“Caso Gnahorè”: la Ternana ricorre in appello, Chiacchio tranquillizza

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Continua la querelle giudiziaria sportiva tra Ternana e Perugia. La società rossoverde insiste sull’illegittimità del passaggio del calciatore in biancorosso e sostiene che il centrocampista francese avrebbe effettuato più di tre trasferimenti nella stessa stagione. Da qui la scelta del sodalizio presieduto da Simone Longarini di impugnare davanti alla Corte Sportiva d’Appello la decisione adottata dal Giudice Sportivo lo scorso 14 febbraio di respingere il ricorso presentato dai dirigenti ternani. Iniziativa a cui il Perugia si difenderà attraverso l’Avvocato Eduardo Chiacchio, che sul corrieredellosport.it ha rilasciato le seguenti dichiarazioni.

“La società è al riparo da ogni sorpresa e penalizzazione. Al massimo potrebbe essere invalidato il trasferimento del calciatore, ma mai la gara. Perché, anche nel caso in cui venisse accertato un tesseramento irregolare, la sanzione non dovrebbe mai essere retroattiva perché l’effetto dell’annullamento sarebbe comunque “ex nunc” (da ora) e giammai “ex tunc” (da allora). A rafforzare la nostra tesi difensiva che assolve in pieno il Perugia c’è il Comunicato Ufficale 362/A della Figc del 26 aprile 2016, per il quale dal giorno successivo alla data di visto di esecutività, consegue la possibilità di utilizzazione del calciatore. Disposizioni normative inequivocabili e che conferiscono la massima tranquillità al presidente Santopadre”.