Cosmi e Tedino in paradiso, Perugia nell’abisso dell’inferno

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Cosmi e Tedino in paradiso, Perugia nell'abisso dell'inferno. L'uomo del fiume ha rivitalizzato l'Ascoli, il palermitano campione d'inverno. Grifo allarmante

Cosmi e Tedino in paradiso, Perugia nell’abisso dell’inferno. L’uomo del fiume ha rivitalizzato l’Ascoli, il palermitano campione d’inverno. Grifo allarmante

 

Paradiso, Purgatorio ed Inferno di Dan.Te

Paradiso                           

10 Alfredo Donnarumma e Francesco Caputo

I gemelli del gol dell’Empoli sbancano il “Curi”, con una doppietta Donnarumma, con un gol e un secondo propiziato (deviazione decisiva di Volta) Caputo, re assoluto dei cannonieri dell’andata con quindici gol, undici quelli di Donnarumma. E grazie alle loro reti l’Empoli chiude al terzo posto!

9Daniel Ciofani

Il centravanti del Frosinone trascina i suoi compagni alla rimonta sul campo del Foggia realizzando la fondamentale doppietta che permette ai ciociari di chiudere l’andata al secondo posto e al bomber di Avezzano di “girare” in doppia cifra! 

8 Serse Cosmi e Bruno Tedino

Se l’Ascoli non è più ultimo lo deve in gran parte all’allenatore perugino, imbattuto da quando è subentrato sulla panchina picena. E dopo tre pareggi, alquanto sfortunati, l’Ascoli è andato ad espugnare il terreno del Brescia, salendo, appunto, al penultimo posto. Un buon viatico per il girone di ritorno. Il rotondo successo del Palermo sulla Salernitana al “Barbera” consente ai rosanero di laurearsi meritatamente Campioni d’Inverno, nonostante le note vicissitudini societarie. Grosso merito va al tecnico Bruno Tedino che, oltre gli ottimi risultati conseguiti, ha tenuto coeso il gruppo.                                                                

7 Cittadella, Cremonese, Pescara, Entella ed Avellino

Bel successo esterno del Cittadella a Vercelli. I tre, preziosissimi punti conquistati al “Piola” permettono alla formazione di mister Venturato di chiudere meritatamente l’andata in zona playoff,  col sesto posto in condominio con la Cremonese che, nel finale della gara casalinga contro il Cesena riesce a superare il munito fortino della formazione di Castori. Anche il Pescara di Zeman coglie il successo casalingo contro il Venezia negli ultimi minuti. Grazie a questi tre punti gli abruzzesi girano in undicesima posizione, a due lunghezze dalla zona playoff. Identico successo casalingo per due a uno per Entella ed Avellino, rispettivamente contro il Novara quello dei liguri, contro la Ternana per gli irpini, usciti con questo successo dalla zona playout, che chiudono tredicesimi al giro di boa, un gradino sopra l’Entella, quattordicesima insieme al Novara e al Perugia.                                                                                

Purgatorio

6 Spezia e Bari

I due pareggi a reti bianche colti sui difficili terreni, del Parma per lo Spezia, del Carpi per il Bari, consentono ai liguri di chiudere l’andata all’ottavo posto, in zona play-off e alla formazione di mister Grosso di occupare il terzo posto, in condominio con l’Empoli, al giro di boa.

5 Parma e Carpi

Le due emiliane sono entrambe bloccate sullo zero a zero casalingo, rispettivamente dallo Spezia i ducali e dal Bari il Carpi. La squadra di mister D’Aversa gira così al quinto posto mentre quella di mister Calabro chiude l’andata al nono, a pari punti col Venezia, ad una sola lunghezza dai playoff.

Inferno

4 Cesena e Venezia

Amare sconfitte di misura, maturate nei finali di gara, per romagnoli e lagunari. Quella del Cesena a Cremona, a causa della rete del solito Paulinho, quella del Venezia a Pescara, con Valzania che  punisce la sua ex squadra. La battuta d’arresto fa nuovamente scivolare la formazione di mister Castori  in zona playout, al quintultimo posto mentre estromette per la prima volta dalla zona nobile quella di mister Inzaghi, nona insieme al Carpi.

3 Ternana, Novara

La sconfitta di misura della Ternana nell’importante scontro diretto di Avellino ricaccia nuovamente  le fere al terzultimo posto, facendo ultriormente vacillare la panchina di mister Pochesci. Il Novara si fa rimontare dall’Entella a Chiavari e scivola ad una sola lunghezza dalla zona a rischio, confermando il suo momento negativo, due soli punti nelle ultime quattro giornate per la formazione di mister Corini.

2 Salernitana e Foggia

Tonfo della Salernitana sul campo della capolista Palermo. I campani recriminano, però, per una rete non concessa loro sullo zero a uno (il pallone sembra aver varcato per intero la linea di porta). La formazione di mister Colantuono, una vittoria e due sconfitte per il tecnico romano da quando siede sulla panchina granata, chiude al dodicesimo posto il suo anonimo girone d’andata. Brutta sconfitta casalinga del Foggia contro il Frosinone. I satanelli si illudono nel primo tempo grazie alla rete di Beretta ma vengono castigati nella ripresa dalla doppietta di Daniel Ciofani. Quartultimo posto, in piena zona playout, per la formazione di mister Stroppa al giro di boa.       

1 – Brescia e Pro Vercelli

Sanguinose sconfitte di misura per il Brescia, al “Rigamonti” contro l’ex fanalino di coda Ascoli e per la Pro Vercelli, al “Piola” contro il Cittadella. I piemontesi chiudono l’andata all’ultimo posto, con il subentrato tecnico Atzori che colleziona la seconda sconfitta in altrettante partite. Zona playout e quintultimo posto, invece, per la squadra di mister Marino, sempre più a rischio esonero. 

0 Perugia                                                                                                                     

L’ennesimo rovinoso tonfo casalingo, stavolta è l’Empoli a passeggiare al “Curi”, certifica il Perugia come la più grande delusione di questo girone d’andata. Partita per migliorare il quarto posto dello scorso anno  la squadra del presidente Santopadre termina l’andata solo una lunghezza sopra la zona a rischio e soltanto tre punti  sopra la retrocessione diretta. Mister Breda, subentrato a Giunti a metà girone, ha fatto peggio del suo predecessore e ora la sua panchina è a forte rischio!

Dan.Te.