E’ festa anche a Cagliari. 180′ decisivi per la griglia playoff

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E anche il Cagliari è in Serie A. Questa la sentenza che emette il terzultimo turno di campionato che registra inoltre ben sei pareggi, cinque per uno a uno, quattro vittorie interne ed una sola esterna, proprio quella del Cagliari. Ventiquattro le reti segnate mentre crescono di nuovo le espulsioni, sei. In zona play-off svetta il Pescara, di nuovo terzo da solo, mentre a questo punto  al Livorno, per salvarsi, serve solo un miracolo.

Promozioni dirette e zona play-off                                                                                                                                                   

Mentre il Crotone, capolista con settantanove punti, celebra davanti ai suoi tifosi la storica promozione, conquistata la settimana precedente a Modena, impattando con il Latina, è il Cagliari a festeggiare la Serie A, raggiunta con il netto successo in casa del Bari. Tutta la Sardegna impazzisce per l’immediato ritorno dei rossoblu, secondi a due lunghezze dai pitagorici, nella massima serie, come da pronostico. Sempre incertissima la lotta per i piazzamenti nei play-out e per l’ultimo posto disponibile nella griglia. Turno favorevolissimo al Pescara, che strapazza in casa il malcapitato Lanciano nel derby e riconquista la terza posizione a quota sessantotto.  Al quarto posto, con un punto di ritardo troviamo il Trapani che, nel finale, trova un preziosissimo pari a Vercelli. Il pesante capitombolo casalingo contro il Cagliari fa scivolare il Bari al quinto posto, a quota sessantacinque, in compagnia dello Spezia, vittorioso di misura al “Picco” sul Brescia. Novara e Cesena chiudono la zona nobile apparigliate al settimo posto con sessantadue punti. I piemontesi regolano in casa, con una rete per tempo, l’Ascoli, mentre il Cesena torna imbattuto dalla trasferta di Terni.

Centroclassifica                                                                                                                                                                                  

Ad uscire dalla griglia play-off, questa settimana, è l’Entella, battuta in rimonta a Vicenza. Liguri noni, ma ad una sola lunghezza dal sogno. Il Brescia cede l’intera posta a la Spezia ed è raggiunto al decimo posto, a quota cinquantaquattro, dal Perugia, al terzo pareggio consecutivo, stavolta a Livorno. Con i pareggi conquistati rispettivamente, in casa contro il Como e in trasferta a Terni, raggiungono la matematica salvezza l’Avellino e la Ternana, dodicesimi a braccetto con quarantanove punti. Manca ancora un punto per far festa, invece, al Vicenza, quattordicesimo a quota quarantotto, che al “Menti” ribalta con merito nella ripresa l’iniziale vantaggio dell’Entella. La sconfitta subita a Novara lascia ancora qualche piccola preoccupazione all’Ascoli, quindicesimo con quarantasei punti mentre dovrà ancora stringere i denti la Pro Vercelli, sedicesima a quota quarantatre, fermata sul pari casalingo dal Trapani e che rimane sempre solo una lunghezza sopra la zona a rischio.

Zona play-out e retrocessioni dirette

Ancora le stesse tre squadre, apparigliate al sestultimo posto con quarantadue punti, aprono la zona bollente. Sono la Salernitana e il Modena, che terminano a reti bianche il loro scontro diretto dell’“Arechi” e il Latina, che strappa un prezioso punto allo ”Scida” contro la capolista Crotone. Si fa delicatissima la posizione del Lanciano, travolto a Pescara nel derby, terzultimo a ben tre lunghezze dal trio delle sestultime mentre è ormai disperata la posizione del Livorno che non va oltre il pari casalingo contro il Perugia. Labronici penultimi a quota trentotto. Nonostante sia già retrocesso si fa onore il Como che va ad impattare al “Partenio-Lombardi” contro l’Avellino. Lariani ultimi con trenta punti.

Top player

Era la favorita della vigilia e, se pur con qualche problemino emerso nel girone di ritorno, la “corazzata” Cagliari ha brillantemente raggiunto l’agognato porto della Serie A. Joao Pedro, Farias, Sau, Di Gennaro, Fossati, il magionese Ceppitelli, il portierone Storari, lo sfortunato capitano Dessena, il tecnico Rastelli i maggiori protagonisti di questa impresa ma la ribalta la merita il giovane Presidente Giulini che, dopo la retrocessione dello scorso anno, ha rilanciato alla grande, vincendo subito la scommessa del ritorno in A.