Castellani racconta la due giorni di Ortona

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    Castellani ha concesso ai Block Devils il lunedì di riposo dopo il doppio match disputato dai ragazzi nel quadrangolare in terra abruzzese che ha visto Perugia chiudere al secondo posto sconfitta in finale da Molfetta. Risultato positivo e da salutare con ottimismo considerando le già note difficoltà di organico con la quali combatte da fine agosto lo staff tecnico bianconero e l’impossibilità perciò nell’impostare un certo tipo di lavoro in palestra sotto il profilo tecnico-tattico. Invece la squadra, ad Ortona come nei test precedenti, ha sempre ben figurato, giocando una buona pallavolo e tenendo testa ad una squadra al completo e certamente molto interessante come Molfetta, una delle magnifiche dodici della SuperLega. Proprio dal resoconto del weekend appena concluso parte la chiacchierata con Daniel Castellani. Un Castellani certamente contento dei suoi giocatori:

    “Avevamo bisogno di giocare con un avversario come Molfetta. Una squadra al completo, esperta, di alto livello, che gioca in modo veloce e con attaccanti assai potenti. Ci serviva ricevere quel tipo di battute, adattarci a muri a quelle altezze, difendere palloni da quegli attaccanti. Abbiamo perso è vero, ma era quello che cercavamo. Ed ho visto un adattamento positivo dei ragazzi. Con Molfetta infatti inizialmente abbiamo fatto fatica, poi ci siamo adattati a quel livello di pallavolo e negli ultimi set eravamo messi meglio in campo. Inoltre questo torneo è stato importante anche a livello di gruppo. In primis perché era la nostra prima uscita con la maglietta da gioco, con gli arbitri. E per i giovani specialmente è sempre qualcosa di diverso. E poi siamo stati tutti insieme per due giorni come fosse una trasferta di campionato ed è servito per migliorare l’unione tra i ragazzi. Si, adesso inizia davvero il lavoro per il campionato”, continua Castellani. “Arrivano sicuramente Russell e Luciano (De Cecco, ndr) e per fine settimana potremmo già averli in campo. Poi vedremo anche come si svilupperà l’Europeo di Italia, Serbia e Germania dove ci sono i vari Buti, Atanasijevic, Fromm e Kaliberda. Devo confessare che li aspetto con una certa ansia. I ragazzi che abbiamo qui con noi sono stati bravissimi a tenere botta in palestra allenandosi per otto settimane in sette, ma è ovvio che tante cose, tante situazioni sono difficili da allenare quando si è così in pochi. Abbiamo fatto un bel lavoro sulla tecnica, ma ritmo di gioco ovviamente manca ed è anche per questo che abbiamo fatto così tante amichevoli. Ringrazio Goran per esserci venuto in soccorso, durante questo torneo, ma d’altronde “la classe non è acqua”.