Foggia nel segno della storia: tanto attacco, poca difesa

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Foggia nel segno della storia: tanto attacco, poca difesa. I pugliesi sono squadra fortemente offensiva ma annoverano la seconda peggior difesa del campionato. Contro il Grifo Padalino senza Gerbo, Camporese e Deli

Foggia nel segno della storia: tanto attacco, poca difesa. I pugliesi sono squadra fortemente offensiva, ma annoverano la seconda peggior difesa del campionato. Contro il Grifo Padalino senza Gerbo, Camporese e Deli

 

Il 2-2 di Cittadella ha sancito il terzo pareggio consecutivo per il Perugia. Anche dal Veneto, nonostante la vittoria sia stata ancora rinviata, sono arrivati ancora segnali importanti per Mister Nesta che, più che segnali, sono conferme: il Grifo ha grinta e personalità e,in qualsiasi campo si trovi, non rinuncia mai a giocare (a tratti esprimendo pure un ottimo calcio).

Alla fine del 2018 e del girone d’andata mancano due gare che ci diranno ancora di più sul proseguimento di stagione dei biancorossi e che, probabilmente, “influenzeranno” anche il mercato invernale. Dopodiché, potremmo iniziare a stilare un primo bilancio.

Andando per gradi, il 27 dicembre al Curi, arriverà il Foggia, squadra affamata e alla ricerca di punti.

I pugliesi stanno, infatti, attraversando un periodo molto complicato, l’ennesimo della stagione. Per i “satanelli”, infatti, il campionato è iniziato subito in salita, in virtù della penalizzazione di ben 8 punti, non facile da recuperare specie se ci sono 6 partite in meno.

Mentre, per comprendere l’attuale momento dei pugliesi è sufficiente guardare i risultati che parlano chiaro: 1 vittoria nelle ultime 9 gare, con conseguente cambio di allenatore (Padalino è subentrato a Grassadonia).

Diretta conseguenza è una classifica complicata che vede il Foggia al terzultimo posto con 12 punti.

Tuttavia attenzione: i pugliesi hanno compiuto un cammino di 5 vittorie, 5 pareggi e 6 sconfitte e, senza la sopracitata penalizzazione, i punti sarebbero 20, tre soli in meno rispetto al Perugia.

Quindi, guai a sottovalutare la compagine rossonera che, sebbene con tantissimi problemi, è una squadra più che mai viva. Un altro dato da prendere in considerazione è quello relativo alle reti subite.

Con 26 gol presi, la retroguardia dei satanelli è la seconda peggior difesa del campionato, insieme a quella del Carpi e dietro solo a quella del Padova.

ORGANICO

La dirigenza pugliese ha compiuto diverse operazioni di mercato, alcune anche veramente importanti specialmente in attacco.

Partendo subito da questo reparto, il Foggia ha acquistato due centravanti che possono essere considerati senza alcun dubbio tra i più forti della categoria: Iemmello e Galano.

Il primo, dopo la doppia parentesi in serie A con le maglie di Sassuolo e Benevento, ha deciso di scendere di categoria e tornare nella squadra che lo lanciò definitivamente. Iemmello, infatti, ha già collezionato 72 presenze e realizzato ben 45 reti (sebbene in Lega Pro) con la maglia del Foggia riportando i pugliesi in serie B e diventando l’idolo della tifoseria.

Galano, invece, foggiano doc, nel corso degli anni ha dimostrato di essere tra gli attaccanti più forti della categoria: nella passata stagione 15 gol in 33 presenze con la maglia del Bari.

Altro elemento centrale dell’attacco rossonero è il grande ex di giornata ovvero Fabio Mazzeo, entrato nelle grazie dei tifosi del Grifo soprattutto per essere stato uno degli uomini più decisivi del ritorno in serie B (13 gol in 31 presenze nella stagione 2013/2014).

Tra l’altro, Mazzeo è tra gli attaccanti più prolifici del recente passato del Perugia con 45 reti in 4 stagioni, andando sempre in doppia cifra. Score importante anche quello realizzato dal centravanti con la maglia del Foggia: 43 gol in 77 presenze.

Completano il reparto offensivo Chiaretti (altro colpo di mercato estivo), Cicerelli e Gori. Partiti, invece, Nicastro, Sarno, Chiricò, Beretta e Fedato.

Andando a ritroso, anche a centrocampo la dirigenza ha messo a segno un grandissimo colpo acquistando a titolo definitivo Kragl, l’uomo più determinante della passata stagione e, probabilmente, uno dei centrocampisti più forti della cadetteria insieme a Verre e Tonali.

Insieme a lui, con le conferme di Deli, Gerbo (per lui quinta stagione con la maglia del Foggia) e Agnelli (alla settima stagione in Puglia e si appresta a tagliare il traguardo delle 200 presenze con questa maglia), compongono la mediana rossonera Busellato, Rizzo e Carraro. Hanno lasciato Foggia, invece, Vacca, Greco e Agazzi.

In difesa,un solo acquisto, Boldor preso in prestito dal Verona in cambio di Empereur. Per il resto, confermati in blocco tutti gli esperti: Tonucci, Camporese, Martinelli, Rubin, Loiacono e Zambelli.

In porta, avvicendamento tra i pali: l’espertissimo Bizzarri (ex Udinese e Pescara con 275 presenze in serie A) ha preso il posto di Guarna. Il ruolo di secondo sarà ricoperto sempre da Noppert.

MODULO

Padalino dovrebbe andare avanti con il 4-3-3.

PROBABILE FORMAZIONE

Come appena detto, Padalino dovrebbe andare avanti con il 4-3-3, anche se visti i recenti risultati potrebbe cambiare qualcosa.

Ciò che è certo è che a Perugia il tecnico dovrà fare a meno di Gerbo, poiché squalificato. Altre assenze importanti quelle di Deli e Camporese.

Per il resto tutti arruolabili. In porta ci sarà Bizzarri. Davanti a lui, spazio alla coppia Tonucci e Ranieri, ma attenzione anche a Boldor.

Ai lati, ballottaggio in entrambe le fasce:a destra, dubbio tra Loiacono e Martinelli, con quest’ultimo che dovrebbe partire dal primo, mentre a sinistra è ballottaggio tra Zambelli e Rubin (difficile che Padalino continui ad impiegare Kragl in questo ruolo).

In mediana, Kragl e Agnelli sembrano sicuri di un impiego nell’undici titolare, mentre la terza maglia è contesa tra Busellato e Carraro.

In attacco, Mazzeo e Iemmello partiranno dal primo minuto, mentre il tecnico dei rossoneri sceglierà solo all’ultimo chi mandare in campo tra Chiaretti e Galano.

FOGGIA: (4-3-3) Bizzarri; Martinelli (Loiacono), Tonucci, Ranieri (Boldor), Zambelli (Rubin/Kragl); Agnelli, Carraro (Busellato), Kragl; Mazzeo, Iemmello, Galano (Chiaretti).

Michele Mencaroni