Cosmi: “Unico pentimento il 4-3-3”

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Cosmi: “Unico pentimento il 4-3-3”. Il tecnico perugino a La Gazzetta dello Sport: “Dichiarazioni contro la squadra? Volevo farmi capire. Nicolussi tra i tre migliori giovani della B”

 

Intervistato dalla “rosea”, il tecnico del Perugia Serse Cosmi è tornato a parlare a 360 gradi su emergenza virus, Perugia, Gaucci e molto altro. Queste alcune delle dichiarazioni rilasciate a Guglielmo Longhi de “La Gazzetta dello Sport”.

“Se mi annoio? Non tanto, ascolto musica, guardo tv, anche le vecchie partite della Nazionale. E poi qui in campagna si sta bene. Ai giocatori abbiamo mandato un programma di lavoro personalizzato, per quello che può servire. La ripresa non sarà semplice”.

Come vive Perugia questo momento?

“C’è paura, ma la situazione non è tragica come al Nord. Ho amici a Brescia che mi raccontano cose terribili. Mi interessa poco dei campionati, pensare al calcio è una follia adesso. Ora bisogna salvarsi nella vita, non dalla retrocessione”.

Passaggio poi sull’iniziativa del club biancorosso di far telefonare alcuni suoi abbonati dai propri tesserati.

“Una bella idea della società per restare vicini alla nostra gente, sono coinvolti anche i giocatori”.

Come ha trovato Perugia dopo 16 anni?

“Un po’ intristita, direi impigrita. É un momento particolare, non è solo questione di presenze allo stadio, ricordo che con Gaucci c’erano 15mila tifosi sugli spalti. Bisogna ricreare quella mentalità vincente che si fatica a vedere. Perugia è sempre stata una piazza di primo piano, in tempi recenti da qui sono passati giocatori di A come Politano, Spinazzola e Mancini solo per fare qualche esempio. Dobbiamo cominciare un altro ciclo. Ma non sono assolutamente pentito della scelta, questo periodo difficile mi ha fatto capire quanto amo la squadra, la città. Ora usciamo da questo dramma e ripartiamo. L’obiettivo restano i play-off”.

Cos’è successo in campionato?

“Non tutte le 5 sconfitte di fila sono meritate. Dovremmo avere tre punti in più. L’1-0 con la Salernitana può dare la svolta. Dichiarazioni contro la squadra? Non sono pentito, i giocatori avevano avuto un atteggiamento inaccettabile. Non mi piacciono le mezze parole, volevo farmi capire e il presidente era più arrabbiato di me”.

Cosmi, in questa sua seconda esperienza al Grifo ha un solo pentimento…

“Non rifarei il 4-3-3. La squadra segnava poco e ho cambiato. Il marchio di fabbrica resta il 3-5-2”.

Interpellato sui migliori giovani della cadetteria, l’uomo del fiume non ha dubbi.

“I migliori? Dico uno dei nostri: Nicolussi Caviglia, può crescere tanto. Poi dico Ricci dell’Empoli e Caligara del Venezia”.

Chiosa sulla scomparsa di Luciano Gaucci avvenuta l’1 Febbraio.

“Una perdita enorme, sapevo che stava male, ero in contatto con i figli. Non posso dimenticare quello che ha fatto. Ha cambiato la mia vita e quella della mia famiglia”.

Nicolò Brillo