Come sarà il Grifo di Oddo?

1149
Oddo di nuovo papà: è nata Greta. L'ex tecnico del Grifo saluta la nascita della terzogenita
foto: profilo twitter acperugiacalcio

Come sarà il Grifo di Oddo? Il tecnico pescarese sa adattare il modulo agli uomini a disposizione, ma i principi del suo calcio sono simili a quelli di Nesta

 

Preso atto della scelta del Perugia di puntare su Massimo Oddo come tecnico per la stagione 2019/2020 (e, visto il contratto biennale, si presume anche per quella successiva), andiamo a dare uno sguardo alle sue idee di calcio per avere una bozza del Grifo che verrà.

Partiamo dal modulo. Oddo ha dimostrato di non essere un integralista. Il suo Pescara giocava principalmente con il 4-2-3-1 o 4-3-2-1, ma nell’esperienza di Udine ha saputo mutare divenendo più pragmatico con un più accorto 3-5-2. A Crotone invece si è affidato al 4-3-3.

Sintomo che sa adattarsi agli uomini a disposizione, caratteristica ideale in un club come quello biancorosso dove il tecnico ha scarsa voce in capitolo sul mercato.

I principi del suo calcio sono però molto simili a quelli di Alessandro Nesta. E anche questo potrebbe essere stato un fattore decisivo per la scelta di Massimiliano Santopadre.

Partiamo dall’impostazione della manovra con la difesa a quattro. Pochi rinvii e centrali che si allargano per ricevere il passaggio del portiere per tentare poi di evadere il pressing avversario sempre palla a terra. Vi ricorda qualcosa?

Al Grifo pensiamo che sarà utilizzata con gran probabilità una mediana a tre. E in questo senso Oddo potrebbe riprendere un principio “bucchiano”.

I tre centrocampisti infatti devono avere la capacità di occupare gli spazi mediante una rotazione degli interpreti.

Nel suo Pescara funzionava così, un po’ come Bucchi faceva con i vari Dezi, Brighi, Zebli, Ricci…

L’idea è quindi quella di non dare alcun punto di riferimento all’avversario, con un gioco inizialmente orizzontale dove però le mezz’ali devono avere anche la capicità di inserirsi per ricevere verticalizzazioni repentine.

Leggermente diversa la situazione nell’esperienza di Udine: Oddo utilizzava Behrami come metronomo quasi fisso davanti alla difesa in una posizione più arretrata, con le mezzali Barak e Jankto più avanzate.

Ma visti i risultati ottenuti, ci piace pensare di rivedere quell’Oddo che con gli abruzzesi fece vedere i sorci verdi al Grifo tra i play-off del maggio 2015 e le vittorie di andata e ritorno nella stagione successiva.

Per l’attacco invece si aprono numerose varianti. Se dovessero arrivare degli esterni offensivi l’allenatore classe ’76 non avrebbe problemi ad allargare il proprio gioco sulle fasce come fatto col Crotone.

Ma Oddo è abile nello sfrutare tutto il talento dei trequartisti e delle seconde punte. Dunque non ci sarebbero problemi nel mettere in campo un 4-3-2-1 0 un 4-3-1-2. Anche qui tante somiglianze con Alessandro Nesta.

Sintetizzando il tutto, possiamo dire che l’ex campione del mondo è un tecnico senza dubbio coraggioso e dal calcio propositivo.

In B questa mentalità potrebbe pagare più che in massima serie, come la sua esperienza insegna, ma serviranno pedine importanti sulle fasce di difesa e in attacco.

Questo per dire che, con una rosa come quella della stagione appena passata (dove le maggiori lacune erano rappresentate dall’assenza di un vero terzino sinistro e di uno stoccatore d’area di rigore), farebbe fatica anche lui.

Ora palla alla società per il mercato estivo.

Nicolò Brillo