Cosa potrebbe succedere se i campionati non dovessero riprendere?

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Cosa potrebbe succedere se i campionati non dovessero riprendere? Annullamento dei campionati o ufficializzazione finale delle classifiche attuali?
Foto: reuters

Cosa potrebbe succedere se i campionati non dovessero riprendere? Annullamento dei campionati o ufficializzazione finale delle classifiche attuali?

 

La decisione del Presidente del Coni, Malagò, avallata dal decreto di ieri sera del Governo Conte, ha, finalmente, bloccato il calcio, anche se tardivamente come dimostrano i casi di positività nel professionismo dei quattro giocatori della Pianese e del calciatore della Reggio Audace, nel Girone A e nel Girone B di C.

Il decreto blocca tutto lo sport fino al 3 Aprile e l’augurio è che per quella data l’emergenza coronavirus sia debellata, se non completamente, almeno in buona prcentuale. Ma se questo, tocchiamo ferro, non dovesse accadere, che fine farà questa stagione del calcio.

Già ripartendo il 4 Aprile si creano problemi enormi di calendario, almeno per la Serie A, vista la presenza di formazione italiane nelle Coppe e l’imminente inizio degli Europei.

Ma anche la disputa degli Europei è in forse, visto che l’emergenza coronavirus sta dilagando in tutta Europa. Se l’Uefa dovesse prendere la decisione di rinviare all’anno prossimo la manifestazione si  potrebbe quindi giocare fino al 30 Giugno e ci sarebbero ancora i margini per salvare la stagione, magari eliminando d’ufficio playoff e playout, per quanto riguarda la Serie B e la Serie C, facendo valere a fine torneo le posizioni della classifica per deterinare promozioni e retrocessioni,   anche se il tempo per giocare rispettivamente dieci e otto partite, quelli che mancano per terminare questi due campionati e i successivi spareggi,  utilizzando i turni infrasettiminali, ci sarebbero. 

Ma che succederebbe nel caso che l’emergenza, tocchiamo ferro, andasse per le lunghe e i campionati non dovessero riprendere?  Non ci sono precedenti al riguardo e le soluzioni sarebbero due.

L’annullamento totale dei campionati, poco praticabile dopo che ne sono stati giocati più dei due terzi  o ufficializzare come finali le classifiche attuali, consentendo, magari anche al 30 giugno, di disputare il recupero tra Ascoli e Cremonese, vedremo poi il perchè.

Questo, quindi,  il quadro completo, se i campionati di calcio non dovessero più riprendere in questa stagione:

SERIE  A

Scudetto alla Juventus, Brescia, Spal e Lecce (per la peggior differenza reti rispetto al Genoa, a parità di scontro diretto, retrocederebbero in B, Lazio, Inter e Atalanta, oltre alla Juve, accederebbero alla Champions League, Roma e Napoli in Europa League oltre, non essendoci un vincitore della Coppa Italia) la settima, il MIlan.

SERIE  B

Benevento, Crotone e Frosinone sarebbero promosse in Serie A, Cremonese o Venezia (per questo occorrerebbe recuperare Ascoli-Cremonese perchè nel caso di successo dei lombardi a retrocedere sarebbe il Venezia), Trapani, Cosenza e Livorno retrocederebbero in C.                   

SERIE C

Sarebbero promosse in Serie B, Monza, Vicenza e Reggina, prime nei tre gironi e il Bari come seconda con più punti. Retrocederebbero nei dilettanti: Olbia, Pianese e Gozzano nel Girone A, Arzignano, Rimini e Fano nel Girone B, Bisceglie, Rende e Rieti nel Girone C.

SERIE D

Sarebbero promosse in Serie C  le attuali capoliste dei nove gironi di D: Lucchese, Pro Sesto. Campodarsego, Mantova, Grosseto, Matelica, Turris, Bitonto e Palermo.                                                                                   

L’augurio di tutti è che dal 4 Aprile si possa ricominciare a giocare, soprattutto perchè vorrebbe dire che questa brutta bestia è stata se non debellata del tutto, almeno molto limitata!

Danilo Tedeschini