascoli torna da Carpi con un punto prezioso, sfiorando il successo pieno ma rischiando anche di perdere. Marchigiani sempre dodicesimi ma con trenta punti. Il Crotone riesce ad uscire imbattutto dallo scontro diretto dell’“Euganeo” col Padova. Partita di sofferenza quella dei pitagorici che, con ventitre punti, rimangono al terzultimo posto.

5 – Padova e Carpi

Il Padova sciupa un paio di occasioni clamorose non andando oltre lo zero a zero casalingo contro il Crotone, partita fondamentale per alimentare le speranze salvezza della squadra di Bisoli, rimasta invece ancora all’ultimo posto in solitaria con soli venti punti, a ben sei lunghezze sia dalla salvezza diretta che dal playout. Il Carpi riesce solo a pareggiare lo svantaggio iniziale nella gara del “Cabassi” contro l’Ascoli. Gli emiliani, in verità, avevano anche segnato con Arrighini la rete della vittoria, rete regolarissima, annullata, però, per un fuorigioco inesistente dall’incerto arbitro Rapuano e dal suo collaboratore. Carpi sempre pericolosamente penultimo con ventidue punti.

Inferno

4 – Lecce, Cosenza e Venezia

L’Inferno di questa settimana è clamorosamente affollato da ben quattro grandi. La prima è il Lecce, battuta due a zero a Palermo. I salentini, comunque, hanno creato diverse occasioni ma si sono imbattuti nella gran serata del portiere rosanero Brignoli. La squadra di mister Liverani scivola così al sesto posto con quarantadue punti. Il Cosenza spreca troppo sotto porta nel primo tempo di Foggia, venendo poi punita da un autogol di Dermaku. Silani a centroclassifica col loro undicesimo posto a quota trentatre. Terza sconfitta consecutiva per il Venezia, un solo punto nelle ultime cinque gare, battuto di misura a Verona e precipitato al quartultimo posto per la peggiore classifica avulsa nei confronti di Livorno e Foggia che apparigliano i lagunari a quota ventisei.

3 – Spezia

La seconda grande presente negli Inferi è lo Spezia, tornato con due gol sul groppone dalla trasferta abruzzese col Pescara, che retrocede all’ottavo posto a quota trentasette. La squadra di Marino, dopo un buon periodo di risultati positivi è ritornato ad alternare vittorie a sconfitte e si sa che senza la continuità dei risultati rimane difficile scalare la classifica.

2 – Salernitana

Una Salernitana irriconoscibile subisce un pesante tre a uno a Perugia nell’importante scontro diretto per entrare nella zona nobile. La squadra di Mister Gregucci, dopo aver episodicamente riaperto la gara con la rete di Casasola, subisce addirittura la terza rete in superiorità numerica, non riuscendo mai ad impensierire seriamente il portiere del Perugia Gabriel. Una severa lezione che deve far riflettere tecnico e giocatori della formazione campana, adesso decima con i suoi trentaquattro punti, ma non più ad una ma a due lunghezze dalla zona playoff.

1 – Brescia

La sorpresa più grande è la presenza nel penultimo Girone infernale della capolista Brescia. Per carità, perdere dopo molti mesi una partita in casa ci può anche stare, anche perchè a violare il “Rigamonti” è stato un risorto Cittadella, ma la sconfitta, unita al pareggio immeritato raggiunto all’ultimo tuffo a Palermo giocando male, alla sudata vittoria casalinga col Crotone e al risicato pareggio di Padova della scorsa giornata, in casa del fanalino di coda del torneo, è eloquente del momento non positivo della formazione di mister Corini che, comunque, rimane al primo posto con quarantasette punti.

0 – Benevento

E nel Girone più infimo dell’Inferno troviamo, infine, un deludente Benevento, che getta alle ortiche la ghiotta possibilità di consolidarsi al secondo posto, ad una’eventuale unica lunghezza di ritardo dal primo, perdendo sorprendetemente, ma meritatamente, due a zero a Livorno. La squadra di mister Bucchi dopo un discreto inizio si è letteralmente sciolta sotto gli attacchi del labronici dello sctenato Diamanti. La sensazione è che la squadra abbia peccato un po’ di presunzione dopo le ultime gare positive e se fosse veramente così sarebbe molto grave. I sanniti, scavalcati in classifica da Palermo e Pescara, retrocedono al quarto posto a quota quarantatre.

Dan.Te.