Carpi, la filosofia non cambia: fisicità e compattezza

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Carpi, la filosofia non cambia: fisicità e compattezza. La fase difensiva rimane il punto di forza degli emiliani. Attenzione all'esperto Melchiorri, Di Chiara ex della partita

Carpi, la filosofia non cambia: fisicità e compattezza. La fase difensiva rimane il punto di forza degli emiliani. Attenzione all’esperto Melchiorri, Di Chiara ex della partita

 

A Carpi per proseguire il percorso, nonostante gli infortuni e l’ “affanno”. Questa frase potrebbe essere presa come incipit della sfida di martedì sera, quando il Grifo farà visita al Carpi.

Una gara complicata che gli uomini di Roberto Breda dovranno affrontare con grande coraggio e, se vogliamo, anche con un po’ di spregiudicatezza.

Conoscendo il gioco degli emiliani, infatti, per fare risultato serviranno i migliori Di Carmine e Cerri, ma un gran contributo lo dovranno dare anche i centrocampisti, sia in fase di interdizione che, soprattutto, in quella propositiva, magari con qualche inserimento.

Il Carpi, come ormai da anni, fonda il suo gioco su una gran fase difensiva e su una grande forza fisica.

Nonostante il cambio di tecnico (dopo 3 anni Fabrizio Castori è stato sostituito da Antonio Calabro), anche in questa stagione il modo di approcciare le gare degli emiliani è sempre il medesimo e, a rivelarlo, sono i dati: attualmente hanno la 5° miglior difesa con 38 reti subite.

Se, invece, prendiamo in esame solo quello relativo alle sfide casalinghe, vediamo che il bilancio è ancora migliore: 16 gol in 17 gare. Altra statistica che, forse, è ancor più significativa è quella relativa al rendimento del Carpi davanti al proprio pubblico, molto positivo sino a questo punto della stagione.

In 17 gare, gli uomini di Calabro hanno ottenuto 30 punti, frutto di 8 vittorie e 6 pareggi. 3 sole le sconfitte, con l’ultima che risale, addirittura, al 24 ottobre scorso, in occasione di Carpi – Palermo (1-3), mentre le altre due formazioni che sono riuscite ad espugnare il “Cabassi” sono state Foggia e Pescara.

Nonostante questi numeri positivi gli emiliani – come del resto un po’ tutte le prime della classe – non stanno attraversando un buon momento di forma: 1 vittoria nelle ultime 5 gare.

ORGANICO: POCHI ACQUISTI MA DI GRAN QUALITA’

A gennaio la dirigenza emiliana ha deciso di non stravolgere l’organico, portando a compimento solamente poche operazioni di mercato. Tuttavia, gli innesti sono stati importanti, soprattutto per quanto riguarda la qualità.

Partendo dalla difesa, è stata rinforzata solamente la fascia sinistra, ruolo per il quale è stato scelto un ex grifone della passata stagione: Gianluca Di Chiara. Il terzino, dopo aver tentato il salto di categoria decidendo di giocare in serie A con la maglia del Benevento (con la quale ha realizzato 13 presenze), ha deciso di tornare nuovamente tra i cadetti.

Gli altri due innesti riguardano entrambi l’attacco. Dal Chievo Verona è arrivato, in prestito Luca Garritano, ex Modena e Cesena con 11 presenze nella massima serie (nel 2017). L’altro grande colpo del mercato di gennaio è Federico Melchiorri.

Il centravanti, classe 1987, è esploso nella stagione 2014/2015 quando realizzò 14 gol in serie B con la maglia del Pescara. Dopo di che, la sua carriera è stata segnata da ben 3 gravi infortuni al ginocchio che lo hanno portato a disputare solo 37 gare dal 2015 al 2017.

Ora sembra essersi ripreso definitivamente e il Carpi ha deciso di puntare fortemente su di lui e, per il momento, la scommessa sembra essere ampiamente vinta: 6 gol in 14 gare, attuale capocannoniere degli emiliani.

Per quanto riguarda le uscite, non vestono più la maglia biancorossa Anastasio, Vitturini, Yamga e Blanchard.

MODULO TATTICO

Calabro predilige il 3-5-1-1.

PROBABILE FORMAZIONE

Come in ogni turno infrasettimanale, individuare l’11 titolare non è facile, visto il probabile turn over.

In dubbio i due centravanti Mbakogu e Nzola, entrambi alle prese con problemi fisici e, molto probabilmente, non saranno della gara. Calabro difficilmente abbandonerà il 3-5-1-1.

Così, in porta ci sarà Colombi, davanti a lui Poli, Ligi e Brosco. Non è, tuttavia, da escludere l’inserimento del bosniaco Saric o del portoghese Anibal.

In mediana, dovrebbero esserci Mbaye, Sabbione e Pasciuti, anche se il tecnico potrebbe decidere di concedere un turno di riposto a quest’ultimo. In tal caso, al suo posto uno tra Jelenic e Belloni. Attenzione anche al tunisino Hraiech.

Ai lati, a destra si contendono una maglia da titolare Pachonik e Bittante, con il primo favorito, mentre sull’out di sinistra salgono sempre più le quotazioni di Di Chiara, in vantaggio su Garritano. Diversi dubbi in attacco.

Per quanto riguarda il ruolo di trequartista, è ballottaggio aperto tra Verna e Concas (anche se potrebbero giocare entrambi, con il secondo che arretrerebbe a centrocampo), mentre per il ruolo di terminale offensivo Calabro potrebbe far rifiatare – anche se è molto difficile – Melchiorri e far scendere in campo dal primo minuto Malcore.

CARPI (3-5-1-1): Colombi; Ligi, Poli, Brosco (Saric/Anibal); Pachonik (Bittante), Mbaye, Sabbione (Hraiech), Pasciuti (Jelenic/Belloni/Concas), Di Chiara (Garritano); Verna (Concas); Melchiorri (Malcore).

Michele Mencaroni