Gioco e Forte: il Perugia ha la ricetta per i playoff

1799
 

Evidentemente, per gli spettatori del “Curi”, il 2017 sembra essere nato sotto il segno dei gol. Ebbene sì perché dopo  un anno e mezzo, quello intero, asfittico, di Bisoli, terminato all’ultimo posto della particolare classifica dei gol realizzati in casa, solo ventuno in altrettante partite e il girone d’andata di quest’anno, senz’altro più bello sotto il profilo del gioco ma sempre carente in fatto di segnature casalinghe, dieci in dieci partite, il nuovo anno si è aperto con due gare nelle quali  il Perugia ha sempre realizzato tre reti e se col Cesena non erano stati sufficienti per tornare al successo, col Brescia la squadra è finalmente riuscita ad incasellare tre punti preziosissimi. Merito del ritorno a quel gioco spumeggiante, che tanto piace alla maggior parte dei tifosi biancorossi, che Bucchi aveva fatto vedere nelle prime giornate ma che, purtroppo, non aveva fruttato, anche per molta sfortuna, molti punti, soltanto tre nelle prime cinque giornate. Nelle prime tre gare del girone di ritorno, invece, i punti conquistati sono cinque, corredati da un gioco spettacolare che in B quasi nessuna squadra pratica. Al contempo, però, si debbono assolutamente limitare le disattenzioni difensive perché i cinque gol subiti tra Cesena e Brescia in casa, alla lunga potrebbero penalizzare la classifica, leggermente migliorata dopo il successo di ieri con l’attuale sesto posto, settimo, se il Carpi dovesse superare il Cesena tra qualche ora nel posticipo del “Cabassi”. Protagonista assoluto di queste ultime due gare casalinghe, in particolare di quella vittoriosa col Brescia, è stato il nuovo centravanti del Grifo, Francesco Forte, autore di una splendida doppietta contro le rondinelle, dopo aver segnato al debutto in Serie B l’importantissimo gol del tre a tre contro la squadra di Camplone. Accolto con un piccolo velo di scetticismo da parte di coloro che si sarebbero aspettati il nome roboante (ma non da chi scrive che aveva avuto la possibilità di seguirlo in alcune partite della Lucchese di quest’anno, ndr), il giovane attaccante romano sta confermando anche in cadetteria quanto di buono fatto con la squadra di Galderisi in Lega Pro nel girone d’andata, sedici gol, che aggiunti ai tre segnati con la maglia del grifo in sole  tre partite lo collocano, con diciannove reti segnate in ventiquattro gare,  ad una media di 0,79 gol a partita, al primo posto tra tutti i cannonieri delle tre serie professionistiche italiane, davanti a Mertens, Higuain e Icardi, che lo seguono con 0,76 gol a partita. Contro il Cesena Forte ha riproposto il gol di rapina già ammirato contro il Cesena ma ha anche mostrato la sua peculiarità principale, il colpo di testa, con la precisa inzuccata del primo gol sullo splendido cross di Del Prete. Ma le note positive di ieri non si fermano a Forte perché anche Mustacchio e Ricci hanno disputato una gran partita, impreziosita anche con il gol del momentaneo pareggio per l’ex vercellese. Le note negative, invece, sono due, quella già accennata del reparto difensivo, colpevole con Monaco e Di Chiara in occasione del gol di Caracciolo e dell’intero reparto sul taglio dello stesso ex perugino che ha permesso a Bonazzoli di trafiggere Brignoli. E’ qui che dovrà lavorare sodo il nostro mister, magari scegliendo meglio chi mandare in campo, ieri ci ha infatti subito sorpreso  la rinuncia a Belmonte in favore di Monaco visto che il Brescia aveva un attaccante rapido come Bonazzoli. Probabilmente i centimetri di Monaco in teoria dovevano essere utili a fermare Caracciolo ma visto che l’airone ha totalizzato nelle pochissime palle giocate un gol e l’assist del raddoppio, la scelta non si è rivelata azzeccatissima. La seconda nota negativa riguarda ancora le presenze allo stadio, scese ancora una volta ben sotto le ottomila, abbassando la media generale sotto le novemila. Un peccato davvero perdersi dal vivo partite entusiasmanti come quelle col Brescia di ieri, tra l’altro occasione utilissima, come hanno fatto i tifosi presenti, per scaldare le ugole in vista del sentitissimo derby del “Liberati” di domenica prossima.

Danilo Tedeschini