Caserta nell’Olimpo, Braglia precipita all’Inferno

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foto: illeccese.it
 

Caserta nell’Olimpo, Braglia precipita all’Inferno. Il tecnico delle vespe sbanca con una grande rimonta il “Bentegodi”. Braglia terzultimo. Grifo fuori dalla zona playoff

Paradiso

10Fabio Caserta

Con uno sbalorditivo secondo tempo la Juve Stabia compie l’impresa andando ad espugnare il “Bentegodi” con un’incredibile rimonta dopo aver chiuso la prima frazione sotto per due reti a zero. “Come avete fatto?” ha chiesto la collega di Dazn a Forte, autore della doppietta su rigore. E l’attaccante ha risposto secco: “ Mister Caserta nell’intervallo ci ha punto nell’orgoglio”. E allora onore e merito al giovane tecnico delle vespe che, con le parole appropriate e le azzeccate sostituzioni, ha saputo cambiare volto alla gara, riportando a casa un successo fondamentale che permette alla Juve Stabia di salire al quartultimo posto a quota diciassette.

9 Benevento, Pordenone e Pisa

Il rullo compressore sannita si laurea Campione d’Inverno con ben tre giornate d’anticipo potendo vantare ben nove punti di vantaggio e una differenza reti favorevole abissale sul Pordenone, secondo, ma quello che è ancora più importante è l’enorme vantaggio di ben undici punti sulla terza, il Frosnone. Ci riesce schiacciando anche il modesto Livorno a domicilio, segnando un gol in apertura e uno in chiusura di gara. Una menzione meritatissima la merita il laterale Kragl, autore del primo gol con un autentico capolavoro balistico che da sempre è nelle sue corde. Bravo il tecnico Inzaghi ad utilizzarlo a destra per poter sfruttare il suo micidiale sinistro nelle conversioni verso il centro. Colpaccio del Pordenone che va ad espugnare il “Gigi Marulla” di Cosenza consolidando la sua seconda posizione in classifica a quota ventotto. La matricola friulana non finisce di sorprendere e merita ampiamente la bella classifica che si è costruita giornata dopo giornata. Il Pisa espugna alla grande il “Provinciale” di Trapani grazie alla rete di Pinato in apertura e alla doppietta dell’ “overgreen” Moscardelli. Con questa vittoria i nerazzurri rientrano in zona playoff con il loro ottavo posto determinato dalla migliore differenza reti rispetto al Perugia, con cui condivide quota ventitre.

8 Frosinone, Entella

Il Frosinone abbatte nella ripresa le resistenze del Pescara e vola in classifica al terzo posto in solitaria con ventisei punti. La formazione ciociara, partita malissimo, con solo quattro punti conquistati nelle prime cinque gare, nelle ultime undici partite ha viaggiato alla media di due punti a partita, seconda di poco solo a quella straordinaria della capolista Benevento. Mister Nesta, dopo aver inizialmente faticato a trovare la “quadra”, è stato molto bravo a plasmare una squadra tonica e vincente che ha compiuto una grande rimonta in classifica, agevolata in parte dal passo lento tenuto dalle dirette concorrenti. Importante vittoria casalinga dell’Entella che, con il classico punteggio all’inglese, supera l’Empoli balzando al quarto posto grazie anche alla migliore differenza reti rispetto al Cittadella, che condivide con la formazione di Boscaglia quota venticinque, candidandosi assieme al Pordenone al ruolo di matricola guastafeste.

7Ascoli, Cremonese e Salernitana

Fondamentale successo di misura dell’Ascoli nello scontro diretto casalingo contro il Cittadella. A risolvere la gara il sesto gol, tutti su azione, di Scamacca. La formazione di mister Zanetti, grazie a questa vittoria, torna all’interno della griglia playoff con il suo sesto posto a quota ventiquattro, determinato dalla migliore differenza reti sul condomino Chievo. Torna al successo la Cremonese che regola di misura il Perugia allo “Zini”. Il ritorno in squadra di Antonio Piccolo ha certamente aiutato la squadra di mister Baroni che esce dalla zona bollente con il suo quindicesimo posto a quota venti, con lo Spezia che la precede per la migliore differenza reti. La Salernitana riscatta l’ultimo, opaco periodo superando di misura il Crotone all’“Arechi”. Mattatore della serata l’attaccante Gondo che, con il suo secondo gol segnato nel recupero, regala tre punti pesanti ai granata, saliti ad una sola lunghezza dalla zona playoff con il loro undicesimo posto a quota ventidue, peceduti proprio dal coinquilino Crotone per la migliore differenza reti.

