Falzerano: “Ho sempre rispettato i ruoli”

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Falzerano: “Ho sempre rispettato i ruoli”. Il centrocampista del Grifo: “Non commento le mancate convocazioni, Inzaghi mi ha cercato ma felice di esser rimasto a Perugia”

 

È solo nella sua casa di Perugia in questo periodo difficile. Con sè non ha nemmeno il suo amato pianoforte per esercitarsi e farsi compagnia: si è rotto proprio alla vigilia dell’emergenza. E allora Marcello Falzerano, centrocampista del Perugia, si dedica in parte all’attività fisica, guarda le serie tv e si prepara pure il pane in casa.

“È una situazione incredibile, solo due settimane fa ero sul litorale romano con la mia fidanzata. Poi sono arrivati i decreti che ci hanno blindato in casa. Però è giusto fare così, per tornare prima possibile alla normalità”.

Si passa poi subito a quelle mancate convocazioni…

“Non voglio commentare l’accaduto – precisa – dico solo come sono fatto io: ho sempre rispettato i ruoli, il Presidente, il direttore e il mister. È il mio modo profondo di essere e tutte le mie scelte le ho sempre fatte per il bene del gruppo”.

L’attuale mister del Benevento, rivela, lo aveva contattato l’estate scorsa per proporgli di seguirlo a Benevento e  Marcello un pensierino ce l’aveva fatto, viste le ambizioni della società campana. Poi non se ne è fatto nulla e lui è stato felice di rimanere a Perugia.

“Inzaghi mi ha cercato, ma sono felice di restare a Perugia. Qui sento il calore dei tifosi”.

I tifosi perugini sono stati felici di rivederlo tra i convocati e in campo, anche perché, nell’altalenante stagione del Grifo, il suo rendimento è comunque risultato tra i più costanti.

“È mancato qualche gol, perché quest’anno arrivo meno al tiro e poi qualche rete l’ho proprio divorata, come quella nel finale con la Salernitana”.

Qualcuno lo ritiene  elemento indispensabile del centrocampo biancorosso. Lui si trova a suo agio come mezzala nel 3-5-2 di Cosmi.

“Sono una mezzala atipica, ma non sono adattato nel ruolo. Cosmi interpreta il modulo a cinque in maniera molto simile a quella del Venezia di Inzaghi”.

Sempre parlando di mister, come ha vissuto Falzerano il passaggio da Oddo a Cosmi?

“Le differenze tra i due stanno soprattutto nel rapporto con lo spogliatoio e nei metodi di allenamento.  Oddo era un po’ più distaccato, mentre Cosmi tende a stare più in mezzo a noi, fa la chiacchierata, ci fa ascoltare la musica, dalla techno alla pop italiana anni sessanta, ai nuovi cantautori come Ultimo. Le differenze negli allenamenti? Con Cosmi tutti i lavori, anche quelli per potenziare gli aspetti atletici, vengono fatti sempre con la palla, mentre con Oddo non era così. Ma sia quando le cose andavano male con Oddo, sia nelle cinque sconfitte con Cosmi, io ho sempre detto ai miei compagni che il problema non erano i tecnici, ma noi che scendevamo in campo”.

A parte questa imputazione di responsabilità, Marcello non ha una spiegazione univoca per la crisi del pre-Salernitana.

“Ne abbiamo parlato tanto tra noi, ma non siamo riusciti a chiarirlo, ci siamo solo detti che dovevamo tornare a lavorare più di prima. La cosa strana è che poi noi già eravamo un gruppo positivo, di bravi ragazzi”.

Falzerano, pur dicendo di non credere molto al ritiro come strumento risolutivo, riconosce che i giorni passati a Cascia non sono stati inutili.

“Sono serviti a ricreare la giusta tensione, a mettere a fuoco l’importanza della partita e cosa si deve fare per affrontarla al meglio. Però, i giocatori forti sono quelli che sanno concentrarsi sugli impegni anche senza stare in ritiro, cioè che hanno una forza mentale e la capacità di trovare le giuste motivazioni a prescindere. E in questo noi dobbiamo migliorare”.

Già, migliorare, ma per arrivare fino a dove?

“Ai play off, possiamo ancora rientrare nella zona spareggi e giocarcela alla grande, ma solo se manteniamo lo spirito e la mentalità che abbiamo avuto contro la Salernitana”.

Si ringrazia per la collaborazione Tifogrifo.com