Della serie: gli episodi fanno la differenza

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A Venezia un arbitro che non porta fortuna al Grifo. Sarà Francesco Forneau a dirigere il match del
foto: GrifoFans.it

Della serie: gli episodi fanno la differenza. Grave l’errore di Fourneau sul gol di Falasco

 

La partita

Dopo un primo tempo in cui la quaterna arbitrale, diretta da Francesco Fourneau della sezione di Roma 1, non ha avuto particolari problematiche nel portare avanti la gara in quanto le due squadre hanno “dosato“ l’agonismo rendendo la stessa direzione lineare e sicura. Nel secondo tempo, complice il risultato sempre in bilico e la stanchezza causata in gran parte dal terreno di giuoco appesantito dalle piogge e dal freddo della serata autunnale perugina, la gara è salita notevolmente di tono rendendo la prestazione del fischietto capitolino più probante.

La prestazione

Sicuramente possiamo dividere, disegnando con un pennarello una linea immaginaria, la prestazione in due parti distinte e separate. Buono il primo tempo in cui il Direttore di gara romano porta avanti la partita con fare sicuro e determinato intervenendo solo quando il caso lo richiedeva. Nel secondo tempo la partita sale di tono subito con il gol quasi immediato del pareggio cosentino con marcatore Sciaudone e per l’arbitro aumenta il lavoro sia in fase preventiva che repressiva. Ad onore del vero non commette molti errori complessivamente. Corretta  l’espulsione al 94′ di Dragomir (molto ingenuo nella circostanza), reo di una testata a Machach che lascia il Perugia in 10 uomini. L’errore plateale è al 66’ in cui viene convalidata una rete al Perugia irregolare. Falasco si avventa su un angolo dalla sinistra di Dragomir e devia la palla in rete ma con il braccio sinistro. L’arbitro Fourneau non se ne avvede e, non avendo il supporto del Var, convalida. Senza macchie prestazione dei colleghi assistenti.

Il commento

Francesco Fourneau e’ certamente un buon arbitro per il campionato cadetto, ma come accennato nel titolo gli episodi fanno la differenza. In gare molto equilibrate come quelle della Lega di B un episodio come quello visto ieri sera al “ Renato Curi “ può, e spesso lo fa determinare l’esito di una gara. Chiaramente non è stato aiutato dal posizionamento e si è perso il gol di braccio. Un arbitro che ambisce, come lui, alla Serie A deve essere bravo, scaltro e pure fortunato. Ricordo a tutti i lettori che la nuova interpretazione dei falli di mano in area di rigore esclude qualsiasi valutazione sulla volontarietà o meno. Irrilevante ai fini della valutazione, essendo un attaccante, che le braccia siano distese lungo il corpo.

Luca Fiorucci