Purgatorio

6Spezia

La formazione di mister Italiano torna dal “Penzo” di Venezia con un buon punto, riuscendo a mantenere la porta inviolata nonostante l’inferiorità numerica patita nell’ultima mezzora a causa dell’espulsione di Maggiore. Spezia quattordicesimo a quota venti grazie alla migliore differenza reti rispetto alla coinquilina Cremonese

5 Venezia

Il Venezia non riesce più a vincere tra le mura amiche e si deve accontentare di un poco esaltante zero a zero nella gara contro lo Spezia. Dei diciannove punti in carniere solo otto sono stati conquistati dai lagunari al “Penzo” e questo dato condiziona pesantemente la classifica del Venezia, scivolato nuovamente in zona playout col suo quintultimo posto.

Inferno

4 Cittadella, Crotone e Perugia

Si interrompe dopo sette gare la serie positiva del Cittadella, superato di misura dall’Ascoli al “Del Duca”. La formazione di mister Venturato, poco brillante in fase offensiva, paga la disattenzione difensiva nell’occasione del gol di Scamacca. I veneti scivolano al quinto posto, preceduti a quota venti dalla coinquilina Virtus Entella per la differenza reti. Ancora una sconfitta esterna, la seconda in sette giorni, per il Crotone, sconfitto tre a due a Salerno, al termine di una rocambolesca partita che gli squali sono stati costretti a giocare in inferiorità numerica per oltre un’ora a causa dell’espulsione di Golemic, autore del gol dell’iniziale vantaggio calabrese. La formazione di Stroppa, dopo questa sconfitta maturata proprio all’ultimo tuffo, esce dalla zona playoff con il suo decimo posto a quota ventidue, davanti proprio alla condomina Salernitana per la migliore differenza reti. Continua il lungo periodo no del Perugia, dodici punti nelle ultime undici gare, una media da playout, battuto di misura a Cremona. La squadra di Oddo mostra dei miglioramenti sul piano del gioco ma paga come sempre gli errori difensivi e il fatto che, Iemmello a parte, non segna nessuno. Il Perugia esce dalla zona playoff scivolando al nono posto, determinato dalla peggiore differenza reti nei confronti del Pisa con cui condivide quota ventitre.

3 Pescara ed Empoli

Il Pescara si arrende nella ripresa al forcing del lanciato Frosinone ed esce sconfitto per due a zero dallo “Stirpe”. I biancazzurri, solo due punti nelle ultime quattro gare, rimangono sempre fuori dalla griglia playoff con il loro dodicesimo posto a quota ventuno, precedendo per la differenza reti il coinquilino Empoli che, dal canto suo, subisce una brutta sconfitta sul campo dell’Entella che con due reti nel primo tempo fa sua la partita con i toscani, rimasti in dieci a metà ripresa per il rosso a Bandinelli. L’avvento di mister Muzzi in panchina, solo quattro punti per l’Empoli con lui alla guida, non sembra aver dato la scossa necessaria alla sua squadra, scivolata in classifica addirittura al tredicesimo posto, dietro al coinquilino Pescara, a quota ventuno.

2Chievo

Incredibile sconfitta interna del Chievo nell’anticipo contro la Juve Stabia. I veronesi, in vantaggio di due gol nella prima frazione, si fanno clamorosamente rimontare dalla formazione campana nella ripresa, subendo ben tre gol. Un secondo tempo sconcertante quello dei padroni di casa che finiscono per pagare a caro prezzo gli errori del proprio portiere. Chievo adesso settimo, preceduto a quota ventiquattro, per la differenza reti, dall’Ascoli.

1Livorno e Trapani

Niente da fare per il Livorno del nuovo tecnico Paolo Tramezzani, subentrato in settimana a Breda. La lanciatissima capolista Benevento si impone con una rete in apertura e una in chiusura di partita al “Picchi” e per il Livorno, sempre più desolatamente solitaro fanalino di coda del torneo con soli undici punti, è sempre più notte fonda. Tonfo interno del Trapani che nel posticipo del “Monday Night” subisce un pesante tre a uno dal Pisa. La formazione di mister Baldini rimane da sola al penultimo posto con tredici punti, a quattro lunghezze dal playout e a ben sette dalla salvezza diretta.

0 Piero Braglia

Brutto scivolone interno del Cosenza, battuto due a uno dal Pordenone. La formazione di mister Braglia, sotto di due gol, nella ripresa accorcia le distanze ma non riesce a completare la rimonta Il deficitario rendimento interno dei silani, che mette sul banco degli imputati il tenico Braglia che in casa, una sola vittoria e ben tre sconfitte nelle sette gare disputate al “Marulla”, non riesce a dare un gioco adeguato alla sua squadra, condiziona pesantemente la loro classifica, diventata nuovamente molto pericolosa visto che i lupi della Sila sono in piena zona retrocessione diretta con il loro terzultimo posto a quota quattordici.

Dan.Te.