Contro lo Spezia c’è ancora bisogno della legge del Curi

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Contro lo Spezia c'è ancora bisogno della legge del Curi. Aquile mai vincenti a Perugia: una tradizione da rispettare nuovamente
foto: cittadellaspezia.com

Contro lo Spezia c’è ancora bisogno della legge del Curi. Aquile mai vincenti a Perugia: una tradizione da rispettare nuovamente

 

Dopo le due – più che positive – gare casalinghe contro Brescia e Foggia che hanno rilanciato il Grifo, gli uomini di Breda dovranno affrontare un’altra prova davanti al proprio pubblico. Sabato pomeriggio, al “Curi”, arriverà lo Spezia, squadra molto tenace e grintosa, tra le più difficili da affrontare per la sua forza difensiva.

Pertanto, Di Carmine e compagni dovranno prestare molta attenzione e avere molta pazienza visto che, probabilmente, i liguri imposteranno la sfida su una grande difesa per poi colpire gli avversari con ripartenze brucianti.

Dalla loro parte, i biancorossi avranno, comunque, il favore dei precedenti. Sin qui 6 sfide (di cui una in Coppa Italia): 4 vittorie del Grifo e 2 pareggi.

ANNI ’60: LE PRIME SFIDE

La storia di questa sfida ebbe inizio nella stagione 1961/1962 e precisamente il 25 febbraio 1962, quando le due compagini si sfidarono in una partita valevole per la 22ma giornata di serie C.

I Grifoni, all’epoca guidati da Guido Mazzetti, travolsero i bianconeri, grazie alla doppietta di Gianni Corti e alle reti di Giampaolo Cominato e di Dante Fortini: 4-0 il risultato finale al Santa Giuliana. Se, come recita uno dei detti popolari più conosciuti e citati, il “buongiorno si vede dal mattino”, la sfida appena citata fu un ottimo preludio per gli incontri successivi.

Nel campionato 1966/1967, infatti, stessa categoria (sempre serie C) e stesso risultato. Nel capoluogo umbro, a vincere fu sempre il Perugia, questa volta per 2-1. Pierluigi Gabetto aprì le marcature mentre, poco dopo, fu Angelo Montenovo a raddoppiare e a mettere al sicuro il risultato. Ad accorciare le distanze per gli ospiti fu Luigino Vallongo, ma la sua rete non fu sufficiente ad evitare la sconfitta. Era l’11 dicembre 1966.

IL NUOVO MILLENNIO ALL’INSEGNA DEL PARI

Dopo il match del 1966, le due formazioni si diedero nuovamente battaglia ben 51 anni dopo. Tuttavia, pur cambiando secolo e stadio (questa fu la prima volta che lo Spezia entrò al Curi), un elemento rimase costante, ovvero il risultato finale, sempre positivo per il Perugia, con il Grifo che mantenne la tradizione favorevole contro le Aquile bianconere.

La sfida fu molto combattuta ed equilibrata sin dal primo minuto con il Perugia che attaccò e i liguri abili a difendersi senza sbavature. Nonostante ciò, il finale della prima frazione di gara degli uomini di Andrea Camplone è a dir poco devastante.

Al 38’, un gran sinistro di Valerio Verre coglie di sorpresa l’estremo difensore argentino Leandro Chichizola, portando così in vantaggio i suoi compagni, mentre un minuto prima del rientro negli spogliatoi (44’), i biancorossi siglarono anche il 2-0: azione travolgente sulla sinistra di Fabinho che entrò in area e servì un pallone splendido a Matteo Ardemagni che, dall’altezza del dischetto del rigore, non fallì, siglando il gol dell’ex.

Nella ripresa, però, gli ospiti reagirono e accorciarono le distanze: cross dalla destra di Nenè, Edoardo Goldaniga tenta di sventare la minaccia in scivolata, ma il suo intervento è sfortunatissimo e la sfera terminò in rete.

Dopo aver sfiorato il 3-1 ancora con Verre, il Perugia rimase in 10 uomini: al limite dell’area, Ahmed Hegazy atterrò Niccolò Giannetti lanciato a rete e l’arbitro non esitò ad estrarre il cartellino rosso al difensore egiziano. Nonostante l’inferiorità numerica, la difesa biancorossa è granitica e difese il risultato fino al temine dell’incontro. Era il 28 febbraio 2015.

Da qui in poi, due pareggi consecutivi entrambi terminati a reti bianche e senza particolari sussulti. Per quanto riguarda l’incontro della stagione 2015/2016, gli uomini di Pierpaolo Bisoli non riuscirono a prevalere sugli avversari, nonostante la superiorità numerica per più di un tempo, in virtù del rosso diretto a Nico Pulzetti. Era il 6 febbraio 2016.

L’ULTIMO PRECEDENTE

Come già detto, anche l’ultimo precedente è terminato 0-0 e risale, precisamente, al 5 maggio 2017. A tre giornate dal termine, gli uomini di Cristian Bucchi sono in piena corsa play off, ma devono assolutamente conquistare la vittoria per scongiurare l’ipotesi che gli spareggi promozione non si disputino.

Il trio di testa (Spal, Frosinone e Verona) non accenna a rallentare la marcia e, quindi, tutto è nelle mani del Perugia – ma anche del Benevento, che poi “salverà” i play off grazie al gol al 90esimo di Ceravolo contro il Frosinone – che non può permettersi passi falsi. Tuttavia, sul cammino del Grifo c’è lo Spezia, diretta concorrente dalla difesa estremamente solida.

Contrariamente a quello che ci si poteva aspettare alla vigilia, ad avere le occasioni più grandi sono gli ospiti. Le più clamorose capitano entrambe sui piedi di Pablo Granoche: un suo destro si infrange sul palo, mentre un’altra conclusione viene respinta miracolosamente con i piedi da Alberto Brignoli. Per il Grifo, unica azione degna di nota è un bel sinistro del giovane Francesco Di Nolfo che termina a lato.

Nella ripresa, stesso copione con gli uomini di Bucchi che attaccano e lo Spezia che si procura la palla gol più importante: Di Carmine e compagni vengono salvati, ancora una volta, da un intervento prodigioso del proprio estremo difensore su Claudio Terzi, con il quale salva il risultato. Nell’assalto finale, il Perugia reclama a gran voce un calcio di rigore, ma l’arbitro lascia proseguire.

TABELLINO ULTIMO PRECEDENTE

PERUGIA – SPEZIA 0-0

PERUGIA (4-2-3-1): Brignoli; Del Prete (22′ st Monaco), Dossena, Mancini, Alhassan, Acampora, Gnahore (1′ st Ricci); Guberti, Mustacchio, Di Nolfo (9′ st Di Carmine); Forte. A disp.: Elezaj, Volta, Nicastro, Terrani, Vicaroni. All. Bucchi

SPEZIA (4-3-3): Chichizola; Valentini, Terzi, Ceccaroni, Maggiore; Vignali, Djokovic, Piccolo (15′ st Giannetti); Fabbrini (37′ st Signorelli), Mastinu (31′ st Baez), Granoche. A disp.: Valentini, Nenè, Errasti, Okereke, Datkovic, Pulzetti. All. Di Carlo

ARBITRO: Ghersini di Genova (Caliari – Galetto)

NOTE: 10.351 spettatori di cui 4.199 paganti. Ammonito Mastinu, Dossena, Terzi

COPPA ITALIA: IL GRIFO VINCE E SI REGALA IL VERONA

Perugia e Spezia si sono affrontate al Curi anche in un incontro valevole per il terzo turno di Coppa Italia, edizione 2014/2015.

Dopo un avvio spumeggiante, gli ospiti passano in vantaggio con Giulio Ebagua che scatta sul filo del fuorigioco e trafigge Ivan Provedel. Il Grifo spinge e sfiora il pareggio con Diego Falcinelli.

Nella ripresa ancora biancorossi in avanti, Camplone ci prova inserendo Vittorio Parigini, mossa che, poi, si rivelerà decisiva e vincente. A pochi minuti dal termine, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, dopo una conclusione dal limite, la sfera termina sui piedi di Michael Rabusic che si ritrova solo, a due passi dalla porta. Da tale distanza il centravanti non sbaglia, realizzando quello che sarà il suo unico gol in maglia biancorossa.

Con questa rete si va ai tempi supplementari. Appena iniziato l’extra-time, un guizzo di Vittorio Parigini porta in vantaggio i Grifoni. Lo stesso Parigini potrebbe realizzare il 3-1, ma il suo destro incrociato sfila sul fondo. I liguri non hanno più le forze di reagire e a passare il turno è il Perugia, che si “regala” la sfida contro il Verona al “Bentegodi”.

Michele Mencaroni