Con questo Perugia ideale la Serie A sarebbe assicurata

957
Curado e Vulikic rilevano gli indisponibili Sgarbi e Dell'Orco. L'attaccante toscano pronto a scendere in campo con Melchiorri

Con questo Perugia ideale la Serie A sarebbe assicurata. Abbiamo provato a formare una rappresentativa dei migliori giocatori del Perugia di queste sei stagioni di B e, per noi, questa squadra oggi sarebbe in Serie A

 

Abbiamo provato per gioco a costruire un Perugia ideale, formato dai migliori giocatori che hanno calcato il terreno del “Curi” in queste sei stagioni di B, partite sempre con entusiasmo e finite invece con delle delusioni costanti. Come allenatori abbiamo selezionato i due che hanno fatto meglio in questi sei anni, Camplone per il punteggio finale più alto e Bucchi per il miglior piazzamento finale e, come modulo, abbiamo scelto il 4-3-1-2.

In porta c’è Vicario, unico giocatore che abbiamo meritatamente inserito come titolare tra i giocatori della rosa di questa opaca stagione. Laterale destro è Faraoni, pedina fondamentale della rimonta nel girone di ritorno, dopo il suo arrivo a Gennaio, della formazione del primo anno di B che totalizzò 66 punti con mister Camplone alla guida. Laterale sinistro, senza ombra di dubbio, è Spinazzola, giocatore del Perugia nell’anno di mister Bisoli, il peggiore prima dell’attuale. La coppia di centrali è formata da Mancini, due anni al Perugia con Bisoli e Bucchi, poi arrivato come Spinazzola a vestire la maglia della Nazionale e da Magnani, ottimo nei cinque mesi a Perugia con Breda come allenatore.

A centrocampo abbiamo messo due mastini ma dotati anche di un discreto piede come il giovane Zebli a destra, titolare nell’anno di Bisoli dopo essere stato lanciato in prima squadra dalla primavera nell’anno precedente da Camplone e Filippo Bandinelli a sinistra, a nostro parere il centrocampista più forte ammirato a Perugia in questi sei anni, titolare nell’anno dei tre tecnici, Giunti, Breda e Nesta. In mezzo ai due inseriamo Prcic, il migliore nel ruolo di play tra quelli visti con la casacca biancorossa in questi anni di B.

Sul ruolo di trequartista credo che non ci siano dubbi visto che Valerio Verre ha deliziato la platea perugina nell’anno di mister Nesta, dopo aver fatto intravedere le sue brillanti qualità anche come mezzala, quattro stagioni prima con mister Camplone. La coppia d’attacco non può che essre quella del travagliato anno, ma non per loro due, del terzetto di allenatori, ovvero Alberto Cerri e Samuel Di Carmine che, nonostante le enormi difficoltà di quella stagione, misero a segno 37 gol, 15 Cerri e 22 Di Carmine.

Ci sono poi le riserve, come i due portieri, Gabriel, una buona stagione quella passata per il brasiliano, titolarissimo con mister Nesta e Rosati, miglior grifone nell’anno di mister Bisoli. In difesa merita un posto in panchina il capitano della promozione in B, Comotto, molto utile nell’anno di B di Camplone e nel girone d’andata di Bisoli, prima del “forzato” ritiro dal calcio giocato. Ci sono poi l’egiziano Hegazy, arrivato anche lui a Gennaio e protagonita delle grande rimonta nel girone di ritorno nella stagione di mister Camplone e il croato Marko Pajac, giocatore duttile, in grado di ricoprire il ruolo di laterale sinistro, di centrocampista e, all’occorrenza, anche di difensore centrale, a Perugia anche lui nello sfortunato anno dei tre tecnici.

A centrocampo, oltre a Pajac ci sono il regista Matteo Ricci, attualmente, con la maglia dello Spezia, il migliore della Serie B dopo il sannita Nicolas Viola, a Perugia nell’anno di Bucchi e Falzerano, talentuoso centrocampista del Perugia attuale.

Anche se la sua breve esperienza perugina, solo cinque mesi nel girone d’andata di due stagioni orsono, è stata negativamente condizionata da un infortunio e dalla poca considerazione su di lui da parte di mister Breda, ci piace inserire anche Pippo Falco, giocatore talentuosissimo e dotato di un tiro chirurgico, oggi meritatamente titolare in Serie A col Lecce.

Come esterni d’attacco ci sono Parigini e Falcinelli, brillanti protagonisti nell’anno di mister Camplone, anno che fa meritare la segnalazione soprattutto a Diego, nonostante il pessimo rendimento nella stagione attuale. Poi le due punte di riserva, Ardemagni, dodici gol in due mezze stagioni con la maglia del Perugia a cavallo tra quella di Camplone e quella di Bisoli e Pietro Iemmello, attuale capocannoniere della B grazie ai nove rigori trasformati e alle otto segnature su azione.

Questo, quindi, il Perugia che, a nostro parere, oggi giocherebbe quasi certamente in Serie A se ragioni economiche e la scelta, sbagliata, di voler cambiare troppo ad ogni fine stagione, non ne avessero impedito il miglior assemblaggio e il relativo consolidamento negli anni.

E voi che ne pensate?

PERUGIA (4-3-1-2) – Vicario; Faraoni, Mancini, Magnani, Spinazzola; Zebli, Prcic, Bandinelli; Verre; Cerri, Di Carmine.

A disposizione: Gabriel, Rosati, Comotto, Hegazy, Pajac, Matteo Ricci, Falzerano, Falco, Parigini, Falcinelli, Ardemagni, Iemmello.

Danilo Tedeschini