Caduta e risalita: il Palermo vuole tornare subito grande

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Caduta e risalita: il Palermo vuole tornare subito grande. La squadra di Tedino, prossimo avversario del Grifo, ha i mezzi per una stagione di vertice

 

A Palermo per continuare questo sorprendente inizio campionato.

Inutile, però, nascondere che, quella di domani sera, per il Perugia sarà una partita complicata sotto ogni punto di vista.

I turni infrasettimanali non sono mai facili da preparare, soprattutto se bisogna affrontare una lunga trasferta come quella in Sicilia. Inoltre – e forse è ciò che conta di più – la forza dell’avversario è indiscutibile.

I rosanero vengono da una stagione in serie A poco entusiasmante, in cui sono retrocessi totalizzando solamente 26 punti.

Anche l’estate è stata abbastanza travagliata e tormentata con vari problemi societari (legati alle vicende relative al presidente Zamparini) e con una dura contestazione da parte dei tifosi subito il primo giorno di preparazione.

Nonostante tutto ciò, le intenzioni e gli obiettivi dei siciliani sono chiare: disputare un campionato di vertice e rimanere solamente un anno tra i cadetti, tornando subito nella massima serie.

Osservando la rosa, almeno sulla carta, il traguardo sembra alla portata. Il nuovo tecnico Bruno Tedino, lo scorso anno alla guida del Pordenone dove ha espresso un gran calcio, raggiungendo addirittura la semifinale play off (sconfitto solo dal Parma e con molte proteste), avrà a disposizione una rosa importante e ben assortita.

Di certo, le partenze importanti non sono mancate, ma la maggior parte di coloro che, la passata stagione, hanno disputato la serie A sono stati confermati.

Ottimi anche gli innesti ad ampliamento del gruppo.

Partendo dalla retroguardia, il talentuoso portiere croato, Josip Posavec è rimasto in Sicilia e sarà affiancato dall’esperto Alberto Pomini (classe 1981, ex colonna del Sassuolo). In difesa, sono rimasti anche Andrea Rispoli, Michel Morganella, Thiago Cionek, Haitam Aleesami, Aljaz Struna e Slobodan Rajkovic.

Tuttavia, la dirigenza rosanero non è riuscita a respingere la concorrenza e il prestigio della serie A: giocatori come l’ex grifone Edoardo Goldaniga, Giuseppe Pezzella e Giancarlo Gonzalez hanno scelto di rimanere nella massima categoria italiana, trasferendosi rispettivamente al Sassuolo, all’Udinese e al Bologna.

La loro partenza è stata, però, fronteggiata con l’arrivo di giocatori di grande spessore. Su tutti, spicca il nome di Giuseppe Bellusci, ex centrale di Empoli e Catania con alle spalle 135 presenze in serie A. La dirigenza ha deciso di guardare anche in Lega Pro.

Dal Modena è arrivato Andrea Accardi, mentre dal Pordenone Andrea Ingegneri, quest’ultimo davvero sfortunato: stagione già a serio rischio per la rottura del legamento collaterale laterale. Inoltre, mai come quest’anno, il Palermo ha “pescato” e ricercato talenti dai campionati esteri.

I rosanero sono, infatti, la squadra con il maggior numero di stranieri in rosa: ben 19 (nella gara di esordio contro lo Spezia, dei 14 giocatori scesi in campo, solo La Gumina – entrato, tra l’altro, ad un minuto dal termine – era italiano). Così, da non sottovalutare l’arrivo dei due difensori polacchi Pawel Dawidowicz e Przemyslaw Szyminski.

Sempre dalla Polonia, è giunto il rinforzo per il centrocampo palermitano, ovvero Radoslaw Murawski, classe 1994, a segno nell’ultima gara contro il Foggia. Insieme a lui sono approdati in rosanero Gabriele Rolando (in prestito dalla Sampdoria) e l’ex grifone Eddy Gnahorè. Importanti le conferme di due mediani Mato Jajalo e Ivaylo Chochev. Passando, infine, al reparto offensivo, il vero colpo di mercato è stato l’acquisto dal Trapani del fantasista brasiliano Igor Coronado.

Il trequartista nato a Londrina è un vero lusso per la categoria e sembra già aver preso per mano la squadra (3 presenze, 1 gol).

Del resto che sia un giocatore di categoria superiore lo dimostrano i suoi numeri: 75 presenze e 19 reti (oltre ad una storica promozione in serie A sfiorata con la maglia del Trapani) in serie B. Sul brasiliano anche gli occhi del Perugia ad inizio mercato, ma anche del Chievo Verona. Da non sottovalutare anche l’arrivo di Gaetano Monachello (in prestito dall’Atalanta) e di Antonio La Gumina (tornato in Sicilia dopo la parentesi alla Ternana).

Importanti e significative le conferme dei due nazionali macedoni Ilija Nestorovski e Aleksandar Trajkovski, oltre a quelle di Carlos Embalo e di Norbert Balogh.

MODULO TATTICO

Il neo allenatore Bruno Tedino predilige due schieramenti tattici: o il 3-5-2 (con grande spinta sulle fasce) o il 3-4-1-2 con un trequartista a sostegno delle due punte.

PROBABILE FORMAZIONE

Nel turno infrasettimanale risulta sempre molto difficile abbozzare un11 titolare, a causa del turn over. Così, nonostante la gara sia delicata, Tedino potrebbe decidere di far riposare qualcuno, vista anche l’ampiezza della rosa.

In porta, ballottaggio tra Posavec e Pomini, con il primo che, però, appare in netto vantaggio. La difesa dovrebbe essere formata da Bellusci, Cionek e Struna, ma attenzione a uno dei due polacchi (Dawidowicz e Szyminski) che potrebbero far rifiatare qualcuno. In mediana, dopo la bella prova di sabato, Murawski dovrebbe andare verso la riconferma.

Al suo fianco, Gnahorè (elemento fondamentale per il gioco di Tedino) e uno tra Chochev e Rolando. Ai lati, Morganella e Rispoli si contendono una maglia da titolare (quest’ultimo è il favorito) per agire sulla corsia destra, mentre in quella sinistra Aleesami pare non avere grande concorrenza, a meno che il tecnico non opti per uno schieramento più offensivo, decidendo di impiegare Coronado – o addirittura Embalo – in quel ruolo.

In attacco, probabile il duo Coronado – Nestorovski, ma anche in questo caso c’è sempre da tenere in considerazione il turn over. In tal caso, pronti sia Trajkovski, sia La Gumina, sia Monachello, sia Embalo.

PALERMO (3-5-2): Posavec (Pomini); Bellusci, Cionek, Struna (Dawidowicz/Szyminski); Rispoli (Morganella), Murawski, Gnahorè, Chochev (Rolando), Aleesami (Coronado); Coronado (Trajkovski), Nestorovski (La Gumina/Monachello/Embalo).

Michele Mencaroni