Dal “magari un punto” al blitz: quando grinta e carattere fanno la differenza

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Dal “magari un punto” al blitz: quando grinta e carattere fanno la differenza. Il Perugia a Crotone ha dimostrato di essere più forte degli infortuni, delle assenze last-minute e di un volo rimandato alla mattina di sabato. Questo il “peso” di portare il Grifo sul petto

 

“Perugia dalle molte facce”.

“Perugia spesso non convincente, ma comunque attaccato ai primi”.

“Una gara buona seguita immediatamente da una mediocre”.

“Perugia con tanti moduli, alla ricerca di quello vincente”.

“Oddo in cerca del modulo, che sembra ancora non avere le idee chiare”.

“Difesa ballerina”.

“Attacco in cui segna solo Iemmello”.

“Melchiorri quasi corpo estraneo”.

Questi sono alcuni temi trattati negli ultimi mesi, mentre si stava arrivando alla sfida con la capolista Crotone, allo “Scida”, inviolato da diversi mesi.

Più o meno tutti concordavamo con il refrain “squadra ottimamente grintosa e volenterosa, ma tante sono le cose da registrare sotto il profilo tattico”.

E tutti concordavamo che – sì – bisogna sempre tentare di riportare da Crotone il risultato pieno, ma a mezza bocca ci dicevamo che tornare con un punto, sarebbe stato un grandissimo risultato.

Poi ci si mette pure per traverso la dea Eupalla.

Venerdì il charter che doveva portare i Grifoni in Calabria ha un guasto e deve essere sostituito.

I Grifoni, quindi, devono partire sabato mattina passando in pratica direttamente dall’aereoporto al campo.

E già tutti noi pensiamo che per le preziose gambe dei nostri non fosse il massimo, vista anche la caratura dell’avversario.

Poi Falcinelli – titolare annunciato e carichissimo, in cerca del primo gol (da ex) in campionato –  si deve improvvisamente fermare per un virus intestinale, sostituito da un Buonaiuto in non perfette condizioni.

“OK, mettiamoci l’anima in pace: oggi ne prendiamo 4 e torniamo a casa”.

Risultato: ottima gara, 2-3 per il Grifo, interrotta l’imbattibilità dello “Scida”, 3 punti e secondo posto assoluto in classifica.

Non solo.

Oltre al “solito” King Peter, stavolta a segno anche il redivivo Melchiorri con un gol di rapina, intelligenza e tecnica, nonché Di Chiara con una rasoiata a fil di palo.

L’inedita difesa a 3 a causa delle assenze degli infortunati Angella e Sgarbi, che riesce a tenere, anche grazie ad un Vicario da 10 in pagella, il quale – con almeno 4 “miracoli” – ci garantisce la vittoria.

Un centrocampo – ancorché privo dell’infortunato Kouan – finalmente efficace.

Un Oddo che legge perfettamente la gara con gli innesti giusti al momento giusto (su tutti Falzerano e Melchiorri).

Tutti – in testa Capitan Rosi – con grinta ed “attributi”, come ci mostra la bellissima foto del “Bomber” Settonce.

La partita di sabato allo “Scida” in definitiva è la prova provata di quello che scrivevo la scorsa settimana.

Questa è una squadra di gran carattere e volontà, una squadra che ha fegato e “palle”, che quando trova il giusto assetto tattico, non teme nessuno e può giocarsela fino in fondo.

Sicuramente c’è ancora da lavorare, soprattutto in difesa, dato che – comunque sia – abbiamo preso 2 gol.

Ma finché ne facciamo 1 in più degli avversari, va bene così.

Poco altro c’è da dire, se non che spero di rivedere spesso in questa stagione lo stesso carattere dello “Scida”.

Un plauso finale sui 60 nostri “eroi” – giustamente celebrati anche dal Presidente Santopadre – che si sono “sciroppati” quasi ben 1600 Km a/r per stare vicino al Grifo e tifare in nostri colori.

Ancora una volta i “freghi” della Nord ci rendono orgogliosi di essere perugini.

Onore a voi!

Ora godiamoci questo temporaneo secondo posto e quello che sarà (da sabato in poi), sarà.

L’importante è continuare a vedere – anche nelle giornate meno fortunate ed anche a prescindere dal risultato – gli 11 leoni di Crotone.

È questo il “peso” di portare il Grifo sul petto.

Avv. Gian Luca Laurenzi