Drole e Ardemagni ribaltano gli amaranto

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Tanti sorrisi tutti in una volta in casa Perugia. Felicità per la vittoria sul Livorno, un 4-1 in rimonta che proietta i grifoni in zona playoff, felicità per la vena ritrovata di Matteo Ardemagni, autore di una doppietta, felicità per la prima storica rete in un campionato professionistico per Drolè.

Le pagelle di Perugia-Livorno a cura di Federico Ricci:

PERUGIA
ROSATI 6: Come spesso gli accade fa lo spettatore aggiunto ma viene punito dall’ennesima prodezza balistica da fuori area. Spesso è l’unico modo per trafiggerlo;

DEL PRETE 5,5: Serata così così per il laterale biancorosso che si propone spesso in avanti ma sbaglia una miriade di cross;

VOLTA 6: Gara come al solito di grande sostanza. Peccato per il giallo ma era inevitabile che prima o poi si “pulisse la fedina”;

BELMONTE 5,5: Complice qualche linea di febbre concede qualche sbavatura di troppo in marcatura e sbaglia qualche rilancio complicato;

SPINAZZOLA 6,5: Moto perpetuo. Spinge come un forsennato e cerca la via del gol con conclusioni spesso pericolose. Serve un grande Ricci a negargli la via del gol nel primo tempo;

ZEBLI 6: Bada al sodo. Nella ripresa con Rizzo forma un duetto di grande duttilità e dinamicità;

TADDEI 5,5: Stanco, fa girare palla il meglio possibile ma si deve arrendere a qualche acciacco di troppo. Risente delle troppe gare ravvicinate; (RIZZO 6: Entra subito in partita con un contributo più che sufficiente);

DELLA ROCCA 6: Pericoloso con due colpi di testa che meritavano miglior sorte. Ammonito, Bisoli lo lascia fuori nella ripresa; (ARDEMAGNI 7: Ad inizio ripresa gli viene chiesto di attaccare l’area e spingerla in rete, lui recepisce e segna una doppietta alla Pippo Inzaghi. Può il Grifo privarsi di un attaccante così?);

ZAPATA 5: Mai in partita. Quando si accentra ha qualche buono spunto ma da laterale proprio non funziona; (DROLE 7,5: Spacca letteralmente in due la difesa del Livorno. Prima segna e pareggia i conti, poi serve due assist ad Ardemagni. Nel mezzo parte in velocità almeno altre due volte. L’arma in più del Perugia e prima rete tra i pro. La scoperta più bella) (IL MIGLIORE);

DI CARMINE 6: S’impegna molto, corre, rincorre ma la lucidità è calata rispetto ad un paio di gare fa;

PARIGINI 6: Meriterebbe qualcosa di più ma l’ingenuità con la quale si fa allontanare dall’arbitro fa gridare di rabbia. Doti tecniche sopra la media, a volte si perde in un “bicchier d’acqua”;

All. BISOLI 6,5: Sceglie Zapata al posto di Drolè, tra i migliori nella gara di Bari. La mossa non paga ma fortunatamente se ne accorge subito e con le sue mosse ribalta il risultato contro il Livorno.

LIVORNO

RICCI 6,5: Se il Livorno resta a galla anche nella prima frazione è merito del suo estremo difensore; (IL MIGLIORE);

CALABRESI 5,5: Timido e poco autoritario, si fa surclassare spesso sulla fascia di competenza (BIAGIANTI SV);

GASBARRO 5,5: Anche lui non è esente da colpe in fase di marcatura;

LAMBRUGHI 5: Si affida spesso al fallo per fermare gli attacchi biancorossi. Da uno della sua esperienza ci si aspetta di più;

GONNELLI 5: Quando entra Drolè dalle sue parti si aprono distese. Va in affanno ripetutamente;

MOSCATI 6: Il buon Marco prova a castigare il suo Perugia. Bellissimo gol ma sappiamo quanto abbia pesato sul suo morale spingere in rete quella palla; (RAFATI SV);

LUCI 5,5: Tampona il più possibile ma in fase di costruzione sbaglia e tanto;

SCHIAVONE 5,5: Buon primo tempo, ripresa in cui cala nell’anonimato;

PASQUATO 6: La sua velocità crea parecchi scompigli alla difesa perugina. Cala alla distanza; (BUNINO 5,5: Il giovane classe ’96 cerca di fare il possibile ma la gara era già compromessa);

COMI 4: Rovina la gara con un rosso stupido. Il Grifo ringrazia, Mutti un po’ meno;

JELENIC 5,5: Anche lui parte bene poi lentamente scompare dal campo;

All. MUTTI 5: Difficile giudicare un Livorno a cui mancavano nell’ordine Pinsoglio, Maicon, Ceccherini, Emerson, Cazzola, Palazzi e Vantaggiato. Gli amaranto si sgretolano come neve al sole, complice anche la stupidaggine di Comi che li lascia in dieci